Ufficiale: a Hong Kong si parte il 30 aprile. Giornata storica per Bitcoin e Ethereum?

Ora c’è anche l’ufficialità, per quanto mancasse ormai soltanto quella. Il 30 aprile Hong Kong aprirà al trading di tre più tre ETF su Bitcoin e Ethereum. Saranno prodotti spot – il che vuol dire che avranno in cassa effettivamente Bitcoin e Ethereum. E porteranno così su una nuova piazza questo tipo di strumenti.

Si tratta di una notizia attesa, con la data che era già circolata qualche ora fa, e che ci offre l’occasione per fare un riassunto di cosa siano questi prodotti, di come potranno impattare sul mercato e del perché siano da considerarsi come importanti o meno importanti.

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È ufficiale: si parte il 30 aprile

Come previsto, si partirà il 30 aprile prossimo con il trading di tre ETF su Bitcoin e tre ETF su Ethereum. La data è quella ufficiale di lancio e che permetterà dunque al relativamente vasto pubblico sulle piazze di Hong Kong di comprare e vendere questo titolo.

Nei giorni passati abbiamo assistito al montare di un certo entusiasmo riguardo questi prodotti, complici anche informazioni non sempre corrette sul tema.

• I residenti in Cina non potranno investire

E dunque non si tratterà di un’apertura a quegli investitori cinesi che finalmente avranno – di nuovo – accesso a Bitcoin e Ethereum. Questo nonostante in molti si siano spesi per far passare il messaggio contrario. Un messaggio che però deve essere accantonato nel secchio delle fake news.

• Non saranno di impatto come quelli USA

E su questo c’è poco di cui discutere. L’ETF Bitcoin di BlackRock vale da solo più di tutto il mercato degli ETF di Hong Kong.

Tuttavia è comunque un buon segnale, che porterà a un ulteriore normalizzazione di BTC e ETH sulle piazze che contano. Una normalizzazione che interesserà poco ai duri e puri, ma che a livello finanziario vale pure qualcosa.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni?

Staremo a vedere con quanta foga partiranno gli scambi su questo tipo di titoli. Per ora sarà anche interessante vedere se ci sarà una battaglia sulle commissioni, con i tre prodotti per ciascuno degli asset che hanno delle fee molto diverse.

Sarà interessante anche vedere la ricezione di questi prodotti da parte del grande pubblico, per quanto difficilmente ci si potrà aspettare un grande afflusso o di lottare da subito con le AUM non solo degli USA, ma anche dei prodotti quotati in Europa.