Nelle ultime ore si sarebbe diffusa una grossa bufala su X, che prende di mira il progetto Solana ed il suo token SOL con delle false rivelazioni. tra l’altro già abbondantemente utilizzate in passato. Non è la prima volta che succede, e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima, visto la leggerezza con cui i crypto influencer condividono sui social qualsiasi affermazione trovano sul web, senza citare fonte e senza un’opportuna due diligence
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Ora torniamo alla nostra storia e vediamo perché si tratta solo di FUD per Solana, che, più che preoccuparsi di FTX, dovrà affrontare ben altre sfide se vuole continuare a restare rilevante nello spazio Web3 nei prossimi anni.
Ecco che quando ai ciarlatani finisce l’inventiva, si vanno a ripescare vecchie storielle circolate nel web3 in passato. Proprio in questi giorni alcuni account X stanno divulgando una fake news su Solana risalente ad agosto 2024, mettendo in allerta gli holders distratti di SOL. Secondo quanto emerso un presunto whiteblower anonimo avrebbe rivelato la presenza di alcuni “wallet segreti” ancora in mano ad FTX, contenti l’8% della supply circolante di SOL. Parliamo di una cifra monster, che arriva ad oltre $5 miliardi, e che se effettivamente venduta tutto d’un colpo, potrebbe affossare il mercato.
Ovviamente è TUTTO FALSO: si tratta solo di uno stupido rumor che non ha alcun supporto ed alcun motivo di essere ritenuto verosimilmente legittimo. La cosa curiosa è che fa riflettere di questa bufala, è che è stata lanciata in entrambe le occasioni, sia ad agosto 2024 che di recente, proprio mentre la price action di Solana andava verso una fase complessa orientata al ribasso. Pare ( ma non abbiamo prove per confermarlo) l’ennesimo tentativo di FUD per scatenare un panic selling sui mercati, da cui poi chiaramente qualcuno ne trarrebbe vantaggio.
Non è in realtà difficile smentire questa fake news su Solana. Secondo quanto si può osservare dall’analisi on-chain dei wallet collegati al curatore fallimentare di FTX, non c’è alcuna traccia di una bag così grande di SOL che deve essere ancora sbloccata e venduta. Kroll, la società che si occupa della liquidazione dei beni dell’exchange fallito, ha già pianificato un’attività graduale di vendita con cui rimborsare i creditori.
Al momento FTX possiede ancora 5,29 milioni di SOL, che corrispondono a circa $750 milioni, ben lontani dalla cifra ipotizzata, di cui una grossa fetta bloccata in staking. Periodicamente una fetta di questi token viene sbloccata e venduta per onorare i debiti dell’azienda. L’idea che $5 miliardi possano essere venduti “a market” è folle oltre che evidentemente falsa. Queste operazioni di recovery non sono svolte sulle semplici borse crittografiche ma piuttosto su canali OTC, approvati in tribunale e con operazioni scaglionate nel tempo.
Possiamo quindi affermare che Solana non deve temere di un potenziale pressione improvvisa miliardaria sul proprio token. Anzi, ogni qualvolta FTX sblocca una tranche da vendere presso i mercati secondari, è un segnale bullish per SOL perché libera dall’asset dal peso psicologico di un’asta, già prezzata ovviamente dagli investitori.
Sebbene il rischio FTX sia scampato, Solana deve in realtà fare i conti con un ecosistema che sta perdendo trazione tra gli investitori. A seguito del boom del 2024, gran parte della fervida attività di trading sui launchpad memecoin, che hanno indirettamente portato ad un forte apprezzamento per SOL, si sono ridotte drasticamente. Questo da una parte è positivo perché stimola la chain e l’ecosistema a trovare nuove soluzioni per attrarre utenza, senza puntare tutto sul gambling. Dall’altra però porta ad una fase di stagnazione, con molti utenti che lasciano Solana per atterrare su chain alternative.
Ecco forse la vera e propria sfida per il progetto è continuare a rimanere rilevante in un contesto di forte competizione, con molteplici incentivi on-chain che drenano la liquidità sulle piazze più convenienti. Ad oggi troviamo colossi come Hyperliquid, BNB chain, Base, Arbitrum e Sui che fanno la corte agli utenti di Solana, offrendo airdrops e campagne molto stimolanti. Non fraintendete: SOL rimane un asset centrale nel mercato crypto, e la sua chain mantiene ancora un TVL significativo. C’è però da cercare un nuovo driver, una nuova narrativa sostenibile, che possa accompagnare i prossimi anni di sviluppo, e portare ad una nuovo periodo di benessere.
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