National Fisheries Institute – consorzio di chi opera sul mercato ittico statunitense – ha dato il via ad una collaborazione con IBM, nello specifico per implementare la sua soluzione Food Trust. La notizia è stata riportata dal giornale online FoodOnline.
National Fisheries Institute è l’ente più importante americano per quanto riguarda il mercato ittico, la conservazione delle specie e più in generale la conservazione dello stato di salute del mare. All’interno del consorzio troviamo pescatori, importatori, aziende che trattano il pesce, operatori del cold storage, ristoranti e catene che servono principalmente pesce.
Il progetto in concerto con IBM punta a raggiungere non solo la tracciabilità del prodotto ma anche, come ricordato da Sean O’Scannlain – capo del consorzio – a migliorare la filiera e a renderla meno costosa per gli operatori.
Il sistema, almeno secondo quanto riportato dalle notizie circolate nelle ultime ore, permetterà alle compagnie che partecipano al consorzio di tokenizzare materia prima e di controllarla fino allo scambio, su un ledger distribuito e di libero accesso, che permetterà una tracciabilità perfetta del prodotto.
L’obiettivo è di quelli decisamente ambiziosi: rivoluzionare un mercato che comunque aveva già provato ad implementare soluzioni per la tracciabilità del prodotto – senza però raggiungere, per limiti tecnologici, quanto può essere invece offerto da Blockchain.
Non è in realtà la prima notizia che arriva dal mercato ittico statunitense che riguarda blockchain. Soltanto qualche settimana fa vi avevamo raccontato dello sforzo di di Bumblee Bee, uno dei marchi di prodotti ittici più famosi nel continente americano, per implementare un servizio blockchain che avrebbe offerto tracciabilità perfetta dei prodotti venduti, a totale vantaggio dei clienti.
Nel settore retail, inoltre, sono sicuramente da segnalare gli sforzi di gruppi come Carrefour, che hanno ormai implementato la tracciabilità su diverse categorie di prodotti, categorie che saranno allargate a breve.
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