Non è la prima volta che accade. E probabilmente non sarà l’ultima. $FTT, il token del quasi defunto exchange di crypto FTX, ha guadagnato nel giro di 24 ore più del 40%. Uno spunto rialzista che è legato a quanto sta avvenendo durante la procedura fallimentare ex Chapter 11 che sta cercando di racimolare denaro per soddisfare creditori e ex-utenti.
È ripresa infatti a circolare con convinzione la notizia di un tentativo di rinascita dell’exchange, tentativo che avrebbe già raccolto l’interesse di diversi potenziali investitori e di diversi creditori che devono percepire da FTX somme importanti. L’idea sarebbe – e non è nuova – quella di riavviare le operazioni dell’exchange. Magari cambiando nome, ma utilizzando la stessa tecnologia che aveva reso comunque famoso tra i trader l’exchange.
Le possibilità – almeno a nostro avviso – sono comunque poche. Il cammino sarà eventualmente lungo e potrebbe – anzi non dovrebbe coinvolgere $FTT, anche per i problemi legali che i token legati agli exchange stanno vivendo. I mercati però – che hanno l’ultima parola su tutto – sembrano pensarla diversamente.
$FTT ha trascorsi da far venire i brividi anche ai trader che hanno più pelo sullo stomaco. Un tempo token prodigio che aveva garantito guadagni rapidi, è stato al centro della serie di eventi che poi hanno portato al fallimento di FTX. Un token che oggi vale 1,75$, meno di un settantesimo rispetto ai valori massimi raggiunti durante l’ultima bullrun.
Un token nel quale riporre speranze oggi sembra essere fuori luogo, con FTX che sta affrontando una lunga e costosa procedura fallimentare, con un buco ancora importante da coprire e denari recuperati che però non sono sufficienti.
Perché allora questa corsa? Tutto dipende dalle voci insistenti – e dall’impegno anche dei curatori fallimentari – riguardo una possibile ripartenza dell’exchange. Non è la prima volta che circolano notizie di questo tipo, anche se da un punto di vista il più possibile razionale verrebbe da chiedersi come questo possa essere davvero possibile.
Lo stato di eccitazione dei mercati segue un ragionamento lineare e semplice: se FTX ripartirà, ci sarà spazio anche per $FTT, che potrebbe tornare al centro del progetto.
Le pressioni affinché FTX riparta sono in realtà molte. Ci sono i grandi creditori, che preferirebbero a questo punto avere una parte delle azioni dell’eventuale exchange rilanciato piuttosto che il pugno di mosche che gli toccherebbe dalla procedura fallimentare.
C’è l’interesse poi di qualche investitore a utilizzare l’infrastruttura che aveva reso FTX un exchange piuttosto popolare, per quanto quell’infrastruttura sia stata utilizzata anche per fini truffaldini e per favorire la consociata Alameda.
Ci sono interessi e questo ha portato i curatori fallimentari quantomeno a vagliare le diverse ipotesi che sono sul tavolo. Da qui però a pensare in una certa ripartenza c’è una distanza per il momento incolmabile.
Difficile pensare che $FTT possa essere di nuovo al centro del progetto. I token legati agli exchange, come $BNB, stanno soffrendo attacchi importanti da parte di SEC che li ritiene delle security in piena regola.
E se ci sarà qualcosa da sacrificare sarà probabilmente proprio $FTT, per quanto il curatore fallimentare abbia da tenere conto della quantità di token ancora in possesso dell’exchange.
Speculazione pura, con la quale qualcuno si farà male e alla quale vi invitiamo a prestare la massima attenzione, senza seguire sirene che poi vengono ingigantite dai social network.
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