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Bitcoin: hashrate al doppio di giugno | I miner son tornati online!

4 anni fa
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Nonostante una settimana di accumulazione e di movimenti laterali per Bitcoin, per il network della più importante criptovaluta del mondo ci sono ottime notizie.

Siamo ormai lontanissimi da quanto avvenuto poco meno di 2 mesi fa, con il più grande crackdown di marca cinese sull’hashrate che rende il protocollo sicuro – e rispetto a giugno siamo oggi ufficialmente al doppio della potenza di calcolo impiegata.

Bitcoin Hashrate: il recupero - l'analisi di Criptovaluta.itBitcoin Hashrate: il recupero - l'analisi di Criptovaluta.it
L’hashrate di Bitcoin torna sopra i 130GH/s

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Hashrate in forte crescita: migliora la sicurezza di Bitcoin

L’hashrate è la potenza di calcolo che viene impiegata per il corretto funzionamento del network di Bitcoin ed è direttamente proporzionale alla sicurezza che questo protocollo è in grado di offrire a chi lo utilizza.

Un raddoppio dell’hashrate è segnale di forza per Bitcoin, dopo che il crackdown cinese aveva portato molti miner della PRC a chiudere i battenti, operazione di attacco diretto a Bitcoin che però non ha sortito gli effetti sperati da parte di uno dei governi più autoritari, anche sul fronte monetario, del mondo. Bitcoin ha prima dimostrato resilienza e poi, grazie alla convenienza e al guadagno offerto ai miner, ha visto piuttosto rapidamente le macchine che fanno calcoli per la creazione dei blocchi tornare online, anche se in altri paesi.

Siamo ora, secondo i dati diffusi da Bitinfocharts a circa 130EH/s, poco meno del doppio rispetto al picco negativo di fine giugno, che è stato di 68EH/s. Un buon segnale, nonostante si sia ancora relativamente lontani dai massimi storici. Chi utilizza oggi Bitcoin può dunque farlo con maggiore sicurezza, poggiando anche su sentori di bull run che abbiamo confermato ieri e che potrebbero esplodere da un momento all’altro.

Sì, il network di Bitcoin è forte

E la forza sta anche nelle incredibili reazioni che BTC ha dimostrato nei confronti di attacchi trasversali, e talvolta strutturali come quello condotto dalla Repubblica Popolare Cinese. Nessun servizio o criptovaluta avrebbe resistito con tale scioltezza ad un attacco condotto dal paese che, almeno al tempo, ospitava il più alto numero di macchine dedicate al mining Bitcoin. E dopo qualche settimana le macchine ancora efficienti (e che aveva senso spostare altrove) sono tornate online, per macinare i calcoli necessari affinché il mondo di Bitcoin continui ad essere sicuro.

Cosa c’è nel futuro di breve periodo di Bitcoin?

Sotto il profilo tecnico, ormai tutti si aspettano un rapido superamento del vecchio record, dato che le macchine ASIC utilizzate per questo tipo di calcoli continuano ad essere innovate, prodotte e inserite in nuove rig.

Per quanto riguarda invece il futuro più strettamente finanziario, la maggioranza del consenso tra gli specialisti punta agli stessi target price che segnaliamo all’interno delle nostre previsioni Bitcoin. 100.000$ entro fine anno, seppur con qualche riserva di massima, continuano ad essere la soglia che tutti ritengono più credibile.

Le ottime notizie che arrivano ad arrivare anche dal fronte tecnico e di igiene del network non possono che rinforzare questa convinzione, spinta anche dall’ingresso sempre più importante di investitori istituzionali nel mondo di Bitcoin.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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