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Tether compra una quota della Juventus: chi è il gigante crypto che entra nel club di Torino

Tether acquista un pezzetto di Juventus. Cifre per ora segrete.
4 mesi fa
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AGGIORNAMENTO: la quota acquistata da Tether è del 5,01%

Tether ha appena annunciato di aver acquistato una quota di minoranza di Juventus FC. Il comunicato stampa ufficiale parla di una quota di minoranza, per un investimento che l’azienda definisce come pietra miliare significativa per l’azienda.

L’investimento è avvenuto tramite la divisione investimenti del gruppo – che è tecnicamente separata da quella che gestisce il popolare stablecoin USDt e le sue riserve. Il comunicato parla anche di sinergie importanti e di integrazione degli asset digitali, senza però che siano per il momento rivelate strategie e prime iniziative.

Non è la prima volta che Tether si impegna nel mondo del calcio: Plan B, l’iniziativa di Lugano che vede la partecipazione della Città insieme appunto a Tether ha sponsorizzato già FC Lugano.

Per ora cifre segrete

Non è dato sapere per ora nulla dell’impegno economico di Tether all’interno del club, con le cifre che diventeranno probabilmente di pubblico dominio nelle prossime o nei prossimi giorni. Si parla comunque chiaramente di acquisizione di quote.

All’annuncio il titolo del club di Torino ha risposto con un balzo di circa il 4%, testimoniando come l’interesse della più grande azienda – per profitti – del mondo crypto sia evidentemente ritenuto di buon auspicio da parte degli investitori.

Per i giornalisti sportivi: che cos’è Tether

Cogliamo l’occasione per continuare nella nostra opera di evangelizzazione crypto anche tra le redazioni della stampa mainstream e in questo caso sportiva. I risultati sono per ora modesti, ma vale la pena di provarci.

Tether è una società con sede a El Salvador (dove si è trasferita di recente), che è però animata da quel popolo di santi, poeti ed eroi che risponde al nome degli italiani.

Il CEO è Paolo Ardoino e tra i fondatori e più rilevanti membri dell’azienda vi è anche Giancarlo Devasini, anch’egli italiano.

Tether opera principalmente nel mercato degli stablecoin. Sono criptovalute che hanno il proprio valore ancorato a una valuta classica, come il dollaro. Tether riceve dollari autentici e offre in cambio USDt, che è la criptovaluta stable più importante al mondo, con una capitalizzazione di mercato di oltre 140 miliardi. Questo vuol dire che nei forzieri di Tether ci sono più di 140 miliardi di dollari, investiti in larga parte in titoli sicuri e a breve scadenza (US Treasuries), che fruttano all’azienda dei rendimenti importanti.

Per il 2024 Tether ha registrato 13 miliardi di profitti (sì, profitti, non ricavi) ed è una delle aziende a livello globale con il più alto tasso di profitti per dipendente.

L’azienda è attiva anche in altri settori, come quello dell’energia e del mining Bitcoin. Sempre Tether ha investito recentemente 775 milioni di dollari in Rumble, social network per i video antagonista a YouTube con un focus particolare sulla libertà di parola.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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