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COINBASE STOCKS RECORD

Chi ha investito in QUESTA AZIONE CRYPTO ora festeggia. Anche tu potrai…

Coinbase tocca un nuovo massimo. La corsa potrebbe non essere finita.

Le azioni Coinbase siglano un nuovo massimo. Per intenderci e per chi non dovesse seguire granché il mondo degli investimenti azionari, è stato battuto un record che durava dal 2021, ovvero dal picco del precedente ciclo. Ci sono diverse considerazioni che si possono fare a riguardo: la prima è sulla natura di Coinbase come exchange centrale negli USA, che diventerà appunto terra di crypto e Bitcoin.

La seconda è l’attrattiva che esercitano le azioni crypto in questa particolare fase di mercato. La terza è che probabilmente la cosa anticipa un ritorno di grande interesse anche da parte dei retail.

Si possono ricavare da questo nuovo massimo tante considerazioni sul futuro di medio e lungo periodo. Ne abbiamo raccolte 5, anche per aiutare i nostri lettori a posizionarsi correttamente in un contesto che è nuovo.

Coinbase fa un nuovo record: e ora?

Il fatto è semplice da assimilare: le azioni Coinbase hanno fatto segnare un nuovo record, battendo il precedente che era arrivato nel 2021. La Coinbase di oggi è molto diversa da quella di quel tempo.

È una società in buono stato di salute finanziario, continua a guadagnare molto dai retail, è diventata il riferimento per tanti istituzionali (vedi gli ETF), sia come scambio sia invece come custode. Tuttavia, nonostante gli ETF siano arrivati da più di 1 anno su Bitcoin e Ethereum, è soltanto ora che le azioni $COIN hanno fatto registrare un nuovo record.

1. La politica conta più dei numeri

Il record è arrivato in concomitanza con la promulgazione del GENIUS Act, il complesso di regole del quale abbiamo già parlato qui. Al netto poi di movimenti intra-day in senso contrario, rimane la forza del titolo, legata proprio al mondo delle stablecoin.

Tanti incassi grazie a USDC: ne abbiamo già parlato sul nostro canale VIP – Circle, l’emittente di USDC, versa una quantità importante di denaro (quasi 1 miliardo di dollari negli ultimi 4 trimestri) a Coinbase. Questo in virtù di un accordo che permette a Coinbase stessa di trattenere i guadagni generati dai token USDC immessi sul mercato.

Alla voce stablecoin

Una maggiore diffusione delle stablecoin è pertanto, indirettamente, una buona notizia anche per Coinbase.

2. Retail, ma non solo

Le trimestrali di Coinbase parlano chiaro. Anche se i retail generano volumi minori rispetto agli istituzionali, sono comunque più rilevanti per le commissioni che vengono incassate.

Teoricamente siamo in una fase non eccellente per Coinbase e per gli altri exchange. La bull run o comunque la stagione rialzista da inizio 2024 è stata fondamentalmente spinta dagli istituzionali, che pagano poche commissioni.

Con il ritorno dei retail – che in genere si palesano quando i segnali di una bull run sono più evidenti – Coinbase potrà presentare trimestrali ancora più interessanti.

3. Grande ristrutturazione

Sono forse in pochi a ricordare che Coinbase ha proceduto con una ampia ristrutturazione di costi e personale in tempi non sospetti, per arrivare in forma all’eventuale ripresa del mercato. Parliamo ormai di quasi 2 anni fa.

I costi sono sotto controllo

I risultati sono nelle trimestrali che puoi trovare qui. Il gruppo continua a chiudere trimestre su trimestre in profitto, con un modello di business che per quanto concentrato sul mondo crypto, è a conti fatti quasi inattaccabile.

4. Prima scelta per gli ETF

Non conta molto in termini di profitti diretti ma conta tanto per il prestigio. Tutti gli ETF a tema crypto (tranne uno) hanno scelto Coinbase come custode. E gli stessi lo hanno scelto anche come broker per lo scambio di Bitcoin e Ethereum in dollari.


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Se dovesse passare l’aggiornamento degli ETF per la creazione in kind, perderebbe parte di queste commesse. Ma il prestigio ottenuto comunque… rimane.

5. Concorrenza negli USA? Poca e male organizzata

Oltre agli storici Kraken e Crypto.com, la concorrenza in America per Coinbase – continente dove insiste il suo quartier generale – è poca, male organizzata e di fatto incapace di impensierirne l’operato.

Ed è questo un altro dei motivi che giustificano una corsa importante del titolo, anche se il mercato alt è ancora lontano dai fasti del 2021.

Long su azioni $COIN?

Questo tipo di determinazioni sono proprie di ciascuno. Vanno valutate anche la propensione al rischio, così come l’esposizione già presente nel nostro portafoglio verso il mondo crypto.

Per tutto il resto valgono le 5 considerazioni di cui sopra: il titolo è in una straordinaria posizione di forza che poggia su fondamentali molto solidi. Motivo per il quale anche chi non si è mai avvicinato al mondo crypto dovrebbe prendere in considerazione questo titolo nelle proprie analisi.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
4 mesi fa

ho in portafoglio il titolo dalla giornata dell’IPO e considero COINBASE uno di quei titoli da tenere nel tempo.