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BOND USA

Bitcoin e crypto: RIMBALZO sui BOND, che ora SOFFRONO meno. Il PERICOLO è ancora in agguato!

Qualche segnale di stress dai bond USA - ma quanto devi essere preoccupato?

Un piccolo aggiornamento da quello che il vero bollettino di guerra al quale i più esperti dei mercati stanno guadando. Dalla riapertura delle borse USA i rendimenti sui bond a lunga scadenza americani sono scesi. Non di tantissimo – perché si rimane comunque in quota 4,49% per i decennali e in quota 4,96% per i trentennali. Non sarà il massimo della vita, ma siamo comunque su livelli più tollerabili rispetto a quelli di questa mattina, quando le tensioni si stavano accumulando in modo importante.

Come ha ricordato sul Canale Telegram VIP il nostro Alex Lavarello – è forse a questo mercato che si dovrà guardare con maggiore attenzione ora e per i prossimi giorni. Cosa che abbiamo affrontato questa mattina anche nell’analisi generale sui mercati, segnalando uno stress che storicamente non porta quasi mai a qualcosa di buono.

Quasi mai, perché comunque basta aprire i grafici per rendersi conto che in realtà si erano toccati livelli anche più alti a ottobre 2023. Che tipo di conseguenze ha la cosa per Bitcoin e crypto? Proviamo a fare un resoconto senza sensazionalismo e senza false paure.

Perché guardare ai bond?

Perché dai bond dipendono diverse questioni: innanzitutto è un mercato ricco, ricchissimo, e che muove tanti soldi.

In secondo luogo perché sono soldi pubblici: debiti ormai giganteschi che vanno rifinanziati e che dunque subiscono molto anche piccole variazioni nei rendimenti.

La situazione anche negli USA è piuttosto preoccupante: gli USA hanno un debito fuori controllo – tant’è che Moody’s ha abbassato (tardivamente) il rating degli USA, così come ce lo hanno diversi tra i grandi paesi dell’economia mondiale.

La situazione era già relativamente preoccupante prima, con i rendimenti ancora sotto controllo, se questi dovessero andare… fuori controllo, si sarebbe in una situazione di crisi di debito pubblico su scala pressoché globale.

Quanto ci siamo vicini? Siamo ancora molto lontani. Al netto di chi ciancia in giro di crisi a stretto giro, abbiamo ancora del tempo per invertire la rotta.

Bitcoin e crypto sensibili

È stato più che evidente durante la sessione asiatica della notte. Lo stress dei bond USA si è trasferito pressoché istantaneamente alle quotazioni di Bitcoin e crypto, che ne hanno risentito in modo importante.

Chiaramente possono esserci delle differenze tra le reazioni di breve periodo e di lungo periodo. Tuttavia – come abbiamo già scritto più volte qui – non vorremmo mai testare la tenuta di Bitcoin e delle criptovalute in uno stress di quel tipo, ovvero in una crisi globale del debito.

Quanto c’è da essere preoccupati?

Per il momento – e sottolineiamo per il momento – molto poco. In realtà infatti siamo ancora lontani dai livelli di guardia. La situazione geopolitica è in miglioramento e dovremo vedere se ci sarà occasione per gli USA di invertire la rotta del debito, cosa che sembrerebbe essere una delle preoccupazioni principali di Donald Trump e del suo governo.

Tra il dire e il fare però, soprattutto quando si parla di spesa pubblica – c’è sempre il proverbiale mare. E per quanto – anche a nostro vantaggio – non si può che augurare il meglio alle casse USA, sarà comunque il caso di rimanere con la guardia molto alta.

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