In realtà ce lo aspettavamo un po’ tutti, dato che era stata creata una società proprio a questo scopo ad inizio di aprile. Ora abbiamo la conferma ufficiale. VanEck avrà un ETF BNB, a patto ovviamente che le autorità USA lo approvino.
Si tratterebbe del più border line degli ETF proposti da questo intermediario/gestore, dato che parliamo di un token legato a un exchange e la cui emissione fu avviata proprio per finanziare le prime operazioni di Binance. Una definizione perfetta per un caso scuola di security, con la nuova SEC però che potrebbe chiudere un occhio o forse due o comunque avere un atteggiamento molto più morbido per quanto riguarda certe questioni.
Non si tratta, come scritto altrove (anche da pubblicazioni celebri e blasonate come The Street) del primo ETF su BNB. Già Tuttle Capital ha inviato infatti tempo fa una richiesta di approvazione.
Si tratta comunque di un segnale chiaro di quale sarà il nuovo corso negli States per quanto riguarda gli investimenti in criptovalute. Siamo infatti davanti all’ennesima richiesta di un ok per un ETF a base crypto, tra le altre cose su una criptovaluta, BNB, che in realtà è stata già bersaglio in passato di attacchi da parte di SEC.
bnb
I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
L’agenzia che regola i mercati negli USA infatti contestava a BNB di essere una security non registrata, all’interno di un più complesso procedimento ai danni di Binance, che pur essendo stato sospeso, è tecnicamente ancora in piedi.
Le alternative sono due: o ci si aspetta che SEC ritenga questo tipo di token delle non security e permetta dunque a prodotti ETF di averle in cassa/portafoglio, oppure si sta tentando di nuovo la famosa tecnica degli spaghetti lanciati sul muro.
Si lancia a SEC la qualunque e poi si vede cosa sarà ok e cosa invece non lo sarà.
Non è possibile per il momento dire assolutamente nulla delle possibilità di approvazione di questo prodotto.
BNB continua a mostrare una certa forza anche all’interno di questo ciclo, complice anche le iniziative che la coinvolgono per il lancio di nuove crypto su Binance.
Si tratta di un protocollo forte proprio in virtù di questo (principalmente) e che ha dei discreti volumi anche tra i trader.
Ed è probabilmente questo il motivo che ha portato diversi gestori a puntare proprio su BNB per il lancio di ETF. Per ora sono due: Tuttle Capital che ha in realtà chiesto approvazione per tutta una serie di prodotti “molto particolari” e ora VanEck, che è più strutturata e che ha forse più intenzione di lanciare seriamente questi ETF, piuttosto che testare le volontà di SEC. Tuttle Capital inoltre propone degli ETF a leva, “complicando” ancora di più la situazione.
Il prezzo di BNB ha reagito in modo parzialmente positivo, senza grossi scossoni di prezzo. Nel momento in cui scriviamo si aggira intorno ai 595$, recuperando da un calo in parallelo con tutto il resto del comparto.
C’è poi un’altra questione che si sarebbe aperta in Kirgizistan, dove CZ – il fondatore di Binance – sta collaborando con il governo locale.
Sarebbe stato proposto allo stato in questione di creare delle riserve in Bitcoine BNB appunto. Non sappiamo però neanche qui quante possibilità ci saranno di vedere la cosa approvata. Seguiranno aggiornamenti.
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