FTX ha più debiti del previsto | BlockFi ha un buco da 1,2 miliardi

Impossibile decidere. Le società, le grandi società del mondo cripto hanno fatto più disastri con i loro conti, con la loro gestione del debito oppure con i documenti riservati? Bella lotta, almeno per questo biennio 2022-23. Piove sul bagnato, verrebbe da dire. E si, la pioggia è ancora quella di FTX. Questa volta però l’errore non sarebbe suo, non sarebbe della cricca di Sam Bankman-Fried. Ma di una delle società che sta gestendo il fallimento di BlockFi.

Secondo un documento evidentemente non destinato alla stampa e che sarebbe stato rilasciato per errore, il credito di BlockFI nei confronti di Alameda e FTX ammonterebbe a più di 1,2 miliardi e non “soltanto” ad un miliardo come sapevamo fino ad oggi. Certo, centinaia di milioni più, centinaia di milioni meno, siamo sempre lì. Ma viene naturalmente da chiedersi quali siano le effettive sostanze di BlockFi e anche di quale sia l’effettiva posizione di FTX, ma di questo si occuperanno le corti che stanno governando entrambe le procedure fallimentari.

Sì, c’è una buona notizia, a volerla vedere, anche qui. Ed è la notizia che i mercati Bitcoin e cripto in realtà non sembrano interessarsene granché. Possiamo trovare entrambe queste categorie di asset anche su eToro – qui puoi testarlo anche con un conto demo – intermediario da 78+ asset cripto a listino e che offre la possibilità di investire anche in modo automatico con il CopyTrader.

Shock da BlockFi: 15% di crediti in più verso FTX e Alameda

Secondo un documento diffuso per errore da 3M Partners e raccolto da CNBC, la posizione debitoria di FTX e Alameda nei confronti di BlockFi ammonterebbe a circa 1,2 miliardi di dollari. Somma che almeno in parte non è una novità, perché in realtà eravamo già a conoscenza di una somma di circa il 15% più bassa. Somma precedente che conoscevamo tramite quanto riferito dagli avvocati di BlockFi, che avevano parlato di 355 milioni di crediti verso Alameda e di circa 670 milioni nei confronti di FTX.

Secondo il documento invece inviato per “errore” da 3M, saremmo a 415 milioni nei confronti di Alameda e di 831 milioni verso FTX, somma che dovrebbe comprendere anche una quantità importante di token che erano detenuti presso l’ormai fallito exchange. Si parla di più di 100 milioni di dollari di scarto, non esattamente i proverbiali bruscolini di cui sentiamo parlare in genere.

Il nuovo corso cripto ha bisogno di maggiore serietà… contabile

Sì. Fallimenti a parte, le storie di errori grandi o piccoli sono purtroppo all’ordine del giorno, anche da parte di operatori più che solidi, anche da parte di intermediari che hanno una certa reputazione.

Se il bear market serve, come ripetono ossessivamente, per costruire, sarà il caso di farlo nel modo giusto e di partire dalle fondamenta. Ripetiamo, con il rischio di apparire come ripetitivi, che non si può pretendere di voler sostituire le banche se non si riesce neanche a tenere una contabilità degna di questo nome. Che l’ennesimo strafalcione, tra parentesi da parte di un gruppo che ha lasciato a piedi molti investitori, faccia da stimolo.