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Analisi di Pendle | La cripto DeFi che tokenizza i rendimenti

4 anni fa
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Il mondo della DeFi – ovvero della finanza decentralizzata, non ha ancora intenzione di smettere di stupirci. Esempio cristallino è il network Pendle, che permette di tokenizzare rendimenti futuri e di scambiarli su un exchange automatico.

Una chicca per gli appassionati della finanza più spinta, che sta vivendo un momento di grande turbolenza sul mercato – ma che al tempo stesso si propone come uno dei protocolli più interessanti del presente e del futuro. Impareremo a conoscerlo in questo nostro approfondimento.

Pendle Network - l'analisi di Criptovaluta.itPendle Network - l'analisi di Criptovaluta.it
Pendle permette la tokenizzazione dei rendimenti futuri

Chi vuole intanto accaparrarsi i token – lo troverà o tramite Sushiswap, oppure comprandolo direttamente su Crypto.com (qui per aprire un conto gratis con 25$ di bonus), intermediario che è da sempre tra i più attenti alle novità di mercato e che offre un ambiente ricco di funzionalità e anche di possibilità di mettere a frutto i propri cripto-token.

Che cos’è Pendle e perché è un protocollo interessante per investitori e operatori finanziari

La tokenizzazione di asset finanziari è ormai una realtà diffusa, con interi protocolli che consentono questo tipo di operazioni. Pensiamo a Avalanche – che sta avendo delle ottime performance sul breve periodo – e anche di altri network che fanno capo principalmente ad Ethereum. La novità di Pendle sta nella tokenizzazione dei rendimenti futuri di un asset finanziario, che così possono essere scambiati sul mercato, con innovativi smart contract che includono anche la variabile temporale e l’esaurimento dei titoli stessi per scadenza.

Il network supporta diversi protocolli esterni e praticamente qualunque tipo di asset finanziario che offra potenzialmente un rendimento futuro aprendo ad un nuovo modo di fare trading – appoggiandosi ad un AMM interno, ovvero ad un exchange automatico in stile Uniswap – senza l’intervento di terzi, pur garantendo il massimo della sicurezza e della rapidità.

Tutte le transazioni del protocollo vengon gestite on chain, tramite smart contract sempre verificabili, che permettono al progetto di essere tra i più trasparenti in una nicchia già molto aperta come quella della finanza decentralizzata.

Come funziona Pendle?

Chi detiene asset che generano rendite future possono depositarli su Pendle e tokenizzarli, ricevendo un OT, ovvero un token che testimonia la proprietà di tale asset. In aggiunta viene fornito anche uno Yeld Token che rappresenta invece il diritto a ricevere i rendimenti legati a quel determinato asset.

Quest’ultimo token è la chiave della rivoluzione targata Pendle: possono essere depositati all’interno dell’AMM per la ricezione di reward, seguendo il funzionamento classico di prodotti di questo tipo. In secondo luogo possiamo vendere i nostri token YT in cambio di liquidità immediata, in un mercato aperto che riguarda i rendimenti futuri, permettendo così a tutti di gestire in modo complesso e articolato i propri investimenti.

Un mercato liquido, efficace, rapido e a bassissimo costo – in grado di spiazzare potenzialmente i meccanismi classici della finanza e di offrire accesso a operazioni e mercati complessi anche a chi non potrebbe farlo tramite le banche classiche.

Un protocollo rivoluzionario: inutile guardare ai movimenti di brevissimo periodo

Pendle è un protocollo potenzialmente rivoluzionario – i cui movimenti di breve periodo, altamente volatili – non dovrebbero destare preoccupazione in chi investe oggi. Anche la redazione di Criptovaluta.it è entrata sul mercato di questo token, ritenendo il protocollo di enorme spessore.

A spostare il valore in alto o in basso saranno i volumi di utilizzo dell’AMM e del network. Con un’intuizione e un’esecuzione tecnica di questo tipo non possiamo che essere praticamente certi che questi aumenteranno, portando $PENDLE su livelli di prezzo decisamente più interessanti. Per chi cerca un’alternativa ai soliti protocolli e alle solite criptovalute.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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