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Tesla vende i suoi Bitcoin per 1 miliardo | Perché NON è un problema

2 anni fa
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Tesla, secondo quanto è stato riportato dalle ultime earning calls, ha ceduto una parte rilevante della propria posizione su Bitcoin. Una situazione alla quale sarebbe stata spinta da incertezze sul mercato delle auto e che non chiude però a futuri acquisti da parte del gruppo.

Una vendita che ha innescato un certo panico, seppur poi rientrato, che ha spinto Bitcoin sotto i 23.000$, livello di prezzo che cercherà di recuperare oggi. Controcorrente, riteniamo che possa essere invece un’ottima notizia per il proseguimento della vita di Bitcoin.

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Tesla ha venduto il 75% dei suoi Bitcoin

Inutile girarci intorno, perché se lo aspettavano davvero in pochi. Durante il secondo trimestre del 2022, ovvero il periodo che va da aprile a giugno compreso, il gruppo guidato da Elon Musk si è liberato di circa il 75% delle sue riserve in Bitcoin.

Necessità di liquidità per Tesla, ma potrebbe tornare a…

Una notizia che è arrivata durante le cosiddette earning calls, ovvero l’appuntamento trimestrale per ogni società quotata negli Stati Uniti durante il quale vengono diffusi dati di tipo economico e patrimoniale sull’azienda stessa. Al tempo stesso il gruppo non avrebbe venduto le sue riserve in Dogecoin, verosimilmente accumulate grazie al piano di pagamenti per il merchandising del gruppo in $DOGE.

Una notizia che appena uscita ha mosso in modo importante il prezzo di Bitcoin che però ha recuperato poi su livelli comunque interessanti, testimoniando, questa la nostra opinione, ancora una volta la forza anche economica, durante un periodo comunque di mercati piuttosto nervosi. Ad aiutare il recupero ci sono state anche le spiegazioni fornite da Elon Musk, ritenute dai mercati comunque credibili.

Necessità per Tesla di avere cash liquido e potenzialmente operativo

A spingere Tesla alla vendita di una parte rilevante dei suoi Bitcoin è stata la necessità di riempire le casse del gruppo con cash da eventualmente impiegare immediatamente. Preoccupazioni che erano nate in seguito all’incertezza in Cina dovuta alle politiche di COVID zero che hanno più volto interrotto il normale ciclo economico a Pechino e dintorni.

Questo non deve essere preso come un verdetto su Bitcoin

Ha detto Musk nello spiegare la mossa della propria azienda, aggiungendo inoltre che in futuro il gruppo potrebbe tornare sui suoi passi e riprendere gli acquisti di $BTC per le proprie riserve patrimoniali.

Prezzo medio di vendita a 29.000$

Il prezzo medio di vendita è stato, secondo le comunicazioni dell’azienda, di circa 29.000$ per coin. Il che vuol dire che le vendite sono avvenute in larga parte durante il mese di maggio e anche in un arco temporale piuttosto ristretto.

Una decisione dunque presa in quello che è stato uno dei peggiori momenti per il mercato di bitcoin, in una lunga fase laterale che ha visto poi un’ulteriore rottura ribassista che ha portato $BTC verso i minimi di 18.000$. Quello che emerge da questa analisi è che dunque Tesla non è stata in alcun modo responsabile dell’ulteriore abbassamento di prezzo di Bitcoin sul mercato, evento ultimo che è stato innescato senza ombra di dubbio a questo punto dal ciclo di vendite a cascata innescate dalle crisi di Three Arrows e Terra Luna prima.

Un rapporto complicato

Quello tra Tesla e Bitcoin è stato da quasi subito un rapporto complicato, con il gruppo che prima aveva aperto ai pagamenti in Bitcoin per poi chiuderli in fretta e furia a causa di preoccupazioni di carattere ambientalista.

Un rapporto che ora giunge quasi al termine, dato che nelle casse di Tesla dovrebebro essere rimasti poco più di 10.000 coin, una riduzione importante rispetto al massimo raggiunto dal gruppo soltanto lo scorso ano.

Perché non è una cattiva notizia?

Per un motivo molto semplice: non dovremo più preoccuparci di cosa potrebbe accadere sul mercato nel caso di vendita da parte di Tesla e anche perché abbiamo avuto ancora una volta la dimostrazione che in caso di vendite anche importanti, parliamo in questo caso di quasi 1 miliardo di dollari, il prezzo può tenere.

E anche il fatto che non ci siano state reazioni isteriche del mercato la dice lunga sul fatto che Bitcoin sta in realtà maturando e sta affrontando uno dei periodi più difficili – in termini di prezzo – della sua esistenza anche tra vendite e pressioni ribassiste.

Un segnale importante anche per il futuro del prezzo di Bitcoin, che viene comunque da una settimana di forte slancio che proverà a confermare nel corso dei prossimi giorni. Sì, Bitcoin può fare a meno anche di Tesla, e oggi ne abbiamo avuto dimostrazione.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • prima ci liberiamo di 'sto influencer meglio è.
    perchè, senza nulla voler togliere all'imprenditore, nell'ambito crypto non è nè più nè meno che un influencer al soldo di se stesso.
    meno coin in mano sua/alle sue aziende = molto meglio per noi!

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    • Musk è una persona affetta da ADHD i suoi soci probabilmente gli hanno fatto un pdp per poter fare il CEO dell'azienda.
      Signora mamma di Antonio, lei che è del mestiere avrà capito.

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  • Volete sapere perche hanno venduto? Perche vogliono causare un fud mondiale, Elon musk vuole che BTC scenda a 10000 dollari o anche meno, in modo da spendere miliardi. Elon musk é un uomo malvagio, avaro e senza pietà. Prima lo ammiravo, ma da quando ho capito le sue intenzione di fare pump e dump, ho capito che é simile a Putin, con la differenza che Elon ti uccide economicamente, mentre lui si arricchisce sempre di piu. Non dimenticate che Elon ha bisogno di tantissimi miliardi per finanziare le sue follie spaziali. Elon Musk soffre di narcisismo, di manie di grandezza e moltissimi altri problemi di personalità multipla. I soldi, danno alla testa, Elon Musk lo sa benissimo.

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