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Pronta la prima IPO gestita via blockchain

5 anni fa
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SprinkleXchange, una piattaforma per le IPO borsistiche che basa la sua tecnologia su blockchain, si sta apprestando a quotare in borsa il suo primo cliente.

La notizia è stata rilanciata da Bloomberg nel fine settimana, con annessa intervista al CEO della compagnia, Alexander Wallin, che ha confermato di voler puntare alla quotazione, nei prossimi 3 o 4 anni, di oltre mille società.

Il sistema utilizza blockchain Ethereum per la liquidazione delle posizioni e chi la utilizzerà sarà in grado di scambiarsi titoli di società quotate, in aggiunta alle principali criptovalute, 24 ore al giorno, con un risparmio concreto sulle commissioni e sulle tempistiche di negoziazione.

Non si tratta però dell’unico progetto del genere. SIX, la borsa principale della Svizzera, ha già in cantiere un progetto per trasferire almeno parte delle negoziazioni su blockchain, utilizzando questa volta però il sistema Corda di R3, del quale abbiamo già avuto modo di parlare nei giorni scorsi.

Secondo quanto riportato da Bloomberg nel già citato articolo, il sistema implementato da SprinkleXchange permetterà di avere negoziazioni sui titoli decisamente più rapide e più economiche, almeno se paragonate ai costi in termini di tempi e denaro che sono insiti nelle piattaforme tradizionali.

Secondo Wallin, CEO della compagnia, staremmo inoltre assistendo ad una svolta epocale, simile a quella che ha portato dalle “VHS allo streaming”. Per questo motivo saranno sempre di più le compagnie fintech che offriranno questo tipo di servizi, proprio perché “con lo streaming Netflix è stata la prima, ma sono successivamente comparse decine di alternative”.

Cosa vuol dire un sistema di liquidazione e scambio automatico

I sistemi che utilizziamo oggi per scambiare titoli finanziari non derivati, prevedono l’approvazione della negoziazione da parte di broker e intermediari, figure necessarie per schermare l’ingresso ai maggiori mercati.

Utilizzando invece un sistema blockchain completo, da un lato è possibile essere sempre automaticamente certi della proprietà di un determinato titolo, dall’altro scambiarlo utilizzando appunto i nodi della rete e le loro conferme, senza attendere l’intervento di intermediari terzi.

Si tratta di un enorme vantaggio rispetto ai sistemi tradizionali e uno dei motivi per i quali con ogni probabilità questa tipologia di tecnologie finirà per avere la meglio rispetto appunto ai sistemi tradizionali.

Non a caso diverse istituzioni finanziarie stanno investigando proprio le possibilità offerte da blockchain come sistema che permette settlement and clearance automatiche, novità che interesserà non solo i mercati dei titoli finanziari puri, ma anche il mercato dei derivati OTC, dove le diverse piattaforme che agiscono appunto da banco potrebbero godere di enormi vantaggi nell’implementazione di sistemi di questo tipo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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