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OneCoin, negli Stati Uniti è fuga dei promotori dello schema Ponzi

6 anni fa
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Si chiama Mark Scott e fino a poco tempo fa era considerato un autorevole avvocato americano, partner dello studio Locke Lord. Il 5 settembre scorso, però, è stato messo agli arresti domiciliari per riciclaggio di denaro a seguito dell’arresto avvenuto in agosto. La corte non ha avuto dubbi: Scott è stato colui che ha aiutato OneCoin a far entrare ed uscire dagli Stati Uniti oltre 400 milioni di dollari riciclandoli in vari modi. Questo capitale sarebbe servito per retribuire, pratica illegale anche in Italia, coloro che avessero fatto entrare nuove persone all’interno dello schema piramidale.

Adesso è un gioco di guardie e ladri tra autorità e altri attori coinvolti nella truffa criptofinanziaria. Coloro che hanno illecitamente favorito l’espansione di questo schema Ponzi reclutando nuovi membri in cambio di denaro stanno rapidamente lasciando gli Stati Uniti; l’indagine, infatti, ha portato anche al sequestro di molta documentazione sensibile che era nelle mani di Scott.

Cosa c’è di illegale

Vari punti di OneCoin sono già stati denunciati da più parti come illeciti. In primo luogo, persone totalmente improvvisate svolgono il compito di promotori finanziari (per il quale è necessario aver sostenuto un esame), offrendo i propri consigli sugli investimenti in cambio di denaro. In secondo luogo, quel che rappresenta il problema ancor più grave dell’intera vicenda, è il fatto che OneCoin retribuisce chi fa comprare le sue criptovalute -o presunte tali- ad amici e parenti. Questa prassi, nota come schema Ponzi, è una delle truffe più antiche che ci siano e termine con l’implosione dell’intero sistema (e relativa scomparsa dei creatori) quando non vi sono più sufficienti capitali in entrata dovuti al reclutamento.

Essendo perfettamente a conoscenza dell’illiceità di OneCoin, l’avvocato Scott non avrebbe potuto limitarsi a gestire il flusso di denaro della società OneLife Ltd. come quello di una normale azienda. Per questo il suo compito era proprio quello di mascherare le transazioni, facendo sì che le persone truffate e le autorità non si accorgessero di nulla. Grazie ad una task force a cui partecipano nazioni di tutto il mondo, però, i responsabili stanno gradualmente venendo scoperti dalla giustizia.

L’indagine prosegue

I documenti sequestrati all’avvocato Scott saranno utili alla task force per proseguire le operazioni con cui arginare la truffa OneCoin. Prima che i suoi fondatori scompaiano con il denaro di chi ha creduto in loro, occorre un’analisi dettagliata delle responsabilità e delle azioni da intraprendere; questa non è semplice, tuttavia, perché OneLife Ltd. è gestita da un trust di fondatori difficilmente rintracciabili. Inoltre ha diversificato le sue sedi legali e amministrative ponendole in paradisi fiscali con legislazioni completamente diverse da quella Occidentale.

La difficile attribuzione delle responsabilità in capo a OneCoin è determinata infine dal fatto che le diverse nazioni che partecipano alla task force abbiano leggi diverse in materia di truffe e che nessuno Stato abbia ancora una vera e propria regolamentazione delle criptovalute. A conti fatti, dunque, anche se con l’arresto di Scott viene provata ancora una volta la poca trasparenza di OneCoin rimane in capo ai privati la responsabilità di tenersi lontano da schemi piramidali di questo genere in attesa che la giustizia -con i suoi lunghi tempi- faccia il suo corso.

Alessandro Calvo

Web editor dall'età di 16, non manca occasione di cavalcare i trend dell'innovazione. Nella vita studia Economia e, privatamente, approfondisce i meccanismi blockchain in cui crede molto.

Vedi Commenti

  • Ma come si fa a scrivere così tante cose inesatte??? Da “esperto” chi scrive dovrebbe almeno documentarsi (o conoscere) i rudimenti dello schema di business di una azienda che si sta criticando....
    Nessuno vende criptovaluta, si tratta di pacchetti di educazione finanziaria, mai andato a controllare sul sito ufficiale di OneLife????
    Siamo nel regno della disinformazione in casi come questo! Peccato....

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    • Omg unaltro idiota

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    • Be sei dello stesso parere e difendi ancora quella merda li ora che hanno arrestato i fondatori? Ma dai per cortesia. Un minimo di decenza.

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      • Esatto Raffaele, noi di Criptovaluta.it la pensiamo esattamente alla stessa maniera.

        saluti

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  • Sono truffatori ! Bravo alessandro !!! Truffatori e basta.

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    • Ciao Giorgio, purtroppo nel corso del tempo ( PENSA ! ) son venuti anche decine e decine di presunti lettori " disinteressati " quì sul sito a difendere in maniera spudorata onecoin - criptovaluta.it è un posto totalmente democratico e diamo comunque spazio all'opinione di tutti.

      Buona giornata

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