Non c’è stato soltanto l’acquisto di Bitcoin da parte di Strategy. Anche DeFi Development Corporation – la ex Janover – ha portato a casa un acquisto di $SOL. Dopo l’acquisizione comunicata oggi, nelle casse del gruppo, che è quotato al NASDAQ, sono presenti quasi 600.000 $SOL, per un controvalore che ai prezzi attuali supera i 100 milioni di dollari.
Siamo lontani dalle cifre che sono state fatte registrare dagli acquisti di Strategy su Bitcoin – qui puoi comprarlo in PAC periodico – e anche da parte di altre società sullo stesso asset, ma è comunque un segnale dell’enorme cambiamento che sta avvenendo nel mondo delle società quotate in termini di interesse per il mondo crypto.
Le quote della società fanno registrare oggi un importante +22% – nonostante qualche correzione sul mercato crypto – segno che questa strategia sta piacendo ai mercati.
Non solo Saylor – anche dalle parti di Solana…
Anche dalle parti di Solana c’è chi si sta muovendo. DeFi Development Corporation – che ha annunciato tempo fa un importante piano di accumulo di SOL, ha comunicato altri acquisti che hanno portato la cassa complessivamente a circa 600.000 token. Il controvalore, con il prezzo di $SOL che si aggira intorno ai 172$ nel momento in cui scriviamo, supera pertanto i 100 milioni di dollari.
Un’accelerazione importante per quanto riguarda gli acquisti, che con ogni probabilità continueranno anche nel futuro e anche nel breve periodo, senza alcun riguardo per il prezzo.
Ricordiamo inoltre ai nostri lettori che DFDV ha intenzione di impegnare i $SOL così acquistati anche nello staking, così da aumentarne possibilmente la quantità. Un programma che, almeno in questo senso, è molto diverso da quello di Saylor, che sta acquistando Bitcoin e dunque un asset che di per sé non è fruttifero.
Arriveranno altre società anche in questo spazio?
A nostro avviso sì, dato che le prime che si sono cimentate in questa strategie – fa fede il grafico di cui sopra – ne hanno tratto grandi benefici in termini di capitalizzazione di mercato e di attenzione da parte degli investitori.
Per ora però sarà difficile capire come e quando questo accadrà: per questi asset – gli altcoin puri, dovrebbe essere infatti anche l’anno dell’approvazione degli ETF negli USA, che renderebbe certe strategie forse meno interessanti.
Il forse è d’obbligo, perché nonostante l’esistenza di ETF molto ben capitalizzati negli Stati Uniti, Strategy continua a raccogliere capitali con una certa facilità. Un trend che non sembra conoscere rallentamenti, per quanto in parte comunque frutto di quanto è offerto dalle ottime abilità di ingegneria finanziaria di Michael Saylor.
Nel frattempo rimaniamo, lato Bitcoin, in attesa dei movimenti annunciati (ma non ancora verificatisi) di GameStop, forse la società più blasonata ad aver annunciato un piano di accumulo di questo tipo. Piano che comunque è portato avanti in modo egregio da diverse società aggiuntive come Metaplanet e Twenty One, in aggiunta a una neonata società (Nakamoto) che da oggi si quota in borsa grazie ad un merge.