News

Anche in Vietnam inizia la criptomania!

3 anni fa
Condividi

Non solo Filippine, delle quali abbiamo pur parlato la scorsa settimana, riportando in anteprima la proposta della borsa del paese di diventare exchange primario per tutte le principali criptovalute, una mossa che sarebbe la prima fusione tra borse azioni e crypto-exchange.

Grandissimi preparativi si stanno avviando anche in Vietnam, paese di dimensioni modeste ma con un’economia decisamente frizzante, con il primo ministro Pham Minh Chinh che tramite un’ordinanza ha approvato il piano nazionale per lo sviluppo di iniziative relative a big data, intelligenza artificiale, blockchain e criptovalute.

Il programma pilota sarà lanciato a breve, con la Banca Centrale del Vietnam (SBV) che dovrà individuare, sempre per conto del governo, punti di forza e di debolezza di questa tecnologia, in particolare nel collegamento ad un’economia di buone prospettive come quella vietnamita.

Un’ottima notizia per tutto il comparto, sul quale possiamo investire con la piattaforma eToro (qui per ottenere un conto di prova gratuito), intermediario che permette investire anche in CopyPortfolios con un buon assortimento di criptovalute all’interno. Oppure di scegliere il CopyTrading, per copiare i migliori investitori (basandoci anche sui risultati già ottenuti) oppure per spiare ogni loro singola posizione.

Il Vietnam è un altro paese che fa dietro-front completo

Non è la prima volta che un paese fa dietrofront completo su Bitcoin e sul mondo delle criptovalute in generale. Soltanto fino a poco tempo fa il Vietnam si era infatti caratterizzato come uno di quei paesi dove le transazioni in criptovalute – almeno tra i business – erano de facto bandite, e comunque non riconosciute per legge.

Una situazione che ricorda molto da vicino quella della Tanzania, altro paese a cambiare completamente idea dopo aver individuato dei punti di interesse in questo tipo di tecnologie per la propria economie. Non è ancora chiaro cosa vorrà fare il Vietnam, per un processo che però si preannuncia come lungo e graduale. Il primo parere dovrà essere della prima banca statale del paese, che fa le veci anche di Banca Centrale, e che sarà chiamata a implementare un progetto pilota per poi condividere le proprie considerazioni.

Tutto lascia però pensare che, data anche la pressione da parte del governo e del primo ministro in funzione di innovare e rinnovare l’intero impianto bancario, le criptovalute finiranno per farne parte. Con le economie emergenti dell’Asia che sono tra quelle più interessate al comparto crypto.

Un’altra ottima notizia per chi ha investito sul lungo periodo

Questa è un’altra grande notizia per chi ha investito sul medio e lungo periodo. Perché per l’appunto l’adozione anche da parte degli stati di criptovalute sembra procedere ormai inarrestabile.

Cosa che da un lato le renderà sempre più popolari anche tra i non appassionati e che dall’altro ne aumenterà la domanda, contribuendo ad innalzare il prezzo dei token di diversi progetti. Certo, non tutti possono prendere decisioni radicali come El Salvador, che pure incontrerà qualche difficoltà sul suo cammino.

Saranno pertanto, ormai il quadro è estremamente chiaro, i paesi emergenti a guidare la rivoluzione targata crypto. Economie che hanno tassi di crescita molto importanti, prospettive migliori delle stanche economie europee e, a quanto pare, un atteggiamento più aperto verso le vere novità.

Di quali criptovalute si parla in Vietnam?

Non è ancora chiaro. Tuttavia la sperimentazione dovrebbe riguardare tutte le principali del settore – e quindi le prime per capitalizzazione. Noi non mancheremo di seguire molto da vicino le evoluzione di questa nuova iniziativa in Vietnam, paese che è l’ultimo a tornare sui suoi passi, dopo aver avuto un atteggiamento di fortissimo rifiuto verso il mondo crypto.

Ma di opportunità in questa sfera per i paesi economicamente emergenti, ce ne sono tante. E sono troppo invitanti per non essere prese in considerazione, come stanno già facendo tante piccole, ma vigorose economie di tutto il mondo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

USA contro crypto: il DoJ contro Tornado Cash: “Abbiamo prove, ok a processo”. Caso anche per Bitcoin

Il caso Tornado Cash è tra i più importanti, anche per Bitcoin. Il DoJ…

da

Crypto: il meglio della settimana sono i meme. Hedera spinge, ma è un fuoco fatuo? L’analisi

Nonostante la correzione delle ultime 48 ore, sono i meme token a spingere il…

da

Bitcoin: cosa succede dopo l’halving? BTC è bloccato. Tutti gli scenari sul breve

Dopo l'halving di Bitcoin, l'attenzione si concentra sul prezzo influenzato dagli ETF Spot BTC…

da

Ethereum: SEC prepara L’ATTACCO finale? Larry Fink, Consensys e mondo crypto la pensano diversamente

Per Ethereum è uno dei momenti legalmente più difficili. Ma SEC ha più problemi…

da

Bitcoin e Monero “sempre più usati dai pedofili”- Il duro attacco della senatrice USA al mondo crypto

Un altro attacco duro e diretto della senatrice Warren a Bitcoin, Monero e crypto.…

da

Ordinals e Runes: per il capo di TeraWulf hanno salvato i miner. I numeri del nuovo trend Bitcoin

Piacciano o meno, Runes hanno dato una grossa mano ai miner di Bitcoin. Parla…

da