Negli ultimi giorni la quota di volume spot del mercato crypto registrata su DEX ha raggiunto una nuova quota massima di market share nei confronti delle controparti CEX. Con il passare del tempo sempre più persone decidono di spostare le proprie attività di trading sulle piazze decentralizzate, intravedendo nuove opportunità e libertà di utilizzo.
Ethereum resta ancora la chain dominante dell’ecosistema DeFi, con il suo TVL che rappresenta oltre la metà di tutto il settore. Nel frattempo però c’è una blockchain che si sta facendo notare proprio per l’elevata quota di volumi di scambio ospitata. Approfondiamo il discorso in questo articolo.
La nicchia dei DEX ormai non è più una nicchia: dai primi esperimenti DeFi del 2019 ad oggi, il settore ha vissuto un’evoluzione straordinaria. Oggi il trading decentralizzato rappresenta circa il 25% dei volumi spot crypto complessivi, un record assoluto che segna la fine di un’era governata a senso unico dai CEX. Gli utenti si stanno spostando progressivamente sul vero mondo on-chain, dove non c’è nessun tipo di intermediazione e dove il controllo dei fondi resta nelle proprie mani.
Sarà perché, visti i fallimenti di alcuni exchange che sembravano “too big to fail”, di cui l’ultimo caso esemplare con FTX, i possessori di asset digitali stanno scoprendo i vantaggi della self custody. Oppure perché, più semplicemente, i DEX offrono un’apertura tale da poter permettere la negoziazione di una serie di monete non sempre disponibile nelle borse centralizzate, oltre fornire una serie di incentivi economici non indifferenti ( airdrop, liquidity mining)
Qualunque sia la motivazione, è chiaro che parliamo di un trend in continua crescita. 5 anni fa a giugno 2020 il rapporto “DEX to CEX Spot Trade Volume” era di appena lo 0,36%, poi esploso fino al’11,2% nel gennaio 2022. Da lì in poi, con un anno di assestamento da bear market, c’è stata un’ulteriore crescita che ci ha portato oggi a toccare un nuovo record mai visto prima. Così possiamo dire che ogni 4 dollari scambiati nel mondo crypto, 1 dollaro passa sugli exchange decentralizzati.
Ovviamente Ethereum continua ad essere la pedina portante del panorama DeFi, vantando la presenza dei migliori protocolli e DEX in tutto l’ambito on-chain. Considerate che circa il 55% del TVL, ossia del capitali bloccati del settore, rientra all’interno di Ethereum. Dal 2020 in poi c’è stato un ridimensionamento del suo dominio, un po ‘ come la dominance di Bitcoin nei confronti delle altcoin, ma rimane ancora di primaria importanza nelle logiche della finanza decentralizzata.
Questo dominio non tiene poi neanche conto della vasta presenza dei suoi layer-2 che contribuiscono a rendere Ethereum ancor più centrale. Esistono circa 58 rollups, a cui si aggiungono 71 catene meno dipendenti dal L1 come validium ed optimium, che gestiscono insieme $42,8 miliardi di dollari, abilitando circa 215 transazioni per secondo. Questo vaste ecosistema garantisce attività floride in DeFi, e capaci di alimentare un’ondata costante di innovazione nel mondo dei DEX, sia in termini di volumi che di nuove soluzioni di trading sempre più accessibili e performanti.
Nonostante la figura indiscussa di Ethereum come regina della DeFi, nonché prima catena ad aver introdotto la possibilità di scambiare su DEX, dobbiamo riconoscere la recente performance sorprendente di BNB Chain. È infatti proprio grazie a questa rete se il rapporto dei volumi tra DEX e CEX ha raggiunto un nuovo massimo.
Da inizio maggio in poi i volumi giornalieri registrati su BNB chain sono esplosi di oltre 10 volte, passando da numeri inferiori ad $1 miliardo fino al valore delle ultime 24 ore che supera i $12 miliardi. Addirittura grazie ai premi airdrop della sezione Alpha e agli incentivi di trading, il volume della rete ha raggiunto il record di $178 miliardi in tutto l’ultimo mese.
Chiaramente il DEX che più ha contribuito a questa esplosione è stato PancakeSwap, principale mercato dell’ecosistema BNB e 24esimo protocollo per TVL dell’intera DeFi. Solo ieri questa piattaforma ha ospitato scambi per più di $11 miliardi. Un numero che fino a poche settimane fa sembrava impensabile se non all’interno di qualche exchange come Binance, che, per la cronaca, nelle ultime 24 ore ha visto volumi spot inferiori ad $11 miliardi.
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