Home / Formula Uno, crypto e metaverse | Si fa sul serio per il Gran Premio di…

FORMULA 1 CRIPTO

Formula Uno, crypto e metaverse | Si fa sul serio per il Gran Premio di…

Formula 1 e criptovalute ancora una volta insieme, per un rapporto che va consolidandosi stagione dopo stagione. Questa volta è il turno del GP di Las Vegas, che tornerà in calendario nel 2023 dopo un’assenza di 41 anni.

La massima serie automobilistica ha depositato domanda di brevetto per due marchi da usare in ambito NFT e metaverse, seguendo una ricetta ben collaudata in ambito sportivo. A rivelarlo è Mike Kondoudis, avvocato che ha già seguito l’evoluzione in chiave Web3 delle più disparate federazioni sportive internazionali.

Un ottimo segno anche per il brand più legato, del mondo cripto, alla Formula Uno, ovvero Crypto.comvai qui per ottenere un conto gratuito con bonus crypto incluso – intermediario che è presente già come naming sponsor per il Gran Premio di Miami e come sponsor semplice per tutti gli altri.

Un intermediario interessante anche per chi vuole investire semplicemente sulle cripto, con servizi unici e accesso a listini molto completi. Con il Supercharger e le carte cripto abbiamo servizi esclusivi che rendono questo intermediario ancora più interessante.

Formula 1 e cripto: un nuovo capitolo

Archiviata l’amara (per i ferraristi) edizione di Spa-Francorchamps che ha fatto registrare una sonora doppietta Red Bull e la contestuale debacle del cavallino rampante, la Formula 1 torna ancora a far capolino tra le nostre news. E lo fa con per voce di Mike Kondoudis, altra nostra vecchia conoscenza dal tweet facile.

L’avvocato specializzato in brevetti con licenza United States Patent and Trademark Office ci fa sapere che la categoria regina ha depositato due marchi legati al GP di Las Vegas, che farà il suo debutto nel Circus iridato il prossimo anno.

Cripto Formula 1
Non ci si fermerà più

È dal 1982 che le auto più veloci del mondo non corrono in Nevada, e per preparare il ritorno in grande stile tra le strade che circondano il Caesars Palace, la Formula 1 ha depositato domanda di brevetto per utilizzare i suoi marchi in ambito NFT e metaverse.

Il tweet del buon Mike lascia intendere come FIA e Liberty Media intendano sfruttare blockchain e tecnologie derivate su più fronti. Oltre ai già citati NFT c’è in programma di sondare le opportunità offerte da trading di criptovalute, servizi finanziari e ovviamente il munifico merchandising F1 declinato on chain.

Sì, sport e cripto sono il binomio perfetto

Un programma articolato e non ancora esplicitato nei dettagli, con quel …and more! a sottolineare la vastità delle possibili applicazioni future. In effetti la stessa dicitura appare in quasi ogni tweet dell’avvocato, che già in occasione del caso FIFA World Cup 2026 aveva utilizzato la stessa formula.

E se il calcio che conta è ormai sul pezzo da tempo, per la Formula 1 il metaverso è un ambito ancora tutto da scoprire. Le dinamiche alla base del rapporto tra criptovalute e F1 ad oggi verte perlopiù su aspetti finanziari.

Sappiamo ad esempio che OKX è sponsor ufficiale McLaren, con un’accordo stretto a stagione 2022 in corso, mentre Tezos è presente sulla livrea delle Red Bull da oltre un anno, solo per fare due esempi tra i tanti.

Rapporti commerciali che a volte sono stati messi in dubbio da Paesi ancora non sufficientemente preparati a trattare il comparto con regolamentazioni efficaci. È il caso dello scorso GP di Francia, con alcuni crypto exchange e operatori di settore che hanno dovuto togliere i propri loghi dalle vetture in gara, alla stregua di quanto accadeva anni fa con la guerra ai produttori di tabacco, altri storici partner della F1.

In attesa di regolamentazioni più chiare, ci godiamo il prossimo GP che andrà in scena a casa di Max Verstappen, ormai involato verso il suo secondo titolo mondiale.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments