DeFi

Il FALLIMENTO di una grande promessa: la blockchain di Polygon esce silenziosamente dal mondo DeFi

"Lasciate ogni speranza o voi che entrate". Sulla chain di Polygon ormai c'è ben poco da poter sperare: TVL e token in forte calo, DeFi morta e reputazione bruciata.
2 giorni fa
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Di solito nelle discussioni che proponiamo in questo giornale, come redazione, cerchiamo di essere generalmente ottimisti, pur affrontando ogni tema con spirito critico. Qui però, parlando della blockchain di Polygon, non possiamo che abbandonare questo spirito perma-bull per trattare il topic con una visione più realista, basandosi sui dati “terrificanti” che abbiamo a disposizione.

Purtroppo Polygon era uno degli ecosistemi più forti e maturi dello scorso ciclo, ma negli ultimi mesi/anni sembra aver perso tutta quella trazione positiva.

Con questo non vogliamo affermare che POL, token nativo del progetto, non avrà occasioni per crescere in un contesto di bull run. Piuttosto vogliamo esporci nell’affermare che la blockchain su cui si basa, è ahimè in grave fase calante e rischia di non riprendersi più. Ci sono diverse red flag che segnalano un ambiente poco stimolante e non più in grado di competere con le grandi piattaforme dell’ampio panorama DeFi. Approfondiamo il discorso qui di seguito.

Polygon blockchain in crisi: che sta succedendo?

Partiamo dai dati numerici, quelli inconfutabili. Polygon presenta un TVL di $1 miliardo, posizionandosi al rank #12 della classifica di DeFiLlama. Per nulla un risultato banale scontato, peccato che però la rete non migliora da quasi 3 anni. A novembre 2022 troviamo lo stesso valore di capitali bloccati, senza un minimo accenno di recupero dal top dei $9,2 miliardi di giugno 2021. Dal boom dello scorso ciclo, dove abbiamo visto affermarsi il trend delle infrastrutture L1, non c’è stata più alcuna fase di ripresa dell’interesse.

Altri progetti simili come Avalanche e Fantom, che si sono trovati anch’essi in una situazione di crisi, si sono adattati agli stimoli esterni proponendo nuovi incentivi e nuovi focus. Polygon invece sembra aver abbandonato completamente lo spazio web3.

Gran parte delle metriche on-chain come indirizzi attivi e transazioni sono in calo o nel mezzo di uno stallo. A tutto ciò si aggiunge la price action del token POL, in down dell’85% circa dai massimi locali di marzo 2024. Se guardiamo invece all’ATH del 2021, quando ancora c’era MATIC, allora le performance diventano ancora più raccapriccianti (-93%)

Polygon retePolygon rete
Polygon TVLFonte dati: https://defillama.com/

Ghost chain: la DeFi è morta su Polygon

Mentre altre blockchain che sono nate recentemente hanno lavorato per creare un ecosistema florido di DApp DeFi, Polygon sembra essere rimasta al 2021, ma senza la FOMO che c’era ai tempi di allora.

Troviamo davvero pochi protocolli interessanti in grado di trainare un aumento dell’ attività on-chain, tra l’altro quasi tutti in versione multichain quindi aperti anche ad altri ecosistemi. L’unica DApp degna di nota per la catena è Polymarket, che comunque sembra in fase calante dal boom di novembre 2024.

Per il resto non c’è nulla. Fa ridere se pensiamo che altre blockchain come Hyperliquid siano diventate più forti e prestanti con un solo prodotto funzionante. O come Plasma, L1 di Tether e Bitfinex, che in 40 minuti di vendita al pubblico ha raccolto più fondi del TVL attuale di Polygon.

Polygon ZkEVM in chiusura ed uscita del co-fondatore di Polygon 

Altri punti negativi dell’ecosistema Polygon riguardano il fallimento dell’esperimento Polygon ZkEVM, un rollup layer-2 lanciato ad aprile dello scorso anno. Anche qui, dopo un boom iniziale, il TVL è stato completamente prosciugato con un panorama di applicazione scarno e per nulla invitante.

Di recente Sandeep Naiwal, uno degli attuali dirigenti del gruppo, ha annunciato la volontà di chiudere questa chain per tornare a concentrarsi sulla principale rete PoS. Non benissimo per una rete che fino allo scorso anno si pensava sarebbe stata al fianco dei leader del settore come Arbitrum, Optimism e Base.

