La scheda previsionale sull’andamento del prezzo di Pi Network (PI) si basa su un approccio integrato che combina analisi tecnica, dati fondamentali, metriche on-chain e indicatori di sentiment. Il documento fornisce una panoramica completa dei possibili scenari evolutivi di $PI analizzati su orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo.
La struttura dellle previsioni di PI è concepita per offrire riferimenti pratici, informazioni operative e chiavi di lettura mirate a chi intende pianificare strategie di ingresso o uscita nel mercato crypto, senza la necessità di un monitoraggio quotidiano.
Gli aggiornamenti vengono elaborati con cadenza regolare, così da mantenere la scheda allineata ai movimenti dei mercati, ai cambiamenti macroeconomici e agli sviluppi tecnologici del protocollo di PI, garantendo scenari coerenti, attuali e adeguati alla rapidità del contesto crittografico globale
I nostri criteri scientifici di analisi su Pi Network (PI)
La costruzione di questa scheda previsionale su $PI è stata strutturata su tre linee di lavoro per il suo sviluppo:
- Analisi Tecnica: si basa sull’analisi dei dati storici di prezzi e volumi per individuare tendenze e schemi. Si impiegano a supporto indicatori di trend, momentum e parametri per misurare la volatilità delle oscillazioni di prezzo.
- Analisi Fondamentale: valuta i fattori che influenzano il valore di una crypto partendo dai suoi dati on-chain, oltre a quelli di prezzo, la market cap e l’offerta circolante. La dimensione della comunità, il team di leadership, le quotazioni sui principali exchange, partnership con istituzioni affidabili;
- Analisi di Sentiment: misura il sentiment del mercato attraverso l’attività sui social media, le news e le ricerche di Google trend, per valutare l’orientamento dei trader e investitori.
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La nostra scheda previsionale su Pi Network (PI) in sintesi

Pi (PI) è un token giovane, nato come progetto di mining da mobile e quotato dal febbraio 2025. Al momento del lancio ha raggiunto il massimo storico (ATH) di 2,98 USDT, seguito da un rapido crollo del 66% entro marzo. Da allora il prezzo mostra un trend chiaramente ribassista. Durante l’estate, dopo una breve fase di lateralizzazione sopra 0,31 USDT, il supporto è stato rotto al ribasso, e in ottobre Pi registra un calo del 20%, quarto mese consecutivo in negativo. L’attuale resistenza di breve periodo è posta in area 0,25 USDT, ma per un segnale deciso $PI deve andare sopra 0,3350 USDT.
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
Sul daily, gli indicatori tecnici confermano la pressione ribassista: SMA 50, MACD e Aroon negativi, con ADX ancora positivo ma coerente con un downtrend definito. Sul weekly la struttura resta debole e priva di segnali di inversione, mentre sul monthly mancano dati sufficienti. Anche gli indicatori di momentum segnalano ipervenduto generalizzato (RSI, Stocastico, CCI), accompagnato da un ROC negativo. Le Bande di Bollinger mostrano un prezzo stabilmente sotto la lower band e un ATR in fase laterale, indice di volatilità contenuta.
PI scenario storico
$Pi è un token giovane, nato da un progetto di App per mining da mobile ed è quotato sui mercati crypto dal febbraio 2025. Al momento del lancio ha raggiunto il suo massimo storico (ATH) a 2,98 USDT, da cui è poi iniziata una lunga fase di ribasso. Nel mese di ottobre segna un –15%, registrando così il quarto mese consecutivo in territorio negativo.
| Monthly Change | -20% |
| Year Change | // |
| Market Cap | 1,87 miliardi di dollari – 11 ottobre 2025 |
| Position Coin Market Cap | # 49 |
| All-time high | 2,99 USDT (febbraio 2025 – dati CoinMarketCap) |
| Supply in Profit | // – Fonte: CryptoQuant |
| Total Supply | 100.000.000.000 PI – Fonte: CoinMarketCap |
| Circulating Supply | 48.246.425.075 PI – Fonte: CoinMarketCap |
| Exchange highest volumes | Binance, Coinbase, Bybit |
Lo scenario attuale di Pi (PI)
$Pi è stato quotato a febbraio 2025 e ha toccato il suo massimo storico (ATH) a 2,98 USDT nello stesso giorno della quotazione, con uno spike rialzista che in alcuni casi ha portato variazioni superiori all’80–90%. Come spesso accade dopo movimenti così violenti, è seguita una fase di contrazione altrettanto rapida, che ha portato a marzo a un calo del -66%. L’andamento complessivo è chiaramente impostato in downtrend, come si può osservare anche dal grafico weekly.

