Grandi manovre nel mondo crypto. Secondo indiscrezioni pubblicate da The Wall Street Journal, CoreWeave sarebbe interessata ad acquisire Core Scientific, una delle più importanti società di mining Bitcoin. Core Scientific aveva vissuto dei momenti di enorme difficoltà durante il precedente bear market.
La notizia ha avuto un effetto positivo su quasi tutte le azioni delle società che si occupano di mining Bitcoin negli States. Sempre secondo quanto è stato riportato da The Wall Street Journal, il gruppo avrebbe rifiutato già un’offerta.
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Non ci sono ancora date specifiche per l’eventuale accordo, che secondo The Wall Street Journal potrebbe finalizzarsi nelle prossime settimane, a meno che non ci siano ostacoli che però per il momento non sembrerebbero essere all’orizzonte. La richiesta di acquisto sarebbe di tipo unsolicited. In altre parole, Core Scientific non stava cercando acquirenti.
Il primo contatto portava con sé un’offerta di circa 1 miliardo di dollari – 5,75$ per azione – che è stata però rifiutata, dato che sarebbe stata troppo bassa rispetto a quella che Core Scientific riteneva essere una congrua offerta per la sua società.
Successivamente al rifiuto dell’accordo sono partiti contratti da 12 anni per la fornitura di circa 200 MW annui, dei quali CoreWeave – la società che ha fatto l’offerta – ha bisogno per i suoi servizi di computing.
CoreWeave è una società statunitense che si occupa di cloud computing, principalmente nel settore AI, offrendo enorme potenza di calcolo on demand ai sottoscrittori dei suoi servizi. Il gruppo – come un po’ tutti quelli che operano nel settore AI – hanno crescente bisogno di energia per impiegare le proprie macchine e continuare a offrire servizi.
Si torna dunque a quanto avevamo già analizzato sul Canale VIP Telegram di Criptovaluta.it: i miner sono ben posizionati per il prossimo ciclo principalmente perché sono, in fin dei conti, società che producono energia a bassissimo costo, e che diventano dunque attraenti per società del settore che tira di più anche nelle borse tradizionali, ovvero quello dell’AI.
Una situazione che da un lato dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo (diversi miner industriali avevano avuto problemi finanziari importanti nel precedente ciclo), e che dall’altro invece conferma che l’AI è concorrente diretta del mining Bitcoin, la procedura che tiene in piedi tutta la sicurezza di BTC. Concorrente perché entrambi i processi sono affamati della stessa identica risorsa, ovvero di energia a basso costo.
Seguiremo molto da vicino le evoluzioni di questi mercati, dato che per l’appunto saranno inevitabilmente correlati. Intanto Wall Street brinda alla notizia. Core Scientific sta guadagnando oltre il 25% nel momento in cui scriviamo, con il balzo nel prezzo che è arrivato proprio dopo la diffusione della notizia. Bene anche Riot (+4%) e Marathon (+1,10%), a fronte di una giornata positiva ma certamente più piatta per NASDAQ.
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