News

Attacco hacker: malware di mining per oltre 50.000 server

5 anni fa
Condividi

Secondo quanto riportato dalla società di cybersecurity Guardicore Labs, un’attacco su larga scala avviato il febbraio scorso – nome in codice Nansh0u Campaign – ha colpito circa 700 vittime al giorno ed è riuscito a creare una rete di oltre 50.000 server infettati con malware che contribuiscono a pool di mining di criptovalute.

Sempre secondo quanto riportato dalla medesima società, i virus diffusi sarebbero stati almeno 20, che partendo da una stessa base di codice utilizzavano appunto iniezioni di codice diverse.

Il malware in questione avrebbe anche installato un rootkit in grado di impedire la rimozione del malware stesso.

Avvisato l’hosting provider ed eliminato il certificato per il rootkit

La società ha poi proceduto ad avvisare l’hosting dei server utilizzati per gli attacchi e chi ha rilasciato il certificato dei rootkit, ottenendo nel primo caso la sospensione degli account e nel secondo la revoca del certificato.

Attacco molto avanzato, che utilizza strumenti che si credevano in possesso soltanto degli stati

L’analisi di Guardicore Labs ha individuato porzioni di codice che utilizzavano strumenti molto avanzati, sui livelli di quelli in genere utilizzati per il cyberspionaggio da parte delle agenzie governative.

Un pessimo segno per la sicurezza informatica globale: non è il primo degli attacchi sofisticati che puntano ad installare software per il mining.

Tutte le tracce conducono alla Cina

Vale inoltre la pena di sottolineare che tutti gli indizi, almeno per il momento, conducono verso la Repubblica Popolare. Indizi nel codice e i server utilizzati indicherebbero proprio una diretta responsabilità di gruppi di hacker cinesi nell’attacco.

Vettore di attacco semplice: le password degli utenti sono ancora l’anello debole

Nonostante il malware utilizzasse codice e procedure molto complesse, come superficie di attacco ha puntato ancora all’anello debole della sicurezza informatica: la semplicità delle password.

Secondo quanto riportato dalla società infatti per ottenere accesso ai computer gli hacker avrebbero utilizzato un banalissimo attacco bruteforce, ovvero un sistema che utilizza una lista di password comuni e le utilizza per ottenere accesso al computer.

Il mondo delle criptovalute, in un modo o nell’altro, fa da sempre molto gola agli hacker.

Alessio Ippolito

Imprenditore digitale e giornalista - mi occupo di business online dal 2008. Sono il founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., società proprietaria della testata Criptovaluta.it e del noto giornale finanziario TradingOnline.com, di cui ne sono anche il direttore responsabile.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

Standard Chartered SHOCK: Bitcoin può tornare a 50.000$. Ecco l’analisi che TERRORIZZA i mercati

Standard Chartered pubblica un'analisi shock: Bitcoin potrebbe tornare vicino ai 50.000$.

da

Bitcoin: crollo verticale! Che sta succedendo oggi? DATI CLAMOROSI! Leggi l’analisi sui possibili scenari

Scivolone clamoroso del prezzo di Bitcoin oggi. Le Altcoin ancora peggio, mediamente -40% dai…

da

Mondo Bitcoin Cash: arrestato Roger Ver per evasione fiscale. Contestata vecchia vendita di BTC

Roger Ver è stato arrestato in Spagna. Le accuse sono di evasione fiscale su…

da

Prezzo Uniswap: Aprile in rosso a -45% | La resistenza a 8,20$ ha bloccato il timido rimbalzo

Il grafico di Uniswap mostra una perdita di tutto il rialzo da inizio anno,…

da

Solana: Nuova patch contro la congestione della rete! Funzionerà?

La software house "Anza" implementa correzioni per superare la congestione della rete di Solana.…

da