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Xiaomi accetta criptovalute in Portogallo nel suo store ufficiale

3 anni fa
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Incredibile la notizia che arriva dal Portogallo. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, il gruppo cinese leader dell’elettronica di consumo Xiaomi, inizierà ad accettare pagamenti in criptovalute.

Parliamo di uno dei gruppi più importanti su scala mondiale, con volumi di vendita molto elevati e – cosa più interessante – con una dirigenza e un quartier generale saldamente piantati in Cina, dove il rapporto con le criptovalute non è esattamente dei più lineari.

Presto in altri paesi d’Europa?

Una notizia molto importante per tutto il comparto, sulla quale poter investire con la piattaforma eToro (qui per ottenere il conto demo gratuito e illimitato), che ci offre tutte le criptovalute che il gigante cinese accetterà in pagamento. Con la possibilità di investire anche tramite CopyTrading – per copiare i migliori o spiarli – e CopyPortfolios, per investire in pacchetti di cripto diversificati. Bastano 50$ per aprire un conto reale.

Xiaomi: sì a smartphone e accessori pagati in cripto

Si tratta di un’operazione per il momento limitata al Portogallo, ma che il gigante cinese degli smartphone potrebbe presto estendere ad altri paesi europei. Secondo il comunicato che è stato diffuso dal gruppo, ad essere accettati saranno i coin più popolari in ambito di pagamenti. Bitcoin, accompagnato anche da Ethereum e anche Dash.

Le possibilità di pagare tramite criptovalute sono estese anche alle altre categorie merceologiche che sono presenti all’interno dello shop, come aspirapolveri, piccoli e grandi elettrodomestici e anche gli smartwatch del gruppo, tra i più popolari su scala mondiale.

Xiaomi vuole soddisfare i suoi clienti che amano le criptovalute. Xiaomi è un’azienda innovativa e non può ignorare questo nuovo trend finanziario.

Questo il commento di Pedro Maia, che è il responsabile del Mi Store Portogallo – che ha confermato il grande interesse dell’azienda anche per implementazioni future del mondo cripto all’interno dei suoi prodotti.

Tutto questo in un paese, il Portogallo, che è e rimarrà uno dei più aperti al mondo delle criptovalute, con legislazione fortemente di favore che potrebbe trasformare il paese che si affaccia sull’Atlantico nell’hub europeo del mondo cripto.

I concorrenti di Xiaomi si muovono?

Sembrerebbe di sì, perché quantomeno la coreana Samsung sarebbe pronta ad integrare le criptovalute all’interno dei suoi sistemi di pagamento, anche per l’acquisto di dispositivi. Una mossa della quale si parla ormai da tempo senza che ci siano però, da parte del gigante coreano degli smartphone e degli elettrodomestici, passi avanti fattivi.

In passato si era anche parlato di Apple, che potrebbe fare relativamente a breve un annuncio di integrazione dei propri sistemi nel mondo delle criptovalute, dopo che già Coinbase è riuscito ad integrare su Apple Pay carte per spendere direttamente i propri coin e i propri token.

A prescindere da quali saranno le mosse future di questi giganti del mondo delle criptovalute sul breve periodo, sembra ormai inevitabile che l’adozione dei cryptocoin per i pagamenti raggiungerà tutti i comparti merceologici più importanti. Un’autentica rivoluzione, ormai all’apparenza inarrestabile, durante un agosto che oltre le migliori previsioni è stato oggetto, almeno fino ad oggi, di una incredibile bull run per tutte le principali criptovalute del settore.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Ma io ho letto che è decisione di un solo quella filiale, Xiami ha detto che loro non centrano nulla e non accettano crypyo? Ognuno dice la sua...

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    • Buongiorno Mirco, a parlare in tal senso è stato anche uno dei più importanti personaggi di Xiaomi in Portogallo. Staremo a vedere le evoluzioni, che monitoriamo molto da vicino.

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      • Infatti la solo filiale in portogallo come dichiarato da Xiaomi, non la casa madre almeno per ora.

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