Vitalik Buterin torna a essere miliardario, almeno tenendo conto delle sole risorse onchain sulle quali il fondatore di Ethereum può fare affidamento. Con l’ultima corsa di Ethereum siamo ampiamente sopra il miliardo di dollari, cifra che qualcuno forse troverà assurda per il fondatore di un progetto crypto, e che invece segnala come questa realtà valga ormai come le aziende tech e sia anche in grado di ricoprire d’oro i personaggi più importanti del settore.
Vitalik Buterin ha complessivamente 240.042 Ethereum e altri 2.906 in asset legati a Ethereum in liquid staking, con altre posizioni che non sono, eventualmente, note.
Vitalik il miliardario
Chi non ne conosce storia e attività non capirebbe mai di avere davanti un miliardario. Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum e ancora oggi personaggio più rilevante dell’ecosistema, è infatti uno di quelli dal profilo estremamente basso. Non si veste in modo appariscente, non condivide sui social foto di viaggi da urlo né di supercar.
Si potrebbe quasi dire che continua ad avere una vita al 100% normale, nonostante tutti sappiano (e tutti possano sapere) quasi ogni spostamento patrimoniale che compie.
C’è da dire che gli va riconosciuto oltre al genio di aver creato Ethereum, anche una certa resistenza alla vendita che alla fine ha premiato. Per quanto nel tempo si sia liberato di parte delle proprie dotazioni, rimane in possesso di una quantità considerevole di $ETH, che da soli valgono appunto più di 1 miliardo.
Certamente non il più ricco del mondo crypto
Al tempo stesso però il rappresentante del progetto forse più attivo e comunque tra i più rilevanti anche per la finanza tradizionale non è certamente il più ricco.
Le dotazioni di Satoshi Nakamoto, inventore di Bitcoin, rimangono ben più consistenti. Così come sono più ricchi i fondatori di exchange, come nel caso di CZ di Binance. E anche altri fondatori o presidenti di progetti stablecoin – vedi Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino con Tether – possono vantare ricchezze e patrimoni ben superiori a quelli di Vitalik.
Stesso discorso per Brian Armstrong di Coinbase, oppure anche di Chris Larsen, co-fondatore di Ripple. Ricchissimo anche Jed McCaleb, ora in Stellar, ma anch’egli del clan di Ripple.
Il mondo crypto ha reso ricchi in molti, anche se più tra i fondatori che tra gli investitori, che sono o forse più oculati nel nascondere le proprie ricchezze al pubblico, oppure meno ricchi di chi ha messo in piedi exchange, progetti crypto di grande respiro e utilizzo oppure ancora protocolli.
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