Non c’è soltanto Strategy, che compra Bitcoin senza sosta, a credere nel futuro del comparto Bitcoin e crypto. Ci sono tante altre aziende che – pur magari non accumulando – stanno cercando di indirizzare il futuro per quanto riguarda gli asset digitali.
Forse le conoscerete, forse no, forse non sapevate del grande impegno per la promozione di queste tecnologie, anche in senso finanziario e economico.
Pagamenti, ma anche investimenti e struttura dei mercati: il mondo degli asset digitale piace a molti, soprattutto (ma non solo) negli Stati Uniti.
Pionieri del settore asset digitali: chi guida il futuro?
Guardiamo forse troppo a chi sta comprando Bitcoin o altre crypto (vedi DeFi Development con Solana) e poco a chi sta effettivamente guardando a ciò che questo settore ha da offrire. Questo approfondimento sarà un breve recap di quanto sta avvenendo a livello globale. Con una premessa: in Europa c’è purtroppo davvero poco che si muove – con i gruppi continentali che stanno preferendo approcciarsi a tecnologie come quelle dell’Euro Digitale, che sembrerebbero essere il futuro almeno per l’area Euro, anche se in forte controtendenza rispetto al resto del globo. Con qualche eccezione però, come vedremo.
Paypal
Paypal è da tempo nel settore delle criptovalute. Offre già ai propri clienti americani la possibilità di acquistare un numero ristretto di criptovalute, tra le più capitalizzate e tra quelle che non hanno mai avuto problemi (o quasi) con le ormai ex-regole degli USA.
In pochi però sanno che Paypal è attiva anche nel settore stablecoin. Emette infatti PYUSD, che recentemente ha portato anche a casa una vittoria importante contro i regolatori USA. Non è tra le altre cose l’unica delle grandi aziende a occuparsi di pagamenti via stablecoin dopo lunghi trascorsi nel settore dei pagamenti tradizionali.
Stripe
Un altro colosso dei pagamenti, che tramite recenti acquisizioni si sta preparando allo sbarco completo nel settore crypto, anche qui tramite stablecoin. Sono già disponibili – per un numero ristretto di business – i pagamenti via USDC di Circle, su network come Ethereum, Solana e Polygon.
Anche Stripe è una società che ha degli importanti trascorsi nel settore dei pagamenti classici e che si è mossa prima della concorrenza per integrare i pagamenti via crypto. In Italia e in Europa se ne parla poco, ma anche sotto questo versante si sta facendo molto.
Sony
Sony ha lanciato nel 2024 il suo layer 2 su Ethereum, Soneium. È già un network molto trafficato e che ha già diversi servizi finanziari che ci girano a pieno regime. Dato che è collegata ad un gruppo così importante, Soneium è uno dei progetti che viene seguito dagli appassionati.
Sony inoltre in passato ha acquisito S.BLOX, un exchange di criptovalute in Giappone e ha anche creato Sony Bank Connect – che offre reward in forma di NFT. È una delle società più importanti del mondo – e anche una delle più attive nello spazio crypto.
SBI Holdings
È uno dei gruppi finanziari più importanti del Giappone nonché uno dei più importanti del mondo. È da tempo attivo nello spazio di Ripple e ne promuove servizi e funzionalità in Giappone come in tutto il Lontano Oriente.
È uno dei gruppi che ha fiutato “l’affare” crypto in netto anticipo rispetto al resto del mondo. Rimane molto attivo nello spazio, facendo scuola a tanti nuovi gruppi che si stanno avvicinando a questo spazio.
Intesa San Paolo
È un gruppo bancario italiano di grande rilevanza, che sul finire del 2024 – è stata proprio Criptovaluta.it® a dare la conferma in anteprima mondiale – ha acquistato circa 1.000.000€ in Bitcoin, allo scopo di testare certi canali e essere pronta a offrire determinati servizi alla propria clientela.
Rispetto agli impegni delle aziende di cui sopra, non è una grande cosa. L’inclusione in questo spazio deriva dal fatto che l’Italia, per quanto in modo modesto, andava pur rappresentata.
Société Générale
È una delle più grandi banche europee. Ha creato già nel 2018 SG Forge, società che si occupa di criptovalute e anche di custodia.
Sempre Société Générale ha emesso EURCV, una stablecoin legata all’euro che ha ottenuto anche l’ok del MiCA (e che presto sarà anche su rete XRPL Ledger di Ripple).
Sempre Société Générale ha emesso più volte dei bond digitali su rete Ethereum, anche in collaborazione con grandi gruppi come Generali e AXA.
È forse il gruppo bancario più attivo nello spazio crypto, almeno in Europa.
Visa e Mastercard
Dato che fanno grossomodo la stessa cosa – e dato che il loro coinvolgimento nel mondo crypto è simile, le abbiamo riassunte sotto un solo paragrafo.
Visa e Mastercard, giganti dei pagamenti digitali, hanno già aperto le porte al mondo blockchain. Emettono carte crypto (che permettono anche di pagare in criptovalute tramite exchange), hanno messo in piedi infrastruttura e soprattuto canali di collegamento tra i due mondi.
Anche qui – quando si muovono giganti di queste proporzioni, è forse il caso di stare a guardare e poi mettersi a pensare.
Deutsche Telekom
Il grande gruppo delle telecomunicazioni tedesco ha da tempo attivato sia dei validator per network come Injective, Near, Polygon, Polkadot e Ethereum, Aleph Zero e XDC e altri.
L’infrastruttura offerta da Open Telekom Cloud può ospitare nodi di diverse chain e l’azienda ha anche lanciato un progetto pilota per fare mining Bitcoin. Un impegno a 360° che segnala come anche aziende “classiche” stiano guardando con sempre maggiore convinzione al mondo crypto.