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Cetus pronta a ripartire: community SUI vota per restituzione fondi bloccati. Ma sarà POLEMICA!

Per Cetus fondi restituiti. Ora il protocollo potrà ripartire. Ecco la roadmap!
4 settimane fa
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La community di SUI ha votato e oltre 160 milioni di dollari in asset che sono stati bloccati durante l’hack a Cetus saranno restituiti alla piattaforma che ha subito l’hack. Questo dopo un voto onchain che ha avuto il 90% dei voti a favore, ma che comunque non mancherà di scatenare polemiche, soprattutto tra i detrattori di sistemi dove code is law ma la community può… andare anche oltre.

Si tratta di fondi che erano stati bloccati dai validator durante il tentativo di trasferimento da parte dell’hacker e che così torneranno al legittimo proprietario, il protocollo che punta a ripartire già dalla prossima settimana. Finiranno in un wallet multisig che sarà controllato da Cetus, ma anche da OtterSec (società specializzata in sicurezza su blockchain) e anche la Sui Foundation.

Il trasferimento dovrebbe avvenire la prossima settimana e relativamente a breve si dovrebbe avere, per Cetus, anche l’implementazione di nuove misure di sicurezza e una pool d’emergenza. Tutto è bene quel che finisce bene? Probabilmente sì, per quanto ci sarà quasi sicuramente qualche incontentabile.

Questo il post di Cetus che conferma quanto abbiamo scritto poco sopra.

  • Voto completato in 48 ore
  • Aggiornamento del protocollo per il trasferimento dei fondi congelati
  • CLMM aggiornato, con un nuovo meccanismo di pool recovery. Il sistema si troverebbe al momento sotto audit;
  • Dati recuperati e così si potrà calcolare la perdita di ciascuna pool;
  • Contratto di compensazione che servirà appunto per restituire a ciascuno il maltolto;
  • Reboot totale del protocollo che tornerà così a funzionare senza più alcun problema.

Seguiremo da vicino questa evoluzione, con Cetus che è stato e probabilmente tornerà a essere il più rilevante dell’ecosistema SUI.

Hack: quanto sono un problema?

Sono un grosso problema per un mondo, quello blockchain dove almeno in via teorica le transazioni sono definitive. Tuttavia, come insegna il caso SUI, in protocolli più centralizzati e dove può esserci il coordinamento dei validator, la situazione può essere talvolta recuperabile.

Recupero che però darà il via anche ad una serie di contestazioni: in tanti si chiederanno che senso abbia avere un sistema decentralizzato se poi si può intervenire in questo modo. Altri invece riterranno prevalente l’interesse di chi ha perso soldi e dunque l’obbligo morale di fare del bene quando c’è la possibilità di farlo. Nel frattempo, in attesa delle solite polemiche, non possiamo che fare il nostri in bocca al lupo a Cetus.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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