La presidenza della Camera dei Deputati del Brasile ha confermato l’intenzione di istituire una Commissione che abbia tra i suoi principali compiti quello di prendere in debita considerazione la possibilità di disciplinare il settore delle criptovalute. Ad affermarlo è una nota di Cointelegraph, che ha dunque aggiornato quanto sta accadendo tra i legislatori del Paese sudamericano.
Stando al magazine criptovalutario, il presidente della Camera dei Deputati, il deputato Rodrigo Maia, avrebbe domandato ufficialmente la costituzione di una commissione speciale che possa emettere un parere sul disegno di legge 2303/2015, il cui obiettivo è proprio quello di regolamentare il bitcoin (BTC) e le altre valute digitali in Brasile.
Secondo le informazioni che sono state finora rese disponibili, la commissione sarà composta da 34 membri e funzionerà sulla base di un Regolamento interno. La nota di Cointelegraph afferma inoltre che il deputato federale Aureo Ribeiro avrebbe già avanzato due progetti in materia di regolamentazione della criptovaluta, che potrebbero essere discussi nel corso delle prossime settimane.
Rammentiamo altresì che qualche giorno fa il presidente dell’Associazione Brasiliana di Criptovaluta e Blockchain (ABCB), Fernando Furlan, ha incontrato alcuni rappresentanti del mondo dell’imprenditoria e della Banca Centrale del Brasile, oltre che delle autorità dedite al regolamento dei mercati finanziari e delle attività finanziarie.
Da quanto è emerso a margine del meeting, l’incontro è stato dedicato prevalentemente al riconoscimento del settore della criptovaluta e della blockchain in Brasile, e all’applicazione delle regole della Financial Action Task Force sulle valute digitali. Le regole saranno presentate ufficialmente ai ministri delle finanze del G20 riuniti in giugno in Giappone, e le imprese interessate avranno tempo fino al 2021 per adeguarsi alle regole.
Sempre nel corso degli ultimi giorni, infine, l’Internal Revenue Service brasiliano ha pubblicato una nuova disciplina di natura fiscale che interessa proprio le criptovalute, prevedendo – tra gli altri aspetti di maggiore rilievo – che le transazioni in criptovaluta per un importo superiore a 30.000 real (7.600 dollari) debbano essere segnalate su base mensile, annotando dettagli sul luogo in cui sono state effettuate le transazioni (Brasile, estero, peer-to-peer ecc.).
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