Concentrandosi sulla parte più recente, durante l’estate il prezzo ha avviato una fase di lateralizzazione sopra l’area di supporto dei 0,31 USDT, successivamente rotta al ribasso verso la terza settimana di settembre. Attualmente, nel mese di ottobre, Pi registra un ribasso del -20% e segna il quarto mese consecutivo in negativo. In questa fase ha anche violato il successivo supporto a 0,26 USDT. Nel tentativo di uscire da una configurazione ribassita, la prima resistenza di breve periodo si colloca ora in area 0,25 USDT a salire poi ha area 0,38 USDT come rilevante.
Indicatori di trend su Pi (PI)
Di seguito abbiamo un quadro sull’andamento del prezzo di PI e sulla sua potenziale evoluzione, sulla base dell’analisi di un setup dei principali indicatori di trend, come la media mobile a a 50 periodi, il MACD, l’Aroon Indicator e l’ADX misura la forza di un trend, indicando se il mercato è direzionale o laterale. Queste impostazioni sono adattate a seguire strategie trend following di lungo periodo.
| Indicatori | DAILY | WEEKLY | MONTHLY |
|---|---|---|---|
| Media Mobile Semplice (SMA 50) | 🔴 NEGATIVE | 🔴 NEGATIVE | // |
| Average Directional Index (ADX) | 🟢 POSITIVE | 🟢 POSITIVE | // |
| Moving Average Convergence Divergence (MACD) | 🔴 NEGATIVE | 🟠 NEGATIVE | // |
| Aroon Indicator | 🔴 NEGATIVE | 🔴 NEGATIVE | // |
Sul timeframe mensile non sono ancora disponibili dati affidabili, poiché lo storico delle quotazioni di Pi (PI) è troppo breve per consentire una lettura statistica attendibile degli indicatori di trend.
Nel setup daily gli indicatori di Pi mostrano prevalenza ribassista: SMA 50, MACD e Aroon sono negativi, confermando una pressione discendente. Solo l’ADX resta positivo, indicando la presenza di una tendenza ben definita, anche se orientata verso un consolidato downtrend. Nel quadro weekly, il trend di Pi (PI) mantiene una configurazione debole: SMA 50, MACD e Aroon restano negativi, mentre l’ADX segnala un momentum ancora forte. Il movimento resta coerente con una struttura ribassista stabile e priva di segnali di inversione.
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Indicatori di momentum sul prezzo di Pi (PI)
Segue una panoramica dedicata agli indicatori di momentum — RSI, oscillatore stocastico, Rate of Change (ROC) e Commodity Channel Index (CCI) — con l’obiettivo di offrire una lettura chiara del trend dominante e delle tendenze emergenti, individuando potenziali opportunità operative.
Gli indicatori utilizzati per evidenziare le crypto in situazione di ipercomprato o ipervenduto, includono il Relative Strength Index (RSI) e lo Stochastic Oscillator, ed entrambi misurano il momentum del prezzo. Lo Stocastico confronta il prezzo di chiusura con il suo range di prezzo in un dato periodo, mentre l’RSI misura la velocità e il cambiamento dei movimenti dei prezzi. Invece, il Commodity Channel Index, identifica i livelli di prezzo relativi alla loro media statistica, aiutando a rilevare i cicli di mercato.
| Indicatori | DAILY | WEEKLY | MONTHLY |
|---|---|---|---|
| Relative Strength Index | 🔴 Ipervenduto (14) | 🔴 Ipervenduto (9) | // |
| Stocastic Indicator | 🔴 Ipervenduto | 🔴 Ipervenduto | // |
| Rate of Change (ROC) | 🔴 Negativo | 🔴 Negativo | // |
| Commodity Channel Index (CCI) | 🔴 Ipervenduto | 🔴 Ipervenduto | // |
Nel timeframe mensile mancano ancora dati utili per una valutazione attendibile, poiché lo storico di Pi (PI) è troppo recente per fornire indicazioni statistiche consistenti sugli indicatori di momentum.
