L’inflazione USA è leggermente inferiore alle aspettative. I mercati almeno sul breve hanno festeggiato con una corsa modesta, con un dato che per la CPI classica (quella completa) è comunque più alto di quello del mese precedente e che è invece statico per l’inflazione Core. Il dollaro – come prevedibile, ha perso un po’ di terreno, senza però che sia stato tracciato alcunché di definitivo.
L’inflazione è infatti – in senso generale – ancora troppo alta per essere considerata come sconfitta, e dunque rimane poco lo spazio affinché Federal Reserve tagli i tassi. Situazione che possiamo dunque definire come immutata. C’è stato il rimbalzo previsto, non è stato un rimbalzo di proporzioni enormi. Tuttavia, c’è relativamente poco da festeggiare.
Bitcoin si è portato nella parte alta dei 109.000$. Ethereum rimane sopra i 2.800$ e va bene anche il resto del comparto, fatta qualche rara eccezione. A interessare di più però di questi dati sono le prospettive future alle quali potrebbero aprire. Bitget ti regala qui 100$ di bonus se ti iscrivi tramite Criptovaluta.it® – è un’esclusiva per i lettori del nostro sito!
Prima di stappare le bottiglie buone, ci sono diverse considerazioni da fare. La prima è che è vero che siamo andati leggermente sotto le aspettative per quanto riguarda l’inflazione. Ci si aspettava, in media, un’inflazione CPI classica al +2,5%. Abbiamo avuto invece un +2,4%.
Per la Core stesso scarto: ci si aspettava un dato al +2,9%, è arrivato un dato al +2,8%. Meglio di quanto ci aspettassimo, ma in linea con il mese precedente.
Non c’è ancora un percorso di credibile ritorno al 2%. È arrivato un accordo tra Cina e USA che però ancora non si conosce bene nei dettagli e che dunque potrebbe ridurre l’impatto inflativo dei dazi, ma comunque non abbiamo ancora un quadro chiaro di ciò che sarà e di quanto sarà difficile tornare al 2%. In queste condizioni, i tagli a giugno sono impossibili, quelli a luglio molto improbabili e più in generale l’incertezza è la stessa di poche ore fa, prima che conoscessimo il dato sull’inflazione.
Il numero è buono, perché migliore delle aspettative. Rimane comunque quello del ritorno alla normalità economica senza scossoni – lo ripeteremo fino allo sfinimento – il migliore dei percorsi possibili. Se avessimo la bacchetta magica, preferiremmo un ritorno più rapido al target dell’inflazione, ma non si può avere, come è noto, tutto dalla vita. Bitcoin comunque è molto vicino ai massimi. E il resto del settore in buona forma.
La discussione nel pomeriggio sarà probabilmente dominata dall’accordo tra Cina e USA, che deve essere ancora firmato ma che è migliorativo rispetto alle condizioni con le quali ci si era seduti al tavolo delle trattative.
Anche questo è probabilmente un buon auspicio per i mercati, per quanto siano ora cauti a giudicare gli annunci di Trump fatti attraverso i social network.
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