Nel weekend i mercati crypto hanno iniziato a rallentare, mentre nelle prime ore di questo lunedì stanno registrando un leggero rialzo, il tutto in un contesto di bassa volatilità, come si può osservare dal grafico di Bitcoin ed Ethereum allegato. Intanto, l’apertura notturna dei future su S&P500 ha segnato una fase di ribasso.
Tuttavia, l’attenzione di questa settimana — sia sui mercati finanziari tradizionali che su quelli crypto — è tutta rivolta alla riunione della Federal Reserve, con il FOMC previsto per mercoledì 7 maggio. Il presidente Jerome Powell dovrà esprimersi su un eventuale taglio dei tassi, opzione ritenuta altamente improbabile.
Come conferma ilsondaggio su Polymarket (vedi immagine allegata), il 97,8% dei partecipanti ritiene che non ci sarà alcun taglio dei tassi, mentre solo il 2,3% scommette su un taglio dello 0,25%.
Polymarket è una piattaforma decentralizzata di mercati predittivi costruita sulla blockchain di Polygon, dove gli utenti possono scommettere sull’esito di eventi reali (politica, economia, sport). Aggrega il sentiment collettivo e fornisce dati utili e trasparenti sul probabile esito degli eventi.
È probabile che Powell confermi un approccio “wait-and-see”, cioè di osservazione attenta su inflazione, disoccupazione e PIL. Tuttavia, saranno fondamentali le sue parole nella forward guidance per giugno, mese in cui il mercato si aspetta invece un taglio del tasso Fed Funds.
Sul grafico allegato si può osservare nella parte inferiore l’andamento dell’Effective Federal Founds Reate di New york. L’EFFR è l’indicatore chiave del costo del denaro negli Stati Uniti, il tasso d’interesse medio ponderato a cui le banche statunitensi si prestano riserve in eccesso tra loro su base overnight, ovvero da un giorno all’altro.
L’altro dato rilevante di questo grafico è l’inflazione, uno dei parametri che influenzano maggiormente le scelte della Fed, insieme al tasso di disoccupazione, che resta su livelli molto bassi.
Sul fronte politico, il mancato taglio dei tassi (già prezzato dai mercati) potrebbe generare una reazione “a caldo” da parte di Trump, con invettive e tweet che aumenterebbero la volatilità dei mercati.
Le decisioni sui tassi influenzano anche i rendimenti dei Treasury americani. Attualmente, il rendimento del decennale USA (US10Y) resta il termometro principale per valutare tensioni sui mercati. Un ritorno sopra il range 4,40%–4,50% potrebbe scatenare instabilità su azioni, bond e crypto.
Nelle scorse settimane, con lo scoppio della guerra dei dazi e il ritorno dello yield al 4,50%, le tensioni sono state mitigate dalla sospensione dei dazi per 90 giorni, con conseguente recupero degli indici azionari e del mercato crypto.
Dallo scenario di aprile, Bitcoin sta mostrando segnali di solidità, alimentando la speranza che possa diventare la riserva di valore a lungo attesa. Sul grafico daily, il prezzo è in rialzo del 27% dal minimo di 74.500$ e segna un +1,10% da inizio 2025.
In confronto, l’S&P500 da inizio anno è in calo del -4,69%, mentre il Nasdaq segna un -5,80%. Sarà importante testare nuovamente BTC in un contesto di volatilità con correzione dei mercati tradizionali per valutare nuovamente la sua forza.
Per non annullare il trend rialzista in atto, il primo supporto di BTC passa in area 89.000$, mentre quello principale si trova a 86.000$. L’obiettivo tecnico è un ritorno verso la zona dei 102.500 dollari.
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