Nel breve periodo, gli indicatori di momentum su $PI mostrano forte debolezza: RSI e Stocastico segnalano ipervenduto, mentre ROC e CCI sono negativi. Il quadro suggerisce un’eccessiva pressione in vendita e possibili rimbalzi tecnici, ma senza conferme di inversione strutturale. Sul setup weekly, tutti gli indicatori di momentum restano in territorio negativo: RSI e Stocastico evidenziano ipervenduto, ROC conferma variazione negativa e CCI prosegue sotto soglia. Il contesto resta debole, con un mercato dominato da spinte ribassiste e assenza di segnali di recupero.
Pi Network (PI): Analisi di supporto e resistenza
Di seguito riportiamo lo scenario dei supporti e resistenze grafiche, che viene ad essere suddiviso in supporti e resistenze statiche da e vettoriali. I “livelli statici” sono tracciati con trendline orizzontalmente a un prezzo specifico e non cambiano a meno che il prezzo non li superi significativamente, in modo che il vecchio supporto possa diventare una nuova resistenza, e viceversa. I “livelli vettoriali” sono ricavati tramite una metodologia che utilizza i ritracciamenti di Fibonacci e le estensioni per i livelli più alti.
Individuare supporti è particolarmente arduo per il prezzo di Pi, in quanto si trova attualmente sui suoi minimi storici dal momento della quotazione nel febbraio 2025.
| Informazioni | STATICHE | STATICHE | VETTORIALI | VETTORIALI |
|---|---|---|---|---|
| S/R | SUPPORTI | RESISTENZE | SUPPORTI | RESISTENZE |
| DAILY | // | 0,26 $ | // | 0,25 $ |
| WEEKLY | // | 0,30 $ | // | 0,335 $ |
| MONTHLY | // | 0,37 $ | // | 0,3750 $ |
Indicatori di volatilità su Pi (PI)
La situazione della volatilità delle crypto, la valutiamo tramite l’utilizzo di due indicatori principali per questa tipologia di operazione, le Bande di Bollinger e l’Average True Range (ATR).
Le Bande di Bollinger (BB) forniscono informazioni sulla volatilità relativa e sui livelli di prezzo potenzialmente eccessivi (ipercomprato o ipervenduto), oltre situazioni di possibili breakout in caso di low volatility. Per ciò che concerne le BB riportiamo una classificazione che va da bassa, decrescente, crescente e alta. Invece l’ATR invece offre una misurazione assoluta della volatilità del prezzo, senza indicare la direzione ed è utile per gestire il rischio.
| Segnali | DAILY | WEEKLY | MONTHLY |
|---|---|---|---|
| Bollinger Band | 🔴 ⬇️ Down | 🔴 ⬇️ Down | // |
| Average True Range (ATR) | 🟠 ➡️ Sideward | 🟠 ↘️ Declining | 🟠 ↘️ Declining |
L’andamento della volatilità del prezzo di $PI, misurato tramite le Bande di Bollinger, mostra uno scenario di forte ipervenduto sul daily: da tre o quattro giorni le candele si formano stabilmente sotto la lower band. Una situazione analoga si osserva anche sul weekly, dove una candela in chiusura si colloca anch’essa al di sotto della banda inferiore, dopo una serie di sessioni sviluppatesi a cavallo di quest’area.
Per quanto riguarda l’ATR, sul daily si nota un movimento laterale dopo una fase di progressivo calo, mentre sul weekly la discesa prosegue, riflettendo l’ampiezza dei movimenti e delle oscillazioni più marcate registrate nei mesi precedenti.
