Analisi On Chain

Giornate di TENSIONE per Bitcoin, a RISCHIO il bull market: OCCHIO ai prossimi giorni

Bitcoin in massima allerta dopo l'inasprimento degli scontri in Medio Oriente. C'è chi pensa che il bull market sia giunto al termine.
3 settimane fa
Condividi

Durante il week-end Bitcoin ed il resto del mercato crypto hanno accusato il colpo nel mezzo dell’escalation dei conflitti in Medio Oriente.

La notizia della distruzione dei 3 siti nucleari iraniani per mano degli Stati Uniti ha creato le condizioni per un pesante sell-off nelle borse risk-on, mentre oro e petrolio ritrovano nuovi acquirenti. La situazione appare tesissima e potenzialmente capace di innescare un altro sfogo di volatilità nei prossimi giorni.

Ad ogni modo, nonostante qualche attività di panic selling che si è verificata ieri, il quadro complessivamente non sembra ancora degenerato. Rimaniamo in allerta di scoprire che direzione prenderà la price action nelle seguenti sessioni di trading e se l’attuale ciclo di bull market verrà compromesso dagli orsi.

Diamo insieme un’occhiata ai dati derivati e ad alcune metriche on-chain per rendere tutto più chiaro

Bitcoin cede terreno nel weekend: liquidati i long a leva

Fine settimana lungo per Bitcoin (BTC) che deve affrontare un’aggressione ribassista da parte degli orsi. Dal pomeriggio di venerdì 20 giugno fino a ieri in tarda serata c’è stato praticamente un calo continuo delle quotazioni, con qualche accenno timido da parte della domanda.

Stamattina i tori sembrano essere tornati momentaneamente in carreggiata, ma chiaramente in questo momento il trend è vincolato al ribasso. Nelle ultime 24 ore il prezzo di Bitcoin è addirittura sceso, fortunatamente solo per poche ore, sotto la soglia psicologica dei $100.000.

Il crollo delle 6 figures, è costato alla criptovaluta qualche liquidazione long: nelle ultime 24 ore sono state fatte fuori beni $239 milioni di posizioni al rialzo, con Ethereum che ha accompagnato con altri $192 milioni.  Complessivamente il mercato crypto ha punito oltre 187.000 traders in leva, per un totale di $658 milioni. Sull’exchange HTX un trader è stato liquidato con una posizione long su Bitcoin dal valore di $35 milioni.

Liquidazioni Bitcoin e cryptoFonte dati: https://www.coinglass.com

Nel frattempo l’open interest accompagna il calo di BTC, senza però perdere eccessivamente quota: questo testimonia l’incessante interesse degli speculatori per il trading di derivati futures ed opzioni, sempre più in voga sulla moneta arancione.

Addirittura venerdì l’open interest è andato controtrend rispetto ai prezzi, crescendo in termini di valore scommesso mentre Bitcoin perdeva i $105.000. Il funding rate invece è sceso dal territorio positivo per virare a tassi  leggermente negativi nelle ultime ore, segno di una possibile propagazione del sell-off.

Sentiment in calo: gli short-term holders vendono ma non capitolano

Non serve una laurea per capire che, dopo questi scossoni di prezzo su Bitcoin, il sentiment del mercato sia sceso in territorio di paura. Secondo quanto emerso dal “Fear & Greed Index” ieri abbiamo il punteggio di 42, un valore che segnala un indebolimento della fiducia tra i partecipanti del mercato, soprattutto quelli più esposti nel breve termine. Da segnalare soprattutto che questo livello di “fear” non veniva toccato da fine aprile, quando BTC quotava sotto i $90.000. 

Da qui ci aspettiamo un recupero del sentiment nel breve termine, indispensabile se non vogliamo sovraccaricare nuovamente le emozioni ed innescare nuovi panic selling sotto i $100.000. Inutile dire che tutto dipenderà dalle evoluzioni sul fronte di guerra tra Iran ed Israele, specialmente dopo il recente coinvolgimento degli Stati Uniti. 

