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Dogecoin: ecco cosa ha in mente Elon Musk | Tutti gli scenari su DOGE

È stata la settimana di Dogecoin, che poi in realtà si è rivelata essere la settimana di Twitter e dei primi passi ai piani alti del social network di Elon Musk. Leader eccentrico, divisivo e polarizzante, e anche grande amico del meme coin per eccellenza. Una settimana molto particolare sui mercati, che sta avviando a chiudersi in verde per tutti i principali progetti e con un effetto traino che sta interessando anche il rivale, se vogliamo, di sempre, ovvero Shiba Inu Coin.

Anche se le prime mosse del nuovo leader di Twitter non sono ancora chiare, c’è chi si è dimostrato pronto a puntare su Dogecoin nell’attesa che varie promesse del passato dello stesso Elon Musk si verifichino. Ci sono gli estremi affinché quanto oggi è da considerarsi un desiderio si trasformi in realtà?

Nonostante il prezzo altalenante, $DOGE oggi vale più del doppio di quanto valeva una settimana fa. E c’è chi pensa che ci sia ancora spazio per la crescita, in particolare nel caso in cui dovessero confermarsi indiscrezioni e desideri degli holder. Possiamo trovare $DOGE anche su eTorovai qui per ricevere un conto virtuale gratuito con CRYPTO TRADING AUTOMATICO – per un intermediario che ci permette di investire su tutti i principali strumenti di trading e su tutte le principali criptovalute.

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Elon Musk: la lunga storia con Dogecoin

Chi non ha seguito le vicissitudini che hanno visto camminare in parallelo Dogecoin e Elon Musk avrà bisogno di un riassunto per capire a che punto ci troviamo della storia tra il magnate naturalizzato americano e il meme coin per eccellenza.

Elon Musk con Dogecoin
Elon Musk gravita nell’orbita di Dogecoin da tempo
  • Un holder

Elon Musk avrebbe delle dotazioni in Dogecoin, che accompagnano delle posizioni anche in Bitcoin e Ethereum. Questo per quanto concerne le proprie finanze personali. A livello aziendale sono diverse le dotazioni in Dogecoin: Tesla accetta già da tempo $DOGE in pagamento, così come lo fa The Boring Company. Un buon segnale, perché praticamente tutte le attività di Elon Musk operano in qualche senso con $DOGE, prima di farlo anche con altre criptovalute.

  • Elon Musk nella fondazione Dogecoin

Una fondazione che è rinata nell’estate del 2021 e che dovrebbe occuparsi dello sviluppo del progetto, e che vede la presenza anche di Vitalik Buterin di Ethereum. Un passo importante anche questo perché permette a Musk di avere potere di indirizzo, per quanto corretto dalla presenza anche di altri soggetti, proprio all’interno del progetto principale.

  • La debacle del Saturday Night Live

Il rapporto tra Elon Musk e Dogecoin non è sempre stato dei migliori. Nella sua apparizione al Saturday Night Live, il leader di Tesla non innesco dei processi di mercato virtuosi e positivi per $DOGE, a causa di qualche parola di troppo e anche a causa dell’entusiasmo, eccessivo, che si era creato intorno alla presenza di Musk nella trasmissione. Noi ne abbiamo scritto un minuzioso resoconto qui.

  • La causa legale

Un elemento che in pochi ricordano. C?è anche una causa legale che è stata avviata ormai tempo fa e che non sembrerebbe avere granché possibilità di riuscita. Quello che ci interessa al fine di cercare di comprendere il rapporto tra Elon Musk e Dogecoin è però il fatto che proprio questo suo interesse è al vaglio dei giudici. Chi ha avviato la causa è tal Keith Johnson, che accusa Elon Musk di essere dietro diversi pump (gli aumenti di prezzo in poche ore) di Dogecoin, poi sapientemente fatti rientrare per suo vantaggio.

  • L’interessamento di SEC

Ultimo capitolo avvincente della saga che unisce Dogecoin e Elon Musk sono gli interessamenti a più riprese di SEC, l’authority che si occupa di governare i mercati dei titoli finanziari negli USA. Interessi che sono stati più volte ventilati (così come è stato ventilato l’avvio di un procedimento ai danni di Musk) e che sono stati anche fonte di preoccupazione in passato. Problema risolto? Almeno in relazione a SEC e Twitter sì: il social network è stato portato fuori dalla borsa e dunque, almeno per questo caso, i poteri di Gary Gensler non dovrebbero potersi esercitare.

Perché tutti sono long su Dogecoin

Alla luce del riassunto che abbiamo fatto poco sopra dovrebbe essere chiaro il perché dell’interessamento di molti investitori a Dogecoin, interesse che è raddoppiato nel corso di una settimana per qualcuno anche in modo ingiustificato.

