Ne è passata di acqua sotto ai ponti. Jamie Dimon di JPMorgan ha confermato che il gruppo che lui dirige permetterà ai clienti di comprare Bitcoin. Ne è passata di acqua sotto ai ponti perché Dimon è sempre stato tra i più feroci avversari di Bitcoin – e nel tempo ha sempre attaccato non solo chi vi offriva servizi, ma anche chi vi investita.
Passerà agli annali, su tutte, una dichiarazione nel 2017 che recitava più o meno così: “Licenzierò qualunque dipendente che compra Bitcoin. Primo perché è contro le nostre regole. Due perché sono stupidi”. Di tempo ne è passato, sono arrivati alla carica anche tanti investitori rilevanti e – cosa forse più importante di tutte, è arrivata BlackRock con il suo ETF e il conseguente interessamento da parte di tanti soggetti istituzionali.
I tempi sono più che maturi dunque anche per Jamie Dimon, che in realtà guida una società che nel settore blockchain si è sempre data parecchio da fare.
La notizia nella notizia è che JPMorgan non si occuperà di custodia, che sarà affidata a terzi. Non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, discuteremo anche di questa nuova evoluzione che dovrà coinvolgere, giocoforza, o uno degli exchange che offrono servizi di custodia istituzionale (Coinbase? CDC?) oppure soluzioni comunque crypto native, a meno che JPM non finisca per rivolgersi a Fidelity.
Dovrebbe inoltre trattarsi di acquisti diretti e non intermediari dagli ETF, che comunque JPM non gestisce.
Si tratterebbe pertanto di aprire gli account di brokering dei propri clienti al mercato di Bitcoin– cosa che fino ad oggi non era possibile. Le modalità tecniche non sono state ancora rivelate.
Certamente, dati i trascorsi di JPMorgan e di Jamie Dimon con Bitcoin, questo notizia può essere interpretata come un passo avanti deciso di Bitcoin, ancora una volta ai piani alti della finanza internazionale.
A qualcuno non piacerà, ma è anche questo un risvolto del denaro libero, senza permessi e che permette a tutti di utilizzarlo. Se qualcuno vorrà utilizzarlo come asset da investimento e poco più, pazienza.
Non ci si può fare nulla ed è parte del gioco.
Per chi investe, sarà certamente una buona notizia, perché vedrà l’arrivo di altra domanda – magari residua – che oggi non era presente sul mercato.
Una buona notizia per il prezzo? Staremo a vedere. Bitcoin intanto si gode un pomeriggio di rimbalzo, mentre alcune preoccupazioni per quanto riguarda la tenuta dei bond USA svaniscono.
Questo ciclo verrà indubbiamente ricordato come il ciclo che ha visto l’arrivo dei più grandi gruppi di Wall Street nello spazio di Bitcoin. Qualcuno mal sopporta certe ingerenze da parte di chi forse Bitcoin era nato anche per combattere.
Dall’altro lato però immaginare un Bitcoin globale senza che ci sia anche l’interesse di certi squali è inconcepibile. Certo, non ci si potrà aspettare da questi player quell’entusiasmo semi-religioso dei primi appassionati di Bitcoin. Poco male, finché si potrà fare un pezzo di strada insieme, ok. Poi, ognuno per la sua.
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dunque si licenzi da solo, il socio, dato che "è stupido" (semi-auto-cit.)
Oppure rassegni le dimissioni e faccia più bella figura, uscendo con stile (see)
Chi saranno i prossimi a cospargersi il capo di cenere e fare un bel 180°? Vanguard? Vi lasciamo un piatto di minestra da riscaldare, non preoccupatevi, non si nega a nessuno!