News

Goldman Sachs prepara prestiti con Bitcoin | Criptovaluta come collaterale

4 anni fa
Condividi

Ci siamo lasciati ieri parlando di Goldman Sachs e opzioni Bitcoin e già dopo poche ore dobbiamo tornare sul rapporto tra una delle più grandi banche del mondo e la principale criptovaluta del mercato.

Si parla di prestiti, si parla di Bitcoin come collaterale e di situazioni finanziariamente complesse, che nessuno sarebbe stato in grado di immaginare anche soltanto poche settimane fa.

Goldman Sachs - Collaterale BTC per i prestitiGoldman Sachs - Collaterale BTC per i prestiti
Notizia bomba da Goldman Sachs – evoluzioni in 3-6 mesi

Si tratterebbe di un altro battesimo di fuoco per Bitcoin e di un’altra chance fortemente rialzista. Possiamo investire su un futuro che si sta delineando come rivoluzionario tramite la nota piattaforma crypto eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con tutte le funzionalità più avanzate – intermediario che offre il top anche in termini di funzionalità fintech.

Si può approfittare anche degli strumenti quali il CopyTrader, per copiare i migliori con un solo click oppure per andare a spiare nei loro portafogli, o in alternativa optare per un investimento più diversificato con i CopyPortfolios. Con 100$ possiamo passare ad un conto reale.

Bitcoin come collaterale per i prestiti: ecco cosa vuol dire

Goldman Sachs avrebbe fatto intendere a Coindesk l’interesse di diverse banche nella creazione di formule di prestito per clienti istituzionali con Bitcoin come collaterale, ovvero come asset che verrebbe trasferito nel caso in cui la restituzione del prestito non dovesse andare a buon fine.

Per molti dei nostri lettori un’opzione del genere potrebbe sembrare un tecnicismo finanziario, ma è in realtà una rivoluzione di enorme importanza per Bitcoin in quanto tale, ovvero in quanto asset finanziario sul quale diverse aziende quotate stanno iniziando a costruire un allargamento delle proprie sostanze.

In realtà quanto proposto da Goldman Sachs è ancora più complesso. Perché si tratterebbe di quelli che in gergo tecnico si chiamano repurchase agreements, che coinvolgono terze parti che facilitano la transazione tra il creditore e il debitore. Ci sarebbero inoltre più banche che starebbero esplorando questa possibilità, più di 10 secondo il report di Coindesk, con alcune di queste che potrebbero iniziare a far vedere qualcosa in questo senso già nei prossimi 3-6 mesi.

Il problema del regolatore

L’ostacolo più grande, anche per banche di queste dimensioni, sarà risolvere la questione con il regolatore dei mercati negli Stati Uniti. Esisterebbero delle basi per muoversi in questo senso, basandosi però su quanto fu deciso durante l’amministrazione Trump. Si dovrà vedere quale sarà l’intendimento dell’amministrazione Biden, che non si è ancora dimostrata come particolarmente aperta all’ipotesi di un futuro finanziario basato appunto su Bitcoin.

Riusciranno le pressioni di istituti dell’importanza di Goldman Sachs a superare questi ostacoli? Noi siamo positivi su questa possibilità, in particolare dopo che SEC, ad esempio, ha dovuto arrendersi agli ETF basati proprio sulla regina delle criptovalute.

Early nella rivoluzione: ecco perché crediamo che siano i primi passi per Bitcoin

Nonostante la notizia sia di quelle importanti, non siamo affatto stupiti. Sosteniamo ormai da tempo sulle pagine di Criptovaluta.it che questa sia la traiettoria più naturale per una criptovaluta che piace molto come asset per l’hedging di lungo periodo contro l’inflazione.

Bitcoin, nonostante conservi ancora una parte della sua natura di asset di rischio, sta inevitabilmente normalizzandosi come una sorta di oro digitale. E se la nostra lettura dovesse essere corretta, per i prossimi mesi e anni potremo aspettarci una domanda sempre crescente, con le ovvie ripercussioni sul prezzo che possiamo aspettarci in queste situazioni di mercato.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

Bitcoin in STAND-BY: l’accumulo continua, ma il mercato resta CAUTO!

Bitcoin sembra muoversi senza meta, in attesa di un nuovo segnale direzionale per la…

da

Ripple vuole diventare una crypto banca USA: svolta clamorosa per XRP e RLUSD!

Ripple vuole diventare una banca. Richiesta licenza negli USA secondo WSJ.

da

BNB Chain stampa nuovi RECORD nel 2025: i dati parlano CHIARO, momento d’ORO per la rete

Che classe BNB Chain! batte record del 2021 ed attira nuovo traffico di rete.

da

Bitcoin a 109.000$, Ethereum mette il TURBO: dati lavoro e accordo con Vietnam chiamano i tagli. Lettera contro Powell?

Pomeriggio da brividi a Wall Street, Ethereum e Bitcoin ne approfittano per mettere il…

da

I 5 crypto network MIGLIORI secondo la metrica dei SOLDI. Chi vince? E tra i protocolli? Numeri sconvolgenti

La classifica forse più importante del mondo crypto ci racconta che... le cose non…

da

Rimbalzi e incertezze: La crypto Uniswap resta in trincea sotto i massimi di giugno

Uniswap fatica sulla resistenza a 7,45$. Dopo il crollo di inizio 2025, rimbalza ma…

da