Analisi fondamentale Pi (PI)
Pi Network (PI) nasce nel 2018 da un’idea di Nicolas Kokkalis e Chengdiao Fan, entrambi ricercatori di Stanford. L’app di mining mobile viene lanciata il 14 marzo 2019, con l’obiettivo di rendere l’accesso alle crypto semplice eliminando la barriera tecnica e i costi energetici tipici del mining tradizionale.
L’idea è quella di costruire una rete di utenti verificati, legati da un “trust graph” basato su cerchie di fiducia, e una blockchain di tipo Layer 1 capace di ospitare smart contract e applicazioni decentralizzate.
Meccanismo di consenso e distribuzione del token
Il meccanismo di consenso è ispirato al modello Federated Byzantine Agreement (FBA) e allo Stellar Consensus Protocol (SCP). Ogni utente può minare PI tramite l’app mobile semplicemente confermando la propria presenza quotidiana, mentre i nodi contribuiscono al consenso vero e proprio. Questo sistema, più leggero rispetto a Proof of Work, permette a milioni di persone di accumulare token Pi senza consumo energetico elevato.
Il token $PI non è stato rilasciato tramite ICO o airdrop, ma attraverso il mining mobile. La distribuzione iniziale ha riservato circa l’80% alla community e il 20% al Core Team, con una supply teorica massima di 100 miliardi di token. Durante la fase “Enclosed Mainnet”, le transazioni restavano interne all’ecosistema e i token non potevano essere scambiati liberamente. Il passaggio alla “Open Network” è avvenuto il 20 febbraio 2025, segnando l’apertura ufficiale al mercato globale e la possibilità di listing sugli exchange.
La blockchain di PI
La blockchain Pi è una Layer 1 autonoma con supporto per smart contract. Le sue funzioni principali riguardano i pagamenti peer-to-peer, la creazione di dApp e lo sviluppo di un’economia digitale interna basata sul token PI. Il team ha annunciato una serie di strumenti per sviluppatori (Pi App Studio, SDK) e un’App Directory dedicata, con l’intento di attrarre progetti DeFi, marketplace e applicazioni sociali.
Attualmente Pi Network non è monitorata da piattaforme come Glassnode, Artemis Terminal, Token Terminal o CryptoQuant, poiché utilizza una blockchain proprietaria non integrata nei loro sistemi. Le uniche metriche disponibili provengono dagli explorer ufficiali, come PiScan e Pi Block Explorer.

La schermata riporta le metriche principali della mainnet di Pi Network (PI). I token migrati dalla fase di mining alla blockchain principale ammontano a 8,24 miliardi di PI, di cui 5,09 miliardi risultano ancora bloccati e 3,15 miliardi già sbloccati e utilizzabili.
La circulating supply corrisponde dunque ai token effettivamente presenti sulla rete, mentre l’offerta totale effettiva è stimata a 12,68 miliardi, calcolata su un tasso di migrazione del 65%. La max supply resta fissata a 100 miliardi di PI. Queste metriche indicano che la rete è ancora in fase di espansione e progressiva distribuzione.
Sviluppi di PI
In questa fase iniziale, la blockchain di Pi è principalmente orientata ai pagamenti e al test delle prime dApp, più che a protocolli DeFi complessi.
La finanza decentralizzata (DeFi) su Pi è ancora in fase di sviluppo e la TVL non è ancora tracciata in modo ufficiale.
In sintesi, Pi Network è nata per portare la blockchain nelle mani di utenti non tecnici, combinando inclusione e semplicità. Dopo anni di test in ambiente chiuso, il progetto è entrato nella fase pienamente operativa nel 2025. La sua evoluzione dipenderà dalla capacità di attrarre sviluppatori, consolidare la liquidità del token e creare un ecosistema di applicazioni realmente attive.
