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Texas: il governatore firmerà la legge sulla riserva Bitcoin. Cosa cambierà (e quanti voti mancano)

Il governatore texano non opporrà il veto sulla legge per le riserve Bitcoin.
1 mese fa
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Non è un’ammissione, ma manca davvero poco. Il governatore del Texas Greg Abbott ha condiviso un articolo di TechStory che parla dei passaggi parlamentari statali sulla legge che andrà a creare una riserva strategica in Bitcoin in Texas. Potrebbe trattarsi del secondo passaggio, a livello statale negli USA, di norme simili.

Anche se – ripetiamo – non sarà un’ammissione, è a nostro avviso un segnale importante del fatto che si procederà senza troppi intoppi alla firma da parte del governatore. Non ci sarà dunque il rischio di un veto come avvenuto in Arizona per mano della governatrice Katie Hobbs.

Si arriverà dunque a una legge per una riserva in Bitcoin (e crypto, ma è una storia complicata) in Texas? Con ogni probabilità sì, anche se non funzionerà come molti stanno scrivendo sui social.

Il governatore sembra essere d’accordo

Il governatore sembra essere d’accordo. Ha condiviso su X un articolo di TechStory dove appunto si parla del passaggio parlamentare in Texas che dovrebbe portare a breve lo stato a dotarsi di una riserva in Bitcoin. Delle tante leggi che sembrerebbero essere in dirittura d’arrivo negli USA quella texana sembrerebbe essere quella con le più concrete possibilità di diventare legge e anche di dotare di una riserva effettiva in Bitcoin le casse del proprio stato.

Va fatta però, come l’abbiamo già fatta a suo tempo, qualche precisazione.

  • Bitcoin a anche altre crypto

Teoricamente il fondo del Texas potrà investire anche in altre crypto. I requisiti sono però così elevati – 500 miliardi di dollari di capitalizzazione ad esempio per più di 12 mesi – da rendere papabile solo Bitcoin. In futuro però, in particolare se il mercato crypto dovesse andare in un direzione rialzista, l’insieme potrebbe allargarsi.

  • Fondo separato

Il fondo che gestirà gli eventuali Bitcoin acquistati dal Texas sarà separato da quello che gestisce la tesoreria dello stato. Non è dato per il momento sapere i motivi. Tuttavia è comprensibile che la separazione tra i due fondi sia stata scelta perché più digeribile sul piano politico e anche come schermo da certe critiche che complessivamente potrebbero offrire.

La legge più importante negli USA?

Probabilmente sì, anche se per ogni allocazione ci sarà da votare in parlamento e senato locali e anche se non è chiaro dunque a quanto potrà ammontare tale allocazione.

Sarà comunque una delle leggi più “libere” di quelle che sono in approvazione negli States. Impatto sul mercato? Probabilmente più in termini di prestigio che in termini di impatto diretto sugli acquisti.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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