OKB torna a dominare la classifica dei token della top 100 per guadagni nelle ultime 24 ore. Tutto questo all’interno di una giornata certamente non entusiasmante per il comparto crypto, con il grosso degli asset che è statico in attesa dell’appuntamento di venerdì a Jackson Hole.
OKB invece continua a spingere, raddoppiando di nuovo il prezzo come conseguenza di una scelta radicale dell’exchange OKX, che ha ridotto il circolante con un’operazione di burn storica.
I burn piacciono ai mercati, soprattutto quando così consistenti
C’è un fatto ineludibile: i burn, quando consistenti e credibili, sono tra le operazioni preferite dai mercati. È stato il caso di tante criptovalute in passato ed è il caso anche di OKX, utility token che è legato all’exchange OKX.
Dopo la corsa di oggi il token si trova a quattro volte il prezzo precedente all’annuncio del burn.
Che cosa sono i burn? Sono operazioni in genere imbastite dal gestore del progetto per acquistare a mercato e poi distruggere una grossa parte di circolante. I token vengono inviati verso indirizzi wallet irraggiungibili in futuro e quindi sono tecnicamente estromessi dalla circolazione. Nel caso di OKX si è passati ad un massimo di 21 milioni di token, ricalcando il numero magico dell’offerta massima nella storia futura di Bitcoin.
- Non solo burn
Ne avevamo già parlato qui: non c’è solo il burn, ma un nuovo piano di utilità per il token, con OKX che ha deciso di mandare in pensione la versione Ethereum L1, per optare su una nuova versione che vivrà in simbiosi con X Layer, nuovo progetto dell’exchange.
L’aver accompagnato un piano tecnico al burn ha probabilmente influito positivamente sulla percezione del progetto nel suo complesso, aiutando questi strappi verso l’alto.
Inserita nelle magnifiche 7 dal nostro sito
In un recente contenuto che applicava la struttura delle magnifiche 7 di borsa anche al mondo crypto, avevamo segnalato come i token dei migliori exchange avrebbero potuto continuare a dire la loro.
Anzi, a scrivere un altro pezzetto di storia nonostante in tanti tra gli analisti ritenessero ormai impossibile per questi intermediari giocare un ruolo centrale in un’economia crypto dominata anche dai player istituzionali.
Non è ovviamente così: chi è arrivato a questa fase di mercato con un buono storico, un ampio parco clienti e servizi che gli investitori apprezzano potrebbe avere un ruolo centrale anche in un mondo crypto che, per chi è arrivato tanti anni fa, appare come quasi irriconoscibile.
Per quanto concerne le quotazioni di OKB, anche se la corsa è avvenuta in più fasi, il nostro consiglio è quello di prestare molta attenzione ad ingressi di breve (le correzioni sono più che possibili dopo corse di questo livello), e di valutare con orizzonti di periodo più ampio eventuali investimenti.
OKX sta facendo bollire tanto in pentola e si sta muovendo anche in Europa (vedi ottenimento licenza MiCA). Che sia davvero un ciclo, questo, con spazio anche per i token degli exchange?
Il recente record di $BNB sembrerebbe favorire la nostra lettura.
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