Le blockchain di Ethereum ed Arbitrum hanno registrato importanti inflow di capitali negli ultimi 7 giorni, accompagnando il rimbalzo tecnico del mercato crypto. Contemporaneamente Solana, nonostante si sia mossa bene dal fronte speculativo, ha osservato una fuoriuscita di denaro, segno che l’attenzione potrebbe iniziare a spostarsi altrove.
Cosa sta succedendo? Dove è diretta la ricchezza del settore crittografico? In questo articolo cerchiamo di fare un recap della situazione, provando a giustificare le ragioni dietro a queste rotazioni on-chain.
La rotazione dei capitali del mondo crypto: l’importanza di seguire i flussi
Nell’attuale contesto dell’industria blockchain, dove competono decine di infrastrutture differenti, è fondamentale seguire periodicamente i vari flussi di denaro. Questo ci permette di capire dove gli investitori stanno allocando le proprie risorse, potenzialmente per eseguire compravendite di asset, mettere i propri token a rendita o sostenere nuovi trend ed applicazioni.
Purtroppo la liquidità del mondo crypto appare fortemente frammentata: non ci sono le risorse disponibili per far esplodere allo stesso tempo tutti gli ecosistemi, mentre solo alcuni riescono a guadagnare trazione. I capitali si muovono appositamente da una catena all’altra ogni qualvolta vi è un’occasione per generare un qualsiasi tipo di profitto. Pedinare questi flussi permette di essere un passo avanti alla massa e sapere esattamente dove si sta generando più hype.
Ovviamente questo non significa poter prevedere esattamente la crescita sul mercato di determinate monete, in quanto entrano in gioco diversi fattori che concorrono alla questione speculativa. Tuttavia conoscendo dove si trova la ciccia in un dato momento, si può facilmente intuire dove si stanno concentrando le opportunità del mercato.
Ethereum ed Arbitrum catalizzano l’attenzione del mondo on-chain
Secondo quanto riportato da DeFiLlama, nell’ultima settimana Ethereum ed Arbitrum hanno guidato la classifica dei maggiori inflow. Complessivamente in questo periodo il comparto blockchain ha transitato un volume pari a quasi $7 miliardi di dollari, per una media di $1 miliardo al giorno. I bridge più utilizzati sono stati quelli di LayerZero, Stargate, HyperLiquid e Circle CCTP.
Il layer-2 Arbitrum ha attirato una somma pari a poco meno di $1,2 miliardi, di cui una grossa fetta è arrivata dalla collaborazione con l’exchange HyperLiquid. Difatti il passaggio di USDC da e verso il DEX perpetual si svolge tramite l’infrastruttura di Arbitrum, che ne ha giovato in termini di domanda di stablecoin e flussi di capitale. Questo però allo stesso tempo lascia pensare che quel denaro non sia giunto per speculare sugli asset nativi della chain, dunque senza offrire particolari vantaggi speculativi alla moneta ARB.
La rete Ethereum invece si posiziona al secondo posto per rotazione settimanale dei capitali con un inflow di $520 milioni. In questo caso il movimento può essere più verosimilmente riconducibile ad un’attività diretta sull’ecosistema, compreso un aumento della domanda per i token nativi della rete. Molto incoraggiante anche l’ingresso di $146 milioni in stablecoin solo nella giornata di ieri, segnalato dalla piattaforma di analisi Artemis, che rafforza la tesi di un boost mediatico/speculativo.
Solana tra le blockchain con maggiori deflussi
Al contrario di Ethereum e Arbitrum, la blockchain di Solana si è classificata tra i maggiori perdenti in termini di inflow di capitali. Nell’ultima settimana la rete ha registrato una fuoriuscita di $98 milioni, segnale che qualcuno sta muovendo i propri asset su altri ecosistemi, che al momento risultano più interessanti. Ciò non significa che Solana non ha più le carte in regola per crescere, ma che semplicemente in questo contesto sta perdendo slancio.
In realtà Solana non è neppure la peggiore della settimana: Infatti negli ultimi giorni Berachain ha visto un brutto outflow di $910 milioni, frutto di uno scarso interesse per l’ecosistema dopo il lancio degli incentivi airdrop. Non a caso il token BERA è uno di quelli che ha performato peggio durante l’ultima fase di ripresa, rimanendo addirittura in un trend direzionale bearish.
Dall’altra parte Solana ha comunque fatto bene sui grafici con il token SOL, che nel weekend ha recuperato il livello chiave dei $170 dollari, preparandosi potenzialmente ad una nuova leg up. Sarà molto interessante vedere come evolverà il panorama della rotazione dei capitali sulla chain in un momento così delicato e come questo si ripercuoterà sul fattore prezzi.
Sia Ethereum che Arbitrum puntano al settore RWA
Per Ethereum ed Arbitrum, oltre all’ottimo dato dei capitali in ingresso, dobbiamo segnalare questo importante riscontro sul piano del mercato RWA. Entrambe le catene stanno facendo davvero bene in questo settore, portando ad un aumento del valore gestito in termini di asset reali. In particolare i dati ultimi 30 giorni evidenziano una crescita del 21,2% su Ethereum e del 34,6% su Arbitrum, tali da renderle le catene più floride del comparto.
Se dovessimo includere al calcolo anche le stablecoin, vedremmo Arbitrum salire in quarta posizione per valore gestito, con un aumento dei capitali pari all’8,6%. Ethereum rimarrebbe comunque la prima in classifica pur mostrando un espansione minore in percentuale
Da sottolineare come nel mese di aprile Ethereum ha visto crescere ancora una volta il suo prodotto tokenizzato più importante, il fondo BUIDL di BlackRock. In appena 30 giorni il valore della Treasury è cresciuto di circa $900 milioni, sospinta dalle opportunità di massimizzazione dell’efficienza della liquidità.
Per Arbitrum invece è da citare il recente annuncio del programma “Stable Treasury Endowment Program (STEP)” dell’Arbitrum DAO che vede assegnare ben 35 milioni di ARB a determinati fondi RWA. In particolare il denaro sarà utilizzato per acquistare titoli del Tesoro USA tokenizzati emessi dai principali fondi istituzionali Franklin Templeton, Spiko e WisdomTree.