Cresce la paura non solo sui mercati crypto e Bitcoin – in crisi aperta da più di 24 ore, ma anche sui mercati cosiddetti tradizionali, ovvero quei mercati che almeno tendenzialmente dovrebbero offrire qualche certezza in più. Bitcoin va sotto gli 87.000$ e fatica a tenere gli 86.000$, ormai a distanza considerevole dai massimi di gennaio.
A preoccupare però sono anche gli indici USA, a partire d NASDAQ; che si apre schiantandosi a -1,80%; segno che se del marcio c’è, questo interessa anche i mercati cosiddetti tradizionali. Male anche il greggio durante la sessione USA, per una situazione di diffuso panico dovuta principalmente a quanto sta avvenendo a livello politico (all’incrocio però sempre con l’economia).
In assenza di dati granché rilevanti per il mondo dell’economia, è infatti Washington dalla Casa Bianca a dettare i tempi di una crisi che arriva da lontano e che – si spera – non arriverà lontano. Dazi, ma non solo, per uno scenario che si sta comunque svolgendo, tanto per i principali indici della borsa USA quando per Bitcoin, non a troppa distanza dai massimi.
I dati che sono arrivati nel pomeriggio riguardano principalmente il mercato immobiliare, che è in leggera difficoltà rormai da qualche tempo, e che con i dati però di oggi non si è discostato molto da quanto ci si aspettasse. Il price index del settore è a 4,7%, in crescita rispetto al dato precedente e soprattuto sopra le aspettative.
Al tempo stesso a fare male alle borse è stata una CB Consumer Confidence al di sotto della lettura precedente e al di sotto di quelle che erano le proiezioni e previsioni. Una combo che è arrivata ad abbattersi su un mercato che già boccheggiava, con NVIDIA che perde oltre il 6%, complice in attesa delle trimestrali e con un mondo AI che sembrerebbe pronto a fare a meno di una parte degli investimenti che aveva programmato.
In una situazione del genere aspettarsi che Bitcoin e crypto facciano tanto meglio è forse poco intelligente. E di conseguenza i mercati continuano a scaricare, in un calo che si è fatto però più delle proporzioni dello stillicidio che del crollo dettato dal panico.
Sarà importante ora trovare un bottom e valutare come potrebbe svilupparsi il mercato nei prossimi giorni. Come è indicato dal non sempre utile indice della paura, siamo a livelli di sentiment molto bassi, che testimoniano un momento molto particolare anche a livello psicologico.
Di novità però importanti per il settore ne stanno arrivando e con ogni probabilità ne arriveranno anche a stretto giro. Cosa che potrebbe dare una mano a invertire un trend per ora feroce? Vieni a farci sapere la tua sul nostro Canale Telegram Ufficiale.
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