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Visa e PayPal parlano chiaro: futuro è nelle stablecoin crypto

Visa e PayPal confermano l'impegno per le crypto e gli stablecoin.
7 mesi fa
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C’è stato un tempo in cui, neanche troppo lontano, tutte le principali testate finanziarie nazionali e internazionali dicevano che tutti sarebbero fuggiti a gambe levate. Soprattutto Visa e PayPal, che avevano iniziato nel 2022 a muovere i primi passi concreti nel comparto.

Le cose, come avevamo anticipato, sono andate invece diversamente. Visa e PayPal sono parte più che attiva del settore e questo impegno è stato reiterato proprio in occasione del DC Fintech Week. All’interno della kermesse dedicata anche ai pagamenti digitali, hanno infatti ribadito il loro impegno per spingere il comparto e anche per l’adozione di stablecoin per semplificare e rendere più efficiente il mercato dei pagamenti.

A prescindere da cosa abbiano poi detto – cosa che vedremo tra pochissimo – il primo dato è quello di prendere sempre con le pinze quanto viene previsto dalla stampa. Anzi, da una certa stampa.

Impegno coordinato per le crypto, e in particolare per gli stablecoin

A parlare sono stati Cuy Sheffield di Visa, che all’interno del gigante dei pagamenti riveste il ruolo di capo della divisione crypto, e anche Jose Fernandex de Ponte, che è il CEO di PayPal Digital. E entrambi hanno espresso grande soddisfazione per l’utilizzo degli stablecoin, strumenti un tempo – come sottolineato da loro stessi – parte soltanto del trading di criptovalute e oggi invece già quintessenziali per lo sviluppo di soluzioni sia B2B sia per i piccoli utenti retail.

  • Tempi, costi, orari

Gli stablecoin, come è noto, permettono di avere dei pagamenti il cui settlement è immediato o quasi, di effettuare transazioni 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana e anche di ridurre i costi, soprattutto quando si parla di trasferimenti tra diversi paesi, che sono oggi oberati di costi e commissioni, come è chiaro a chiunque abbia utilizzato il canale SWIFT.

  • Più veloce, in modo più semplice

Anche a livello di UX – e anche grazie allo sforzo di queste aziende – si sta facendo molto per portare avanti il settore. E di servizi ne stanno nascendo – basti pensare a PYUSD di PayPal, che è proprio uno stablecoin crypto – e continueranno a nascerne.

E ora?

E ora si va nella direzione opposta a quella che avevano indicato Bloomberg e tante altre testate che si occupano di finanza e di mercati.

Questo sia di monito a chi tende a deprimersi troppo quando arrivano gli editoriali dei grandi giornali, che a fine 2022 non hanno fatto che sparare su una Croce Rossa dalla quale però è ripartito un settore che ora punta a conquistare i piani alti.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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