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Terzo fondo pensione al mondo investe indirettamente in Bitcoin e crypto

11 mesi fa
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Il fondo pensione in questione è il terzo a livello mondiale per detenzioni. Il paese di riferimento è uno dei più importanti del mondo crypto. È la ricetta perfetta per una notizia bomba, che è poi quella che vi stiamo raccontando all’interno di questo approfondimento.

Secondo quanto è stato riportato tramite un filing inviato a SEC, il fondo pensione nazionale della Corea del Sud avrebbe infatti acquistato circa 34 milioni di dollari di azioni MicroStrategy, azioni che ormai sono una sorta di proxy per l’investimento in Bitcoin. Si tratta di dotazioni relativamente minime se paragonate all’enormità del capitale che il fondo in questione ha in gestione, ma è comunque un segno importante che arriva dalla categoria più istituzionale… tra gli istituzionali.

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Il fondo miliardario su Bitcoin, anche se indirettamente

Si tratta di un fondo pensione che ha in gestione oltre 700 miliardi di dollari, almeno secondo quanto è stato riportato negli ultimi dati da Statista. E ha deciso di allocarne una parte, per quanto minima, in azioni che ormai tutti conosceranno tra gli appassionati di Bitcoin.

Il fondo infatti avrebbe acquistato – secondo quanto ha riportato a SEC stessa – circa 34 milioni di dollari di azioni di MicroStrategy, la società guidata da Michael Saylor e che ha enormi dotazioni in BTC, con il prezzo del titolo $MSTR che si comporta ormai da tempo come una sorta di Bitcoin a leva.

Segnale dei tempi che cambiano? Più probabilmente un’allocazione per coprire spazi più ampi della borsa USA, ma comunque importante come allocazione perché segnala che certe aziende, ormai al 100% su Bitcoin, non sono più delle intoccabili anche da parte dei fondi più istituzionali.

Il fondo inoltre ha da tempo dotazioni in azioni Coinbase e anche in altre aziende indirettamente legate al mondo crypto e BTC come Block.

Strano che…

Strano che l’investimento non sia avvenuto direttamente negli ETF Bitcoin che sono pur disponibili da tempo sulle piazze USA.

Il sospetto è che l’allocazione sia arrivata principalmente per diversificare il portafoglio piuttosto che per investire indirettamente su Bitcoin, per quanto appunto $MSTR sia ormai indistinguibile dalla criptovaluta che ha accumulato nei suoi forzieri.

Abbiamo contattato il National Pension Service richiedendo delucidazioni che però per il momento non sono ancora arrivate. Continueremo a tenervi aggiornati sulla questione fondi pensione + Bitcoin.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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