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Un altro fallimento crypto | Crollo per Terra Luna

Terraform Labs porta i libri in tribunale. A picco le crypto di riferimento.
1 anno fa
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È tempo per un altro fallimento crypto, un’altra procedura ex Chapter 11 che è tra gli ultimi strascichi del precedente bear market. Questa volta a portare i libri in tribunale è Terraform Labs, la società che è dietro lo sviluppo della versione originale di Terra Luna e che è stata dietro anche il disastro UST, stablecoin algoritmico che ha perso l’ancoraggio con il dollaro ormai 2 anni fa.

Si tratta però di un Chapter 11 al quale il gruppo fa accesso con il migliore dei propositi. Le esposizioni sarebbero relativamente limitate e lo scopo sarebbe quello di proteggersi momentaneamente da eventuali attacchi da parte dei creditori. Tra i creditori riportati in posizione non privilegiata ci sarebbero Standard Crypto e TQ Ventures, entrambi fondi venture e di investimento nel mondo crypto.

Seguiremo questa situazione anche all’interno del nostro canale Telegram ufficiale, nel quale ti invitiamo ad entrare per rimanere sempre aggiornato sulle ultime evoluzioni del mondo crypto.

Terra Luna in tribunale in Delaware

Si tratta della procedura Chapter 11, una procedura della quale gli appassionati del mondo crypto avranno già fatto conoscenza a causa di altri casi, compreso quello di FTX. Terraform Labs accede così alla procedura, con un debito che il form indica tra i 100 e i 500 milioni di dollari e che servirà appunto a tenere lontani eventuali creditori mentre il gruppo cerca di districarsi tra diverse procedure legali, tanto negli USA quanto a Singapore.

I creditori dovrebbero essere comunque soddisfatti, al termine della procedura, secondo quelle che sono le intenzioni del gruppo. Non è chiaro per il momento che tipo di asset il gruppo potrebbe recuperare al fine di consolidarsi a livello patrimoniale per far fronte in futuro ai pagamenti dovuti verso i creditori.

La notizia ha chiaramente impattato sul valore di Terra Luna, con il token che perde oltre il 6% nel momento in cui scriviamo, sulle 24 ore. Risposta più che comprensibile a fronte di una procedura inaspettata, nonostante si conoscesse già la situazione precaria del gruppo. Stesso destino per la gemella LUNC.

Cosa comporta la procedura?

Comporta un arresto di tutte le eventuali pretese dei creditori, la nomina di curatori che valuteranno il patrimonio di cui è in possesso il gruppo per poi procedere alla soddisfazione degli stessi.

Ci sarà uno spiraglio per realizzare un piano credibile di uscita da questa situazione. Per ora i dettagli di cui siamo in possesso sono comunque modesti. E continueremo a tenerti aggiornato sulla situazione nelle prossime ore e nei prossimi giorni, sempre sui nostri canali ufficiali.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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