Analisi di Sentiment di Pi (PI)
Nell’analisi del sentiment, presentiamo una tabella riassuntiva che include alcuni dati tratti dal sito di analisi IntoTheBlock, il quale monitora l’apprezzamento di una criptovaluta a livello social, includendo gli utenti di Telegram e Twitter. Inoltre riportiamo anche i dati del sito LunarCrush (LC) che ci riporta il sentiment generale e la social dominance.
| Valutazione | Positive | Neutral | Negative | Dominance |
|---|---|---|---|---|
| Telegram – (ITB) | // | // | // | |
| Twitter – (ITB) | // | // | // | |
| Sentiment – (LC) | // | // | 4% | |
| Social dominance – (LC) | 0,20% |
Nota di trasparenza di Criptovaluta.it: queste percentuali sono elaborate con un sw premium che dispone di un algoritmo proprietario che lavora su una tecnica di classificazione del machine learning per determinare se i testi utilizzati nei Tweet o Telegram relativi a un determinato token hanno una connotazione positiva, negativa o neutra.
Anche LunarCrush non traccia ancora i dati di Pi (PI) relativi al sentiment e alla social dominance, una situazione comune per i token di recente lancio.

Google Trends, invece mostra l’interesse di ricerca per Pi (PI) costantemente vicino allo zero, segnalando una scarsa attività di ricerca globale nel periodo analizzato. Un valore pari a zero non indica assenza assoluta di ricerche, ma che il volume è troppo basso per essere rilevato o rappresentato statisticamente rispetto ai picchi storici.
Riepilogo e Outlook Pi Network (PI)
Profondo downtrend per PI dal suo lancio. Un’analisi mensile non è possibile poiché PI è stato lanciato solo a febbraio 2025, rendendo lo storico dei dati insufficiente per valutazioni statistiche affidabili.
| Tabella Riassuntiva Indicatori | DAILY | WEEKLY | MONTHLY |
| Moving Average Convergence Divergence (MACD) | 🔴 ⬇️ | 🔴 ⬇️ | // |
| Media Mobile (EMA) 50 | 🔴 ⬇️ | 🔴 ⬇️ | // |
| Relative Strength Index (RSI) | 🔴 ⬇️ | 🔴 ⬇️ | // |
| Bollinger Band | 🔴 ⬇️ | 🔴 ⬇️ | // |
| Coppock Guide | 🔴 | 🔴 | // |
- Breve Termine: gli indicatori di trend (SMA 50, MACD, Aroon) confermano un downtrend marcato; solo l’ADX ne attesta la forza. Gli indicatori di momentum (RSI, Stocastico) sono in ipervenduto, con il prezzo stabilmente sotto la Lower Bollinger Band, segnalando forte pressione ribassista e possibilità di rimbalzi.
- Medio Termine: il trend Weekly mantiene una configurazione debole: tutti gli indicatori (SMA 50, MACD, Aroon) restano negativi. Anche il momentum è in ipervenduto, con la candela in chiusura sotto la Lower Bollinger Band. L’ATR in calo indica una struttura ribassista stabile e l’assenza di segnali di recupero.
Conclusioni dell’analisi
Pi Network (PI) nasce nel 2018 da un’idea di Nicolas Kokkalis e Chengdiao Fan, ricercatori di Stanford, con l’obiettivo di rendere il mining accessibile tramite un’app mobile a basso consumo energetico. Basata su un modello di consenso ispirato al Federated Byzantine Agreement e allo Stellar Consensus Protocol, la blockchain di Pi è una Layer 1 con supporto a smart contract e pagamenti peer-to-peer. Il token $PI non è stato distribuito tramite ICO o airdrop, ma attraverso il mining mobile, con l’80% riservato alla community e il 20% al team.
Il token $PI è stato quotato solo nel febbraio 2025, e ha raggiunto il suo massimo storico (ATH) a 2,98 USDT prima di un calo secco del 66% in marzo. L’estate ha visto una fase di lateralizzazione sopra 0,31 USDT, poi rotta al ribasso; in ottobre il token segna -20%, quarto mese negativo consecutivo. Gli indicatori tecnici mostrano un trend ribassista: SMA 50, MACD e Aroon negativi, ADX positivo ma coerente con un downtrend. Anche RSI, Stocastico e CCI indicano ipervenduto, con volatilità ridotta e candele sotto la lower band di Bollinger.
Le metriche on-chain mostrano 8,24 miliardi di PI migrati in mainnet, di cui 5,09 miliardi ancora bloccati e 3,15 miliardi circolanti, su una supply massima di 100 miliardi.
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
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