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Da SEC si discute di NFT: VanEck vuole trasformare TUTTO in crypto, anche le collezioni!

3 settimane fa
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Si torna a parlare di NFT. E tornano a parlarne attori ai massimi vertici del mondo finanziario classico. Parliamo di VanEck, gestore di fondi crypto (ma con una presenza radicata anche nel mondo dei fondi classici), che si è incontrata con la task force crypto di SEC proprio per discutere di questa tecnologia. Un buon segnale per tutto il comparto, anche se a tenere impegnati il regolatore e il gestore di fondi è stata SegMint, piattaforma completamente controllata da VanEck, che permette la tokenizzazione di oggetti da collezione.

Dai vini pregiati agli orologi di lusso, passando per le carte collezionabili, il tutto all’interno di una piattaforma gestita da una società credibile, che ha 116 miliardi in gestione soltanto negli USA.

Per ora c’è poco di più dei noti Penguins che sono forse una delle collezioni più riuscite di NFT. Presto però, potrebbe esserci la svolta, almeno se la linea di VanEck con SEC dovesse passare.

SEC si impegna

C’è un dato chiaro che riguarda l’intera vicenda: SEC è intenzionata a interagire con tutti i gestori, soprattutto se quadrati, anche se il business dovesse essere qualcosa di molto diverso di quanto l’agenzia che regola i mercati ha amministrato fino a oggi.

Per ora SegMint è tutta una serie di vorrei, probabilmente in attesa di quello che sarà. L’idea però è gagliarda. Un mercato dove i NFT, token che sono unici e non fungibili come le altre crypto, rappresenterebbero in questo nuovo marketplace oggetti da collezione. Il tutto con una gestione affidabile e credibile come quella di VanEck. Si tratterebbe di rendere estremamente liquidi asset che oggi non lo sono, come ad esempio le carte collezionabili di un certo spessore, nonché i vini pregiati, e anche gli orologi di lusso.

Tutto custodito dove più appropriato, con la proprietà che finirebbe per passare di mano scambiandosi un token su un marketplace.

Un’idea che, data l’ampiezza di questo mercato, potrebbe certamente funzionare. E potrebbe creare un curioso incrocio tra RWA e tecnologia NFT che finirebbe per avere tre pregi:

  • Riportare i NFT al centro della discussione;
  • Migliorare il mercato del collezionismo a scopo speculativo e renderlo più efficiente;
  • Aggiungere un altro comparto al mondo RWA.

La cosa potrebbe presto interessare anche l’arte, almeno quando valga la pena chiuderla in un caveau e aspettare che l’artista si apprezzi sul mercato.

Sarà meno romantico, ma senza prenderci in giro possiamo dire che in tanti comprano certi oggetti soltanto allo scopo di rivenderli. E che per questi scopi degli spostamenti tramite NFT, garantiti da un player serio come VanEck, renderebbe in molti felici.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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