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Ripple vuole il 14% della liquidità di SWIFT: ecco il piano del CEO Brad Garlinghouse

Ripple vuole il 14% della liquidità di SWIFT. Ci riuscirà?
2 settimane fa
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La dicotomia Ripple vs SWIFT è stata una dei tormentoni del marketing di questo ecosistema crypto per anni. E ora torna a fare capolino, anche perché tirata di nuovo in ballo dal CEO del gruppo Ripple Labs, Brad Garlinghouse. Parlando durante XRP APEX 2025 a Singapore, il CEO di Ripple Labs è tornato sulla auqesitone, dicendo che XRP potrebbe aggredire circa il 14% dei volumi fatti registrare da SWIFT.

E che potrebbe farlo già nel giro di 5 anni. Una previsione molto ottimistica, dato che SWIFT è e con ogni probabilità rimarrà il network centrale nello spostamento di denaro – transnazionale – a livello globale.

Prima di passare all’analisi di quanto detto da Garlinghouse, ricordati che qui puoi ottenere 100$ di bonus con Bitget. È una promo riservata ai lettori di Criptovaluta.it®! Non lasciartela scappare, è in esaurimento.

Ne abbiamo parlato anche in live ieri

Della questione SWIFT, futuro di Ripple, nonché della direzione – ad avviso di chi vi scrive chiara – che ha preso il mondo dei pagamenti onchain. Direzione che sempre ad avviso di chi vi sta scrivendo è chiara ed è sottolineata anche da Ripple stessa, che ha infatti deciso di emettere una sua stablecoin, RLUSD, a fine 2024.

È però una questione più complicata: se per i pagamenti tout court è evidente che il mondo abbia preferito la soluzione *stablecoin, è altrettanto evidente che nel modo di vedere le cose di Garlinghouse, la tecnologia sulla quale è basata Ripple avrà la sua voce in capitolo.

Il 14%

È un obiettivo certamente molto ambizioso, anche se attiene alla liquidità e non al sistema di messaggistica in quanto tale. SWIFT è infatti una bestia abbastanza particolare: di per sé è un sistema di messaggistica con le quali le banche possono scambiarsi ordini di “dare” e “avere”.

Ci sono due parti di SWIFT oggi: il messaging e la liquidità. La liquidità è delle banche. Io penso meno al messaging e più alla liquidità. […] In 5 anni, il 14%.

Livello ambizioso, che però appunto deve essere contestualizzato, tenendo conto di cosa ha specificatamente detto Garlinghouse, che si riferisce appunto alla liquidità. Anche questo è un obiettivo molto, molto ambizioso. E che vedremo come verrà calcolato, in una fase di grandi sconquassi per il mondo dei pagamenti in primis e per quello dei circuiti internazionali in seconda battuta.

Ripple vorrebbe giocarsela su due fronti. Il primo appunto quello di XRPL, il secondo quello invece delle stablecoin.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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