Questo sopra è il Tweet che ha innescato di nuovo la corsa di $DOGE in relazione all’acquisto di Twitter da parte di Musk. Un riferimento a quello che poi è in realtà il cane di proprietà del magnate di Tesla, ma in un mercato che è stato sempre infatuato (forse troppo) di questo tipo di non-annunci, è più che ragionevole che si verifichi quanto è sotto gli occhi di tutti.

Dogecoin pertanto potrebbe entrare a far parte dell’ecosistema di Twitter? Ancora presto per dirlo con certezza, ma gli elementi che abbiamo riassunto sopra potrebbero indicare proprio questa direzione. L’ingresso in un ecosistema che si farebbe, almeno sul piano economico molto più interessante per almeno due ordini di motivi.

  • Pagare per la verifica?

È una delle prime proposte di Elon Musk. 8$ per ottenere una verifica – non è chiaro se della stessa qualità di quella conquistata sul campo da Criptovaluta.it. Qualcosa che potrebbe generare un certo cash flow (si tratterebbe dopotutto di un pagamento mensile) con Dogecoin che potrebbe rientrare dalla finestra ed essere accettato come metodo di pagamento.

  • Pagamenti per i content creator

Parte degli introiti generati da questa operazione potrebbero e dovrebbero finire anche per retribuire ad un certo livello i content creator. Anche questa per ora è una proposta fatta circolare via Twitter proprio da Elon Musk, che dovrà però trovare una sua compiuta applicazione prima di poter essere discussa con l’attenzione e l’intelligenza che merita.

Elon Musk analisi creator $DOGE
Una delle opzioni attualmente sul tavolo

L’ipotesi Dogecoin per ridurre i bot?

Chiunque utilizzi Twitter con una certa frequenza – e in particolare nello spazio cripto – si sarà accorto della quasi impossibilità di avere delle discussioni senza che intervengano bot a frotte. Una delle mosse di Musk vorrebbe essere proprio nella direzione di ridurre la possibilità ai bot di operare. E parte di questo percorso prevederebbe appunto la possibilità di sfruttare il nuovo sistema di pagamento per la verifica.

Ipotesi che sembrerebbe essere piaciuta anche a CZ di Binance. Società che, lo ricordiamo, nell’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk ha già investito 500 milioni di dollari.

Gli effetti a catena anche su altre criptovalute

In realtà gli effetti dell’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk si sono estesi, forse, anche a due altre criptovalute.

  • Shiba Inu Coin

Seguendo quei comportamenti ai limiti del demenziale, almeno secondo l’opinione di chi vi scrive, è bastata la foto di un cane di cui sopra per innescare gli acquisti anche per Shiba Inu Coin. Certo, è accaduto anche dell’altro (basti pensare alle novità su Shibarium) ma ci sono ottime probabilità che l’entusiasmo di Musk abbia giocato una parte importante della recente corsa di $SHIB.

  • Rarible

Ne parleremo in modo più diffuso nel corso della giornata di oggi, ma dato che il progetto è stato già coinvolto nello sperimentale Twitter Tiles, è più che ragionevole che le sue quotazioni salgano in modo importante.

Staremo a vedere se e quando ci sarà una dovuta correzione, che è sempre alle porte quando ci sono degli incrementi di valore così importanti. Ci sarà comunque modo di analizzare a fondo anche la situazione che si è determinata con Rarible in relazione a Twitter. Per un finale di 2022 che si preannuncia come particolarmente caldo per tutto il comparto cripto.

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jacopo
jacopo
1 anno fa

venghino signori venghino, il casinò apre di nuovo le sue porte!!! volete puntare sul rosso o sul nero? volete usare la leva o il piede di porco? ricchi premi per tutti (tranne che per quelli che finiranno col cerino in mano)! 😀

Luigi Pesci
Luigi Pesci
1 anno fa
Reply to  jacopo

Ciao caro Jacopo, come per le crypto, così per la borsa… i primi mangiano gli ultimi. Lo è sempre stato in ogni FOMO-case e, quasi certamente, così per sempre sarà. Spetta a noi fare educazione finanziaria e, alle persone, informarsi, studiare ed interpretare le analisi che vengono scritte.

jacopo
jacopo
1 anno fa
Reply to  Luigi Pesci

su doge in questo momento c’è poco da studiare: il suo destino inizia e finisce su cosa farà il signor Musk. Se l’abbonamento di twitter e le ricompense per i creator saranno SOLO in doge, arriva un altro +100%; se in doge E btc e altre, sale comunque; se solo in fiat, o magari in crypto ma non in doge, perde tutto quello che ha guadagnato – forse anche di più per le liquidaizoni dei long.
Chi vuol gamblerare sulle parole del magnete, gambleri pure… a patto che sia ben cosciente che sta nè più nè meno puntando sul rosso e sul nero al casinò 🙂