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Bitcoin e crypto hanno PERSO | Lo dice questo “Re”…

BIS, la banca delle banche, all'attacco di Bitcoin e cripto. "Abbiamo vinto", dicono.
1 anno fa
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Gli ingredienti per solleticare i più bassi istinti degli appassionati di Bitcoin e cripto ci sono tutti. Abbiamo Agustin Carstens di BIS, abbiamo l’ennesimo attacco a parole al mondo di cui parliamo ogni giorno su Criptovaluta.it e abbiamo anche una dichiarazione di vittoria forse… prematura. Il tutto sugli importanti schermi di Bloomberg TV, per la massima diffusione possibile.

Il personaggio è di quelli già messi alla berlina più volte dalle community che si organizzano intorno a Bitcoin (principalmente) e anche intorno ai cripto-asset “alternativi”. Ma questa volta la sciabolata, se così vogliamo chiamarla, è di quelle in grado di sollevare un polverone ben più importante.

A guardare i prezzi questa mattina non sembra però che i mercati si curino granché delle ultime previsioni di Carstens. Anzi, Bitcoin si sta mostrando più pimpante del solito e possiamo anche operarvi, sconfitto che sia o meno, tramite Capital.comvai qui per aprire il tuo conto gratuito di prova – un intermediario che consente di investire su $BTC e su centinaia di altri asset del settore. Con 20€ di investimento minimo possiamo passare al conto reale.

Il capo di BIS pensa di aver già sconfitto Bitcoin e cripto

Servirà qualche premessa per capire di chi e cosa stiamo parlando. A dichiarare le fiat currency già vittoriose su Bitcoin e crypto è Agustin Carstens, che è direttore generale di BIS, la Bank for International Settlement, un’istituzione sovranazionale in forma di società per azioni che esiste dal 1930 per favorire la collaborazione tra diversi paesi e in risposta alla necessità di gestire le riparazioni di guerra della Germania. Ad ogni modo l’istituzione è arrivata fino ai giorni nostri e continua ad avere, almeno in potenza, un impatto su tante decisioni. Oggi coordina almeno in parte le risposte di politica monetaria e non solo dei paesi più industrializzati al mondo e trova anche tempo per lanciare qualche frecciatina a Bitcoin e al resto della pur geneticamente diversa combriccola.

A capo di questa istituzione siede oggi Agustín Carstens, ex governatore della Banca Centrale del Messico, che non è stato mai morbido nei confronti delle alternative alle valute classiche e fiat. Posizioni che sono state confermate ieri in un’intervista per Bloomberg TV.

La battaglia è stata vinta. Una tecnologia non può creare moneta affidabile. Solo l’infrastruttura legale e storica dietro le banche centrali può dare credibilità al denaro.

Aggiungendo poi che dal gruppo del G20 si aspetta una risposta coordinata in termini di regolamentazione del settore. Carstens, i cui meriti di economista sono secondi soltanto alle cariche che ha potuto aggiungere al suo invidiabile curriculum, avendo governato l’ente che a sua volta governa il Peso Messicano dovrebbe pur saperne qualcosa di credibilità di una moneta e si sarà anche chiesto qualche volta nella sua vita perché… insomma, avete capito.

Rimane curioso che le massime istituzioni mondiali, da BCE a BIS, continuino a trovare tempo di discutere di qualcosa di apparentemente inutile, che però vorrebbero annientare a colpi di regolamentazioni restrittive, pur non ponendo strumenti come Bitcoin alcun tipo di preoccupazione per il vecchio sistema.

Un’istituzione secolare che…

Cosa ci stai vendendo, Augustin?

La domanda spontanea dovrebbe essere forse questa, dato che BIS è in prima linea e non da oggi per l’introduzione delle valute digitali emesse dalle banche centrali cosa che potete verificare voi stessi seguendo il link.

Sarà da maliziosi, ma riteniamo che sia questa la domanda da porsi di fronte all’ennesimo attacco. E la risposta, per chi volesse farsela suggerire, è probabilmente quella di sempre: non compriamo niente, grazie.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Bitcoin è un asset digitale e gli asset digitali non spaventano i governi che hanno la possibilità di regolamentarli quindi a spaventare queste persone non è bitcoin ma qualcos'altro ed è probabile che sia la blockchain. Le valute digitali ben vengano e potranno coesistere con bitcoin anche se non verrà accettato in ogni paese come mezzo di pagamento ma quello che interessa agli investitori è il mercato di cui fa parte perchè è caratterizzato da alta volatilità e quindi da la possibilità di generare profitti mentre le valute digitali sono più stabili. I prezzi di tutte le attività fluttuano ed è questo che attira gli investitori e quindi secondo me l'interesse per bitcoin non calerà mai. Queste persone secondo me parlano a sproposito, hanno vinto cosa? Dovrebbero esultare invece per la decisione di Zuckerberg di ritirare il suo progetto, "ovviamente sotto minaccia di morte" quello si avrebbe creato grattacapi seri al sistema finanziario alto che bitcoin. Queste persone come Augustin sono come quelli che sostengono che bitcoin non vale nulla anzi vale zero e lo hanno dichiarato quando valeva 3.000 dollari, quando valeva 20.000 dollari e anche quando valeva quasi 70.000 dollari. Va bene mi ci metto anch'io e sostengo che bitcoin non vale nulla ma devo pur riconoscere che bitcoin ha un prezzo e quindi se ha un prezzo ha un valore, o no? Buona giornata

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    • Qui Klaus ti devo sgridare, anche se metto a repentaglio la mia incolumità.

      Bitcoin non è un asset, è trattato come tale ma non lo è.

      È la prima valuta libera della storia dell'uomo.

      Poi, visto che tu stai nel mezzo, con te posso ammettere che eth potrà sostituire la posta, il notariato, l' anagrafe, quello che ti pare.

      Ma c'è solo una sola valuta criptata digitale che è Bitcoin.

      Ora se vuoi prendimi a cazzotti ma ti avverto che sono un osso duro eh!!😁😁

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      • Ciao Giorgio forse non sarà un asset ma ciò che conta è che fa parte di un mercato che attirerà sempre più interesse. E FMI e altri non si dovrebbero preoccupare di bitcoin perchè può convivere benissimo anche con le loro valute digitali ma non vogliono accettare ancora il cambiamento. La storia dell'uomo è fatta di cambiamenti. Non ti prendo a cazzotti non preoccuparti ho studiato solo per difendermi da chi mi attacca fisicamente. Buona giornata

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  • poco importa sapere cos'è o non e' bitcoin. e' evidente che presto o tardi in occidente bloccheranno i trasferimenti di denaro da banche a exchange e il rientro di cripto in fiat. quando le massime autorita' invocano la guerra, a torto o a ragione, questa arriva. a quel punto, per noi detentori le cose si complicheranno, e non di poco, a meno di lasciare il "giardino" e rifugiarci nella "jungla".

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    • Premesso il fatto che l' idea della jungla non mi dispiace affatto.

      Ma se accadesse quel che dici, tu, Massimo, cosa faresti?
      Subiresti tacendo?

      Io muoio sulla collina e di sicuro Gianluca sarebbe con me, o io con lui, e sono sicuro che non saremmo comunque soli.

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