GameStop compra 4.170 BITCOIN: primo acquisto per il gigante dei negozi di videogiochi. Ma manca quasi 1 miliardo!

GameStop ha comunicato sul suo account X di avere acquistato 4.170 Bitcoin per una cifra non meglio precisata e con tempistiche che non sono state ancora rivelate e che con ogni probabilità saranno note una volta che ci sarà la comunicazione formale a SEC, ammesso che venga effettuata.

Il comunicato è scarno e indica soltanto la quantità di Bitcoin che sono stati acquistati, senza che ci siano riferimenti né al prezzo medio di carico, né alle tempistiche. Con ogni probabilità gli acquisti sono stati spalmati almeno lungo la scorsa settimana, anche se prima di dare un parere definitivo sulla modalità di acquisto attenderemo, appunto, comunicazioni ufficiali.

GameStop aveva annunciato la raccolta di 1,3 miliardi di capitale tramite l’emissione di titoli di debito a fine marzo, contestualmente cambiando lo statuto societario e andando a permettere investimenti in BTC. Ai prezzi attuali, GameStop non avrebbe neanche speso la totalità di quella raccolta, che è avvenuta tramite l’emissione di bond convertibili, ovvero di titoli di debito che possono – in determinate circostanze – essere convertiti in azioni.

Non sarà la prima, non sarà l’ultima azienda

Non è la prima azienda che acquista Bitcoin – e neanche la più famosa, dato che in passato anche Tesla aveva acquistato quantità di BTC importanti. Tuttavia l’ingresso di GameStop è significativo per almeno un paio di questioni.

La prima è che GameStop era fino a qualche tempo fa un’azienda decotta, salvata per il rotto della cuffia da un movimento di investitori retail che sono andati long più per ridere che per altro, spuntandola però poi contro i fondi hedge che vendevano il titolo allo scoperto. Un epilogo in stile Davide contro Golia che difficilmente si vede sui mercati.

La seconda è che GameStop entra con una quantità di capitale importante rispetto alle proprie risorse, per un’azienda che comunque e al netto di tutto ha ancora una quantità importante di punti vendita su scala globale e che grazie al punto di cui sopra è riuscita, almeno parzialmente, a rimettersi in piedi.

Funzionerà la cura Bitcoin?

Inutile forse anche sottolineare che è più GameStop ad avere bisogno di Bitcoin che viceversa. Il prezzo di Bitcoin non ha risposto in alcun modo e vedremo ora alla riapertura delle contrattazioni negli USA se quello delle azioni GME finirà per rispondere. Una situazione interessante, ma che lo è però sempre meno ad ogni azienda che entra appunto nel giro di Bitcoin.

Ci vorrà tanto altro per stupire BTC e il suo prezzo nonché i suoi investitori. Ieri è stato il turno di una delle aziende di Trump, anche il quel caso senza grossi movimenti.