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Smettila di usare questo CRYPTO INDICATORE TRUFFA. 5 motivi per cambiare ORA

Un indicatore inutile, che però tutti utilizzano. Torniamo a parlare della capitalizzazione di mercato.
6 giorni fa
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Vuoi delle metriche. Le vuoi semplici. Non vuoi impegnarti troppo. La capitalizzazione di mercato di una criptovaluta è perfetta per te. Ti offre un numero facile da comparare (a quello delle altre crypto). Ti permette di decidere in pochi secondi cosa sia utile e cosa non lo sia.

Non abbiamo mai avuto paura di parlare. Siamo sempre stati un giornale senza peli sulla lingua e per questo siamo pronti a raccontarti una verità importante.

La capitalizzazione di mercato è una truffa. È un indicatore che vuol dire poco o nulla e non dovresti prenderlo in considerazione per nessuna analisi. Questo è vero sempre, con poche eccezioni.

Hai usato la capitalizzazione di mercato per le analisi o per giudicare la prossima crypto da comprare? Segui questo articolo – non ti ruberemo più di pochi secondi – e ragiona insieme a noi. Ti riassumeremo il perché la capitalizzazione di mercato è una truffa in 5 punti semplici da capire.

Una truffa: smetti di usare subito questa metrica

Non devi sentirti in colpa. Tutti cerchiamo metriche semplici che ci permettano di capire il mercato. Metriche semplici che ci permettano di anticipare gli altri.

C’è un problema però: le metriche semplici sono a disposizione di tutti. E le metriche semplici non possono raccontare un mercato complesso come quello delle crypto.

Di più: spesso la capitalizzazione di mercato è relativamente inutile anche se investi in azioni.

1. È una stupida moltiplicazione

Sai come si calcola la capitalizzazione di mercato? Ultimo prezzo di scambio di una crypto per la sua offerta totale.

Quindi è il frutto di una stupida moltiplicazione che non tiene conto di quanto diverse possano essere, dietro il numero, le offerte totali di un determinato asset.

Hai fatto caso ad una cosa? Quando un’azienda prova a comprarne un’altra in borsa, deve offrire sempre di più della capitalizzazione di mercato. Questo perché quel numero è completamente immaginario e ci dice soltanto molto poco di quanto valga un asset.


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2. Un problema aggiuntivo delle crypto

La capitalizzazione di mercato presenta un problema aggiuntivo nel mondo crypto. Guardando al contratto e alla tokenomics di un progetto possiamo sapere quanti token esistono in un determinato momento.

Spulciando più a fondo possiamo anche sapere quanti token sono ancora in vesting, ovvero non sono disponibili per la vendita o lo scambio da parte dei legittimi proprietari.

Anche se le blockchain sono trasparenti, non è detto che sia facile sapere chi detiene cosa, perché, che tipo di obblighi ha, etc.

3. Spesso le fondazioni…

Capita, soprattutto per progetti “meno capitalizzati”, che una parte considerevole dei token sia nelle mani dei fondatori, della fondazione che gestisce il progetto o da parte di certi portafogli comunque vicini alla “proprietà”.

Magari sono bloccati, possono però essere scaricati gradualmente. E in più possono essere gestiti per “calmierare” i prezzi. È qualcosa che può succedere anche in borsa, e che rende questo indicatore ancora più inutile.

4. Ai piani bassi è ancora… peggio

Perché è più facile taroccare questo dato. Chiunque può creare una crypto in 1.000.000 di pezzi, fare degli scambi in stile wash trading da 100$ l’uno e balzare subito a 100.000.000$ di capitalizzazione.

Quando stai analizzando una crypto low cap, i rischi che corri sono ancora maggiori.

5. Non hai idea di quanto sia liquida

Guai a scambiare la capitalizzazione per la liquidità di mercato. Sono molto più utili i volumi e le analisi dei book order – possibilmente su uno storico più ampio delle poche ore.

Farsi trarre in inganno dalla capitalizzazione di mercato è uno degli errori più comuni. Ragionandoci un po’, abbandonerai anche tu quella che è – spesso e volentieri – una metrica del nulla o quasi.

Poi è chiaramente vero che Bitcoin, che è più capitalizzata rispetto a $PEPE, ha maggiore solidità sul mercato. Ma è una spannometria alla quale dovresti poter arrivare anche senza… la capitalizzazione di mercato.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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