Se da un lato possiamo osservare una blockchain di Ethereum in ottima salute, dall’altra dobbiamo riconoscere il periodo non proprio ottimale per Solana. È ormai da qualche mese che i ruoli si sono invertiti: fino a poco fa rete EVM soffriva la grande trazione del comparto meme sulla chain rivale, ma da inizio anno c’è stato un graduale shift nell’interesse degli operatori del mercato. Dalla frenesia per la speculazione i capitali si stanno spostando su protocolli DeFi più maturi, tanto da riflettersi sulle metriche on-chain.
Ciò non significa che SOL non avrà più modo di crescere, né necessariamente che ETH lo sovraperformerà in termini di price action, ma è comunque interessare osservare questi segnali di rotazione nei flussi e nelle preferenze degli utenti. Entriamo più nel dettaglio di seguito.
Lo abbiamo visto in un recente articolo in cui mostravamo l’andamento dei flussi di capitali tra le varie chain del settore: Ethereum sta guadagnando spazio a discapito della sua storica piattaforma “killer” Solana. Quest’ultima, dopo un 2024 con i fiocchi, sembra che stia perdendo parte dell’euforia caratterizzante del suo ecosistema, con traders e fornitori di liquidità che si spostano altrove. Ethereum invece, reduce da un’annata sottotono rispetto ad altri competitor, torna finalmente ad essere trattata come principale infrastruttura del mondo DeFi.
Lo vediamo chiaramente dai dati on-chain, in particolare per quello che riguarda le chain fees, ovvero le commissioni estrapolate dal gas. A gennaio 2025 Solana vantava un ratio del 169%, con $241 milioni incassati contro $142 milioni della rivale EVM. Il trend è andato poi scendendo nei mesi successivi fino ad arrivare a giugno in cui osserviamo un ratio 79%, il che significa che il gap si è invertito a favore di Ethereum. Da sottolineare anche come entrambe le catene abbiano visto una notevole riduzione generale delle fees, segno di un raffreddamento generale della speculazione on-chain.
Lo stesso discorso vale per le App fess, ossia per le commissioni generate dai protocolli delle due infrastruttura. Da gennaio in poi c’è stato un graduale calo dell’attività su Solana che ha portato le sue stesse applicazioni a ridurre le entrate di oltre l’80%. Attualmente su questa metrica Ethereum risulta ancora in svantaggio, con un ratio di Solana maggiore favorito dalle grandi prestazioni di Meteora e Pump.Fun. Ciononostante sembra evidente l’andazzo generale e la traiettoria dei dati on-chain.
Un altra metrica on-chain interessante da riportare nel paragone tra Ethereum è Solana è quella dei volumi registrati su piattaforme DEX. Fino a settembre 2023 la prima rete deteneva una dominance di oltre il 96% sulla seconda, percentuale che si è progressivamente ridotta nei mesi successivi, fino a toccare i minimi proprio a inizio 2025. In quel momento i DEX della seconda rete arrivavano a coprire fino all’84% dei volumi registrati su quelli della prima, segnando il picco del sorpasso.
In soli 6 mesi però, ecco che la situazione si è ribaltata nuovamente: il 10 giugno il rapporto tra volumi DEX è tornato favorevole ad Ethereum, che si è portata avanti con un 51,69%. Nonostante ciò, se facciamo una media degli ultimi 30 giorni, Solana appare ancora in vantaggio segnando scambi per $77,4 miliardi contro i $64,8 della rete EVM.
Un ulteriore indicatore che conferma il momentum difficile per Solana è la quantità di supply stablecoin circolante. Rispetto ad aprile c’è stato un outflow complessivo di circa $1,5 miliardi, prettamente in USDC, che sono usciti dalla chain per abbracciare altre opportunità speculative nel settore web3. Quei capitali in parte sono finiti su Ethereum, che dallo stesso periodo ha visto aumentare la liquidità di circa $2 miliardi. Ricordiamo che le stablecoin sono un elemento fondamentale per la crescita di una rete poiché fungono da base operativa per le operazioni DeFi.
Il motivo di questo calo generalizzato su Solana non è da attribuirsi solo ad una fase di espansione parallela di Ethereum, ma anche ad una crescita delle altre chain. Molti capitali negli ultimi mesi sono stati ruotati su infrastrutture come BNB chain, HyperLiquid e Base, che hanno saputo offrire opportunità e campagne incentivi più attraenti.
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