Gli indirizzi di Tornado Cash sono stati rimossi dalla lista di quelli sanzionati da OFAC. La rimozione arriva dopo che la corte d’appello ha ritenuto l’inserimento da parte di OFAC stesso come oltre l’autorità di qui è dotato. L’inserimento nella lista di indirizzi sottoposti a sanzione dura dal 2022 e era avvenuto in relazione all’utilizzo presunto da parte di hacker nordcoreani di quello che è a tutti gli effetti un mixer in ambito Ethereum.
La conferma è arrivata da OFAC stessa in un suo recente comunicato. Si tratta di una vittoria per i sostenitori della privacy in ambito crypto, privacy che viene enormemente aumentata dal ricorso a contratti, servizi e piattaforme come quelle che sono offerte da Tornado Cash.
Alexey Pertsev, uno dei responsabili di Tornado Cash, è tuttavia ancora sotto processo in Europa dopo aver subito una condanna a più di 5 anni, proprio per – secondo le corti olandesi – aver favorito il riciclaggio di denaro. Una causa che va oltre l’utilizzo da parte di criminali della piattaforma e attiene alla libertà di scrivere codice anche se questo dovesse essere utilizzato da persone che non dovrebbero avere accesso a certi tipi di strumenti.
Gli indirizzi che sono collegati a Tornado Cash non sono più sottoposti a sanzioni e dunque non possono essere più fonte di decisioni anche da parte degli intermediari di vietare certi trasferimenti e depositi se i fondi sono entrati in contatto con quello specifico contratto.
Cosa significavano le sanzioni? In senso stretto nessun residente negli Stati Uniti e neanche chi interagisce con gli Stati Uniti avrebbe potuto utilizzare quei contratti. Situazione piuttosto incresciosa, data la rilevanza sul panorama economico e finanziario degli Stati Uniti.
Già a novembre le corti d’appello avevano indicato a OFAC la necessità di cancellare la decisione di inserire gli indirizzi collegati a Tornado Cash nella speciale lista di individui, indirizzi e conti sanzionati. A gennaio una corte nel Texas aveva ordinato a OFAC di rimuovere l’inserimento.
Il punto in diritto è particolarmente interessante: passa infatti l’idea che gli smart contract non siano di proprietà di alcuno e dunque non possano essere sanzionati. Tuttavia la questione con ogni probabilità non si chiuderà qui, dato che è interesse degli Stati Uniti, come più volte ribadito dal segretario del Tesoro Scott Bessent ha ribadito più volte la necessità di proteggersi dalle attività degli hacker nord-coreani, che sfruttano talvolta proprio queste tecnologie.
$TORN, il token legato a Tornado Cash, ha fatto registrare un aumento di valore del 60% subito dopo la diffusione della notizia. Rimane comunque una questione da affrontare con il massimo della tranquillità e dell’attenzione: il Dipartimento del Tesoro USA potrebbe tornare alla carica, così come non ha rimosso le accuse verso gli sviluppatori/fondatori del progetto.
Ancora attacchi a Bitcoin. Arrivano sempre dalle stesse istituzioni. Ma perché?
Bitcoin come strumento per liberarsi dal giogo fiat? Ora non ne parlano più soltanto…
La guerra tra Israele e Iran passa anche dal mondo crypto. Ecco come.
Ancora attacchi a Bitcoin. Arrivano sempre dalle stesse istituzioni. Ma perché?
"Lasciate ogni speranza o voi che entrate". Sulla chain di Polygon ormai c'è ben…
Arriva l'ennesimo token di un layer-2: oggi tocca a Ink, soluzione sviluppata da Kraken,…
Bitcoin come strumento per liberarsi dal giogo fiat? Ora non ne parlano più soltanto…
La guerra tra Israele e Iran passa anche dal mondo crypto. Ecco come.
Paura e delirio sui mercati in attesa della decisione del FOMC, delle previsioni di…