Fear & Greed Index BitcoinFonte dati: https://studio.glassnode.com

Chiaramente lo spirito più bearish non deriva dai detentori di lungo periodo, quanto piuttosto dai cosiddetti “short-term holders”, ossia coloro che hanno movimentato le proprie coins nell’arco degli ultimi 155 giorni. Secondo l’indicatore NUPL di questa coorte, che analizza l’andamento dei guadagni e perdite non realizzati, c’è stata una nuova tensione in questi giorni, che non è però sfociata in capitolazione. Le entità più “deboli” di Bitcoin, stanno andando incontro a nuove potenziali perdite ma non sono così spaventate come durante il crollo di marzo-aprile. Questo è un buon segno per la criptovaluta.

STH NUPL BitcoinFonte dati: https://studio.glassnode.com

Bull market compromesso per Bitcoin? Non secondo questo indicatore

Già si sente su X una mandria di pseudo-analisti che segnalano l’inizio di una nuova stagione ribassista, determinando, esclusivamente a loro avviso, la fine del bull market di Bitcoin. Questi sono gli stessi che a fine Q1 chiamavano lo short con BTC a $74.000, e che magicamente dopo qualche settimana sono tornati perma-bull. In realtà la situazione, per quanto possa sembrare caotica da un punto di vista macro, è più tranquilla del previsto.

Secondo il “Pi Cycle Top Indicator”, e come ribadito in questa recente analisi, siamo ancora ben lungi dal top dell’attuale ciclo bull. L’indicatore si basa sull’analisi di due medie mobili, quella dei 111 giorni sul breve termine ( azzurra)  e quella dei 350 giorni sul lungo termine, moltiplicata per due ( viola).

Negli scorsi cicli i relativi massimi si sono verificati sempre quando la media a 111 giorni ha incrociato verso l’alto quella a 350 giorni. Il crossover ha sempre funzionato come campanella d’allarme per un bear market imminente. Oggi siamo ancora molto lontani dall’incrocio, che si verificherebbe a $167.000.

Pi cycle BitcoinFonte dati: https://studio.glassnode.com

Per tranquillizzare anche i più emotivi tra i lettori che ci seguono, ricordiamo questo pattern. Sia nel 2013 che nel 2017 e 2021 Bitcoin ha affrontato un dip nel mese di giugno, per poi ripartire con lo sprint nei mesi successivi.

Se la storia si ripeterà anche questa volta, possiamo aspettarci un ritorno in fase bull nelle prossime settimane, con il vero top del mercato che verrà toccato nell’ultimo trimestre dell’anno.

Alessandro Adami

Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", è un giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti, esperto in materia di finanza decentralizzata ed applicazioni web3. Investe e segue da vicino gli sviluppi dei progetti Ethereum e Chainlink.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

Il gestore che odia Bitcoin deve comprarlo per forza. La burla di BTC

Il più grande gestore del mondo odia Bitcoin, ma deve esporsi... per forza.

da

Crypto SUI a un passo dal breakout dei 4 USDT | Nuovo rifiuto o RALLY?

SUI segna +42% a luglio, supera resistenze tecniche e rimbalza del 20% in 20…

da

Bitcoin a 200.000$ entro il… parla il grande broker che è SUPER BULLISH

Bitcoin a 200k? Secondo Bernstein è possibile entro fine 2026. Ecco perché.

da

Bitcoin SPAZZA via tutti gli orsi, ma CHI sta GUIDANDO il rialzo?

C'è un momento per essere cauti e uno per essere audaci. Gli istituzionali, oggi,…

da

Grayscale – società di crypto fondi – si quota in borsa: tutti i dettagli

Un'altra società crypto pronta a quotarsi, è il turno di Grayscale!

da

SHORTS Bitcoin in difficoltà: chi prova ad ANTICIPARE il mercato PAGA pegno!

REKT! Ecco cosa succede quando si pensa di essere più intelligenti del mercato.

da