L’halving 2024 si profila alle porte per Bitcoin e soprattutto per il mondo dei miner, i quali svolgono un ruolo essenziale nel suo ecosistema. Il loro ruolo è fondamentale per mantenere la rete Bitcoin funzionante, sicura e trasparente.
L’evento di halving di Bitcoin si verifica ogni 210.000 blocchi minati, come stabilito nel white paper originale scritto da Satoshi Nakamoto. Questo tende a succedere circa ogni quattro anni, dal momento che in media viene minato un blocco ogni 10 minuti.
Tramite i dati on-chain e la metrica di Glassnode “Bitcoin: Number of Days Until Halving” monitoriamo il numero di giorni rimanenti fino al prossimo evento di halving di Bitcoin. Dal grafico possiamo vedere che dal momento di questa stesura mancano 84 giorni all’halving, che è previsto il prossimo 23 Aprile.
Satoshi Nakamoto ha progettato questo meccanismo, per assicurare che l’emissione di nuovi Bitcoin diminuisca nel tempo, in modo simile all’estrazione di una risorsa naturale che diventa progressivamente più scarsa. Attualmente, la ricompensa per il blocco è di 6,25 BTC. Con il prossimo halving di Aprile, questa ricompensa scenderà a 3,125 BTC per blocco.
Per regolare nel tempo la produzione dei blocchi, Satoshi ha inserito nel codice sorgente un parametro chiamato Mining Difficulty, il quale serve a regolare il tempo medio di generazione dei blocchi. Anche in questo caso Glassnode, di cui abbiamo elaborato una guida alle sue metriche, offre la “Bitcoin: Difficulty Adjustment Percent Change“, che permette di misurare la variazione percentuale della difficoltà di mining rispetto all’ultimo aggiustamento.
Nel grafico allegato, l’andamento di questa metrica negli ultimi cinque anni mostra che, come previsto, la difficoltà di mining è in costante crescita, riflettendo l’aumento della potenza di calcolo e la maggiore concorrenza nel mining di Bitcoin.
La Mining Difficulty è a sua volta direttamente influenzata dalla potenza di calcolo complessiva impiegata dai miner, che è quantificata in hash rate. Anche questo, è un dato in costantemente crescita nel tempo, come si può vedere dalla metrica “BTC: Hash Rate” evidenziata in arancione.
Aggiungiamo allo stesso grafico anche la metrica “Miner Revenue per Exahash” (linea blu), che mostra come nonostante l’aumento dell’hash rate complessivo, la redditività per ogni exahash di potenza di calcolo sia in realtà diminuita nel tempo per i miner.
È importante sottolineare che un hash rate elevato per un singolo miner incrementa le probabilità di aggiungere con successo un nuovo blocco alla blockchain e, di conseguenza, di ricevere la ricompensa in Bitcoin.
Ovviamente tutto questo processo di estrazione di Bitcoin comporta dei costi, che ricadano sui miner. Glassnode ci fornisce un’ulteriore metrica denominata: “BTC Cost of Production“, che è progettata per stimare il costo medio sostenuto dai miner per produrre un singolo Bitcoin. Questa stima include i costi energetici e l’ammortamento dell’hardware utilizzato nel processo di mining.
Attraverso questa metrica è possibile valutare la sostenibilità economica del mining di Bitcoin. Il “BTC Cost of Production” (linea blu) fornisce un’indicazione del livello di prezzo al di sotto del quale i miner potrebbero iniziare a operare in perdita. Per mantenere la loro attività redditizia, è fondamentale che i miner ottengano ritorni superiori ai loro costi totali. Questi guadagni possono essere monitorati attraverso la metrica “Miner Revenue”, che include sia le ricompense per blocco sia quelle derivanti dalle commisioni di transazione, rappresentate con la linea arancione.
Dall’immagine allegata si può vedere la miner che attualmente il processo di mining è altamente sostenibile, rispetto ai costi.
Come detto inizialmente, i primi a subire l’halving sono i miner che possono subire cambiamenti dal dimezzamento delle ricompense per blocco, che influisce drasticamente sulla loro redditività. Infatti, analizzando l’andamento storico della metrica “Bitcoin: Total Miner Revenue [BTC] – All Miners” si vede chiaramente come la redditività storicamente è andata a calare, a seguito degli eventi di halving.
Sebbene l’halving sembri essere un evento positivo per il valore a lungo termine del Bitcoin, dovuto alla riduzione dell’ offerta, mette anche in primo piano le sfide operative per i miner, in particolare quelli con costi più elevati.
I miner affrontano il rischio che le loro operazioni diventino non redditizie se il prezzo di BTC non aumenta abbastanza da compensare la riduzione dei premi dei blocchi e coprire le spese operative.
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