Un brutto pomeriggio a Wall Street, che si trasforma in una semi-ecatombe per il mercato crypto. È in corso un’evidente scarico soprattutto degli asset più rischiosi, con le più volatili tra le crypto che pagano il prezzo più alto.
Tra le peggiori della giornata c’è Fartcoin – diventato un po’ il termometro degli ultimi tempi per gli investimenti “YOLO”, ma anche diversi token che avevano offerto delle performance molto interessanti proprio di recente. Tra questi $ARB di Arbitrum, ma anche $RAY di Raydium. Per il resto, MEME con l’acqua alla gola. Tiene Bitcoin, a confermare il suo ruolo di porto relativamente sicuro proprio quando si muovono i mari in tempesta.
Crollo per le meme, male anche diversi token che…
È certamente una meme ecatombe. Nel corso dell’ultima ora dalla pubblicazione di questo approfondimento abbiamo avuto un -5% su $FARTCOIN, seguito da un -3,75% di WIF. Male anche PENGU, BONK e SPX6900, a completare uno scarico che ha riguardato quasi esclusivamente il settore degli asset più rischiosi del mondo crypto.
Paga un prezzo relativamente alto anche OKB di OKX – token che ha quasi raddoppiato il suo valore nell’ultima settimana grazie ad un provvidenziale burn.
Male anche $ARB di Arbitrum, per uscire da quello che è il novero delle meme, che pur arriva da una grande prestazione settimanale. Per il resto, fermo sulle sue posizioni soltanto Bitcoin, con anche Ethereum che lascia oltre il 2% in un’ora sul mercato.
- Turbolenze da Wall Street
Sono comunque turbolenze da Wall Street amplificate dal mondo crypto più rischioso, che arriva anche da una sbornia rialzista guidata principalmente dal comparto Ethereum.
Uno scherzetto che il mercato crypto è solito proporre quando tutti si sentono troppo convinti che sia arrivata la altseason e sia il momento di ruotare i gain incassati con Bitcoin e Ethereum.
Geopolitica al centro?
Anche ed è un motivo di ulteriore tensione sui mercati. Ci sarà infatti il meeting tra Donald Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, Alaska, che dovrebbe cercare di trovare soluzioni per il conflitto tra Russia e Ucraina. Un meeting che è stato contestato dalle autorità europee e che comunque è ricco di aspettative.
Per il resto si dovrà rimanere alla finestra in quella che sembrerebbe essere una giornata di passione soprattutto per le crypto meno solide in termini di prezzi.
SPX500 perde circa lo 0,30%, mentre Russel 2000, indice che include più asset a bassa capitalizzazione quotati negli USA, perde quasi il doppio. Segno che un po’ di tensione si avverte. E che il mondo crypto è ancora lontano dal poterla cavalcare o quantomeno ignorare.
I prossimi appuntamenti
Sul fronte macro hanno pesato leggermente in negativo dei dati sul consumer sentiment al di sotto delle aspettative, anche se non in modo così importante.
Crescono anche le aspettative di inflazione raccolte dalla Michigan University, anche questo però un soft data che al massimo ha potere di impatto sul breve.
Per la prossima settimana non ci sono grandi appuntamenti, se non Jerome Powell che dovrebbe parlare venerdì quando in Italia saranno le 16:00. Sarà interessante ascoltare quanto avrà da dire, anche in virtù delle condizioni mutate sia per il mercato del lavoro sia per l’inflazione.
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