Polygon ZkEVM TVLFonte dati: https://defillama.com

Aggiungiamo anche l’abbandono di Mihailo Bjelic, uno dei quattro co-fondatori di Polygon, e la frittata è fatta. A maggio l’imprenditore ha pubblicato un post in cui annunciato la sua uscita dalla scena, citando “visioni che si evolvono e divergono”.

Naturalmente sono state usate belle parole in merito al futuro del progetto e alle sue prospettive di crescita, ma è evidente come ci sia qualcosa che non va. Non c’è più una direzione chiara, e come vedremo tra poco, tutto quello su cui si puntava, è stato completamente ridimensionato.

Co-fondatore Polygon abbandonaFonte dati: https://x.com/MihailoBjelic/

Una storia deludente tra promesse non mantenute ed obiettivi mancati, ma c’è ancora una speranza per Polygon

Probabilmente i degen della DeFi si ricorderanno della grande ambizione di Polygon nel 2023, quando annunciando la versione 2.0 del progetto aveva parlato della volontà di sviluppare “un layer del valore per internet con scalabilità illimitata e liquidità unificata”.

Da li ad oggi però, questa visione è stata a quanto pare abbandonata poiché, nulla di quanto pianificato nel glorioso piano è stato portato a termine. I grandi obiettivi proposti agli stakeholders negli ultimi anni non sono stati raggiunti e la fiducia della community si è progressivamente erosa.

Polygon ambizione del 2023Fonte dati: https://x.com/0xPolygon/status/

Dall’altro canto, possiamo dire che, almeno sulla carta, ci sono ancora obiettivi ambiziosi nel lungo periodo e una solidità finanziaria di Polygon Labs che giustificano un rinnovamento dell’interesse. Il gruppo continua a lavorare sull’agglayer, puntando ad incrementare la scalabilità fino alle 100.000 TP/s, con aggiornamenti in vista e molta carne sul fuoco.

Allo stesso modo però questi target dovranno essere contestualizzati con una comunità che, giustamente, non si fida più e che difficilmente tornerà a puntare su questa chain. Di recente ci sono state anche altre problematiche che hanno minato la reputazione del progetto, come lo scandalo legato al wash trading degli NFT su Ming Vase e la folle proposte avanzata ( per fortuna respinta) dal team con cui si parlava di riutilizzare in DeFi i fondi bloccati nel bridge Polygon.

Conclusioni a margine

Polygon ha ancora abbastanza riserve in cash per provare a tornare sul pezzo ma non sarà facile, vista l’aspra competizione e la presenza di numerosi incentivi on-chain che fino a pochi anni fa erano rari ed isolati. A fronte del percorso deludente degli ultimi anni, non ci sentiamo fiduciosi sul futuro di questo progetto, che ormai non ha più nulla di meglio da offrire rispetto ad altri competitor, con tecnologie più avanzate e con margini di crescita più ampi.

I tempi evolvono e Polygon, purtroppo, sembra essere rimasta ancorata al passato.

Alessandro Adami

Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", è un giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti, esperto in materia di finanza decentralizzata ed applicazioni web3. Investe e segue da vicino gli sviluppi dei progetti Ethereum e Chainlink.

Vedi Commenti

  • Tutto condivisibile. Se si adottasse la stessa metrica di analisi e giudizio su un'altra blockchain altrettanto meritevole di attenzione, il giudizio finale non potrebbe che coincidere: Polkadot.

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    • cioè morta e sepolta?

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  • Ma perché questo articolo? Polygon rimane un progetto valido, subisce il trend di ETH ma sicuramente insieme a SOL risulta una soluzione utilizzabile soprattutto a livelli di opportunità commerciale. Vedo L articolo cinico più realistico. I progetti su polygon sono innumerevoli

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    • Ciao Margot, intanto ti rispondo io in attesa che lo faccia l'autore Alessandro. A me sembra che quanto incluso nell'articolo sia fattuale e parta da dati molto solidi. Non trovi? Il che non vuol dire attaccare nessuno, ma fare una fotografia il più possibile precisa.

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    • Ciao Margot, scusami la risposta in ritardo. Che Polygon rimanga un progetto valido non c'è dubbio, hanno una Fondazione solida ( Polygon Labs) e una tecnologia interessante. Purtroppo però è evidente che rispetto a quanto pianificato 2 anni fa sono rimasti ancora molto indietro. Non mi riferisco tanto a POL, ma piuttosto alla chain PoS.

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