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Le quotazioni di Ethereum (ETH) provengono da tre sedute di stretta stabilizzazione trascorse nel range tra 1645.38 e 1619.21 contro dollaro americano. La crypto ha raggiunto gli ultimi massimi significativi di periodo il 29 agosto scorso, a 1743.35, salvo poi lasciare sul terreno oltre l’8% nelle tre giornate successive.
Da un punto di vista tecnico non dobbiamo evidenziare particolari modifiche rispetto all’analisi della scorsa settimana. Il contesto di medio-lungo periodo nel quale Ethereum si trova ad oscillare è quello correttivo-ribassista che si è innescato subito dopo il raggiungimento dei massimi dell’anno a quota 2138.53, lo scorso aprile.
Se osserviamo un grafico ad ampia scansione temporale, con candele weekly, possiamo constatare come la correzione si sia sviluppata finora mediante due bracci ribassisti. Il primo di questi (onda A di Elliott) è terminato a metà giugno sui minimi di quota 1623.35; il secondo (onda B) sui massimi di metà luglio al 2027.37. Quello che sta scendendo adesso dovrebbe quindi essere il terzo ed ultimo braccio correttivo dell’intera sequenza, la cosiddetta onda C di Elliott, che assume sempre la conformazione di “impulso”.
Sempre rimanendo ai dettami della teoria di Elliott, i movimenti “impulsivi” si manifestano per la presenza di cinque sotto-onde al loro interno. Allo stato attuale, tre di queste sotto-onde sarebbero già complete, la quarta appare tuttora in formazione, e mancherebbe ancora la quinta. Di conseguenza, non possiamo ancora considerare terminato il movimento ribassista. Questa ipotesi pare supportata anche dalla palese assenza di indicazioni di rialzo, neppure dal lato dei segnali offerti dalle candele giapponesi.
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Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo verificare l’attuale posizione dei riferimenti tecnici validi per le prossime 5-10 giornate. Le resistenze si sono ulteriormente abbassate rispetto all’ultima settimana di agosto, portandosi a 1653.8/1658.2 ed a 1695.2/1702.8. Entrambe le resistenze costituiranno punti di ripiegamento nell’eventualità di nuovi recuperi, in particolare fino a domenica prossima 10 settembre.
Le proiezioni confermano un obiettivo a 1575.00/77.00, che dovrebbe rivelarsi sufficiente a soddisfare la pressione ribassista. Dobbiamo tuttavia premettere che, in assenza di reazioni dopo il contatto con tale livello, sarebbe necessario spostare l’attenzione sul punto di verifica immediatamente inferiore situato a 1506.00/1517.00.
Lo scenario descritto potrà essere rimpiazzato con uno rialzista solo dopo l’eventuale rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1702.8. Indicazioni tecniche tempestive riguardanti Ethereum, e tutte le altre principali cryptovalute, vengono diramate quotidianamente dal nostro canale Telegram